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Brescia, inaugurazione del sottopassaggio di via Rose

Brescia, Si inaugura oggi il nuovo sottopasso di via Rose, che a mezzogiorno di domani – sabato 26 settembre – sarà aperto al traffico veicolare.

Il nuovo sottopasso di via Rose è uno degli interventi infrastrutturali più significativi previsti dal progetto Oltre la Strada.

Esso infatti riveste una duplice importanza sotto il profilo della mobilità cittadina e del quadrante ovest della nostra provincia.
Da un lato, infatti, il nuovo sottopasso offrirà un’alternativa viaria per migliorare la connessione tra la zona ovest della Città e il centro di Brescia, che, valorizzando l’investimento realizzato negli scorsi anni con il nuovo svincolo di via Rose lungo la Tangenziale Ovest, potrà contribuire a ridurre il traffico di attraversamento lungo via Milano, migliorandone la vivibilità.
Dall’altro, il nuovo sottopasso accompagnerà il programmato sviluppo del servizio ferroviario suburbano lungo la ferrovia Brescia-Iseo-Edolo, per il quale sono in avanzata fase di realizzazione i lavori alla limitrofa stazione di Brescia Borgo san Giovanni e in avanzata fase di progettazione gli interventi alle stazioni di Castegnato, Bornato e Borgonato e alla nuova fermata urbana di Brescia Violino. Tale programma prevede un incremento dei servizi passeggeri con frequenze, in prima battuta, ogni 30 minuti tra Iseo, la Franciacorta e la Città e, in prospettiva, ogni 15 minuti tra Castegnato e la Città.

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L’importo complessivo del progetto del nuovo sottopasso di via Rose è di 6.640.000 €.
I lavori per la realizzazione del sottopasso vero e proprio sono stati preceduti da lavori propedeutici, iniziati a gennaio 2019 e conclusi a maggio 2019, che hanno riguardato lo spostamento e lo smantellamento di tutti i sottoservizi presenti nella via, eseguiti da A2A e TIM.
I lavori di realizzazione dell’opera, per un importo di 4.032.635,65 €, sono stati affidati all’impresa bresciana PAC S.p.A. di Capo di Ponte, selezionata con procedura aperta con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, e sono iniziati a giugno del 2019.

Nelle prime fasi si è provveduto all’esecuzione della bonifica bellica sistematica terrestre, superficiale e di profondità, che ha riguardato la ricerca, la localizzazione e l’eliminazione di tutte le masse ferrose esistenti fino a m 8,00 di profondità dal piano di campagna originario.
Le difficili e complesse indagini così esperite hanno scongiurato ed escluso la presenza di ordigni bellici in tutte le aree del cantiere ed hanno consentito l’esecuzione in sicurezza degli scavi in profondità. Tali lavori sono stati realizzati con la presenza costante di un archeologo che ha monitorato tutti i movimenti terra in corso d’opera, come indicato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali nelle prescrizioni progettuali.
Sono stati poi adeguati alcuni ingressi carrai e pedonali dei privati prospicienti sulla Via Rose mediante opere, anche provvisorie, che hanno garantito l’accesso alle abitazioni durante tutte le fasi lavorative fino a qui condotte.

Sono stati realizzati, lungo tutto il perimetro dell’intervento, diaframmi in calcestruzzo gettati in opera, realizzati con apposite macchine provviste di ganasce che, calate nel terreno attraverso dei cordoli guida, hanno scavato una sezione verticale di differente profondità: ciò allo scopo di sostenere i piani e gli edifici circostanti, impedendo di fatto lo scivolamento del terreno all’interno dello scavo.

Durante tutte le fasi del cantiere è stato assicurato un controllo sistematico dei lavori attraverso un piano di monitoraggio sia delle strutture residenziali e non residenziali adiacenti sia della linea ferroviaria: in particolare, sono state effettuate differenti tipologie di monitoraggio, che in forma del tutto automatica restituivano i valori preassegnati ad una stazione di controllo che, in caso di superamento di valori, era in grado di allertare ed informare immediatamente il personale tecnico.

Dal 15 al 17 maggio è avvenuto il varo del monolite sotto la ferrovia, operazione che ha visto l’inserimento di un manufatto scatolare sottopassante la linea ferroviaria, utilizzando la tecnica dello “scatolare a spinta”.
Questa tecnica prevede la prefabbricazione di un monolite in calcestruzzo armato nelle immediate vicinanze del sedime ferroviario e nella successiva infissione, con sistema di pompe oleodinamiche, all’interno del terrapieno stradale sottostante l’asse ferroviario.
Lo scatolare infisso aveva una larghezza di 13 metri, un’altezza di 8 metri e una lunghezza di circa 20 metri, con uno spessore di 1 metro. Il peso complessivo del monolite era di quasi 2000 tonnellate.
Durante la traslazione dell’opera il binario è stato rimosso da Ferrovie Nord S.p.A. e ripristinato alla conclusione della spinta, consentendo la ripresa del normale esercizio ferroviario nella mattina di lunedì 18 maggio.

I lavori sono proseguiti durante l’estate con la realizzazione di tutti i rimanenti muri di elevazione in calcestruzzo armato, che hanno definito la sagoma finale della nuova sezione stradale e del percorso pedonale sul lato sud della strada. Sono stati ripristinati tutti i sottoservizi interrotti nelle fasi propedeutiche del cantiere e realizzati un nuovo impianto di illuminazione pubblica, il pacchetto stradale e infine la segnaletica orizzontale e verticale.

La strada e il collegamento pedonale verranno aperti al transito dalle ore 12:00 di sabato 26 settembre 2020.
Entro il mese di novembre l’opera verrà conclusa con il completamento della nuova strada parallela alla ferrovia, che servirà a collegare le abitazioni prospicienti l’intervento al resto del quartiere Primo Maggio, con il ripristino dell’area verde adiacente alla strada e dell’area cani, che verrà attrezzata con panchina ombreggiata e fontana.

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