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Al via la dodicesima edizione del Premio giornalistico Benedetta D’Intino

Quando bambini e adolescenti abitano lo spazio digitale. In palio due premi da 1000 euro.

Al via la dodicesima edizione del Premio giornalistico Benedetta D’Intino.

Quando bambini e adolescenti abitano lo spazio digitale: rischi e opportunità per la crescita e lo sviluppo delle relazioni. È dedicata a questo tema la dodicesima edizione del Premio giornalistico promosso dalla Fondazione Benedetta D’Intino, ente che affianca e sostiene l’omonimo Centro clinico milanese da trent’anni impegnato ad assistere bambini e ragazzi con disagio psicologico e disabilità comunicativa grave, insieme alle loro famiglie.

“In un’epoca di iper-connessione, soprattutto per i più giovani, il ruolo delle tecnologie assume una dimensione sempre più sociale ma strettamente connessa con lo sviluppo e la crescita personale ed emotiva – dice Mattia Formenton, presidente della Fondazione Benedetta D’Intino -. Con questo riconoscimento vogliamo premiare chi nel mondo dell’informazione riuscirà a portare una riflessione originale e obiettiva sul tema, che aiuti a interpretare il fenomeno tenendo in considerazione le sue molteplici sfaccettature.”

Il concorso è rivolto ai giornalisti professionisti e pubblicisti che tra l’1 settembre 2023 e il 30 giugno 2024 pubblicheranno articoli su un quotidiano, un periodico, una testata on-line o realizzeranno servizi o inchieste per la radio o per la tv in merito a questo argomento.

Per partecipare c’è tempo fino al 3 luglio 2024. Le candidature vanno inviate attraverso posta elettronica all’indirizzo premiogiornalistico@benedettadintino.it (per info www.benedettadintino.it). I vincitori delle due categorie articoli giornalistici e servizi audio e video giornalistici riceveranno, rispettivamente, un premio di 1.000 euro, al lordo delle ritenute di legge.

Gli elaborati saranno valutati da una giuria di giornalisti composta da Armando Besio, Cristina Carpinelli, Salvatore Carrubba, Giancarlo d’Adda, Ferruccio De Bortoli, Paola Molteni, Andrea Monti, Barbara Rachetti, Antonio Rizzolo, Ira Rubini, Giangiacomo Schiavi, Carla Vanni, Pier Luigi Vercesi, Andrea Vianello e da un comitato tecnico rappresentato da Wally Capuzzo, psicologa psicoterapeuta, Nicola Corti di Fondazione Allianz UMANA MENTE, Stefano Malfatti dell’Istituto Serafico di Assisi, Alessandra Schiaffino, psicologa e psicoterapeuta, Aurelia Rivarola, Mattia Formenton, Silvia D’Intino, Anna Erba, Ivana Olivieri, Ilaria Dufour della Fondazione e del Centro Benedetta D’Intino.

Fondazione Benedetta D’Intino:

Nasce nel 1992 per volontà delle famiglie Mondadori, D’Intino e Formenton in ricordo della piccola Benedetta. È un ente non profit che si si occupa di bambini con grave disabilità comunicativa e con disagio psicologico, sostenendo le loro famiglie. Opera attraverso l’omonimo Centro clinico che assiste circa 400 bambini l’anno offrendo loro il supporto di professionisti con una formazione specifica e una lunga esperienza nel trattamento di problemi psicologici e disabilità. Al suo interno è presente anche una Biblioteca Speciale per bambini con disabilità motoria e di comunicazione. La Fondazione è stata la prima in Italia a istituire una Scuola di Formazione in Comunicazione Aumentativa Alternativa che, in circa trent’anni, ha formato oltre 1.000 operatori della riabilitazione e dell’educazione. Nel 2022 la Scuola è diventata Master di primo livello in Comunicazione Aumentativa Alternativa in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

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