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Ad Aosta la seconda edizione del festival di arte contemporanea “Tramà”

A partire dal 30 settembre

Ad Aosta la seconda edizione del festival di arte contemporanea “Tramà”.

Sabato 30 settembre alle ore 11,30 il Mercato coperto di piazza Cavalieri di Vittorio  Veneto accoglierà l’opening della seconda edizione del festival di arte contemporanea  “Tramà”, progetto di Luciano Seghesio – Inarttendu, Miriam Colognesi, Silvia Musumarra e  Simonetta Pedicillo, realizzato con il sostegno del Comune di Aosta e della Fondazione  Compagnia di San Paolo e promosso da “Paratissima”. 

Un’iniziativa culturale di respiro internazionale

Il festival, curato da Giulia Giglio, è un’iniziativa culturale di respiro internazionale legata  al variegato e duttile mondo dell’arte contemporanea e si prefigge di essere un appuntamento  ripetibile e itinerante. 

La scelta di lavorare in luoghi specifici non convenzionali poiché non direttamente  destinati alla finalità artistica o culturale in generale, porta ad occupare temporaneamente  spazi non utilizzati, peculiari per la storia della città, luoghi che per il progetto diventano  contenuto e non più soltanto contenitore. Così sarà anche quest’anno con lo storico Mercato  coperto di Aosta, un tempo destinato allo scambio di merci ma soprattutto luogo di incontri e  relazioni. 

Coesistenze

La seconda edizione ruota attorno al focus tematico “Coesistenze”, l’esistere insieme con  gli altri, la capacità-necessità di sussistere in un rapporto di compresenza, che può assumere  forme ben educate (coabitazione, convivenza, mescolanza) o manifestarsi in strutture laceranti  e conflittuali. Una dimensione innanzitutto fisica, materica, data dai corpi che ingombrano lo  spazio, lasciano impronte, si urtano emettendo vibrazioni. 

25 artisti

In mostra nel Mercato coperto ci saranno opere di 25 artisti: Francesca Alti, Andy McFly,  Simona Boccuzzi, Marina Comerio, danielsun, Fargo, Flowersbeatrice, Sofia Fresia, Giu.ngo Lab, Grazie Inserillo, Janusz, Labravalina, Alessandra La Marca, Laura GuildA, Claudia  Marini, Edoardo Meda, Simona Nicotra, Peter, Luisa Piglione, Nazarena Tremonti, we are aren, Carla Sutera Sardo, Enzo Massa Micon, Michele Zeppetella, Guglielmo Pellerino e  Gabriella Gastaldi Ferragatta. 

Accanto all’esposizione “Tramà” proporrà anche due progetti speciali, “Dove la montagna  incontra la luna”, di Alice Fiou, e “Il cielo in una pentola”, della cooperativa sociale C’era  l’Acca con progetto SAI, unione cuochi VDA e Slow food. 

Dove la montagna  incontra la luna

Il primo è una riflessione sul quartiere Cogne del passato, del presente e del futuro in cui  l’artista, attraverso una ricerca di testimonianze, proporrà un’installazione temporanea  costituita da immagini affisse direttamente sopra le targhe toponomastiche murali presenti  nelle vie, sostituendo in nome della via con immagini che avranno come protagonisti il  quartiere e chi lo abitava.

Una narrazione come occasione di riconquista dell’identità della  persona e dei luoghi stessi. 

Il cielo in una pentola

“Il cielo in una pentola” è, invece, il frutto del progetto “Incontrarsi in cucina”, consistente  in sei laboratori di cucina, che si sono svolti tra maggio e giugno 2023, coinvolgendo alcune  persone rifugiate accolte nel progetto SAI nella preparazione di una ricetta del loro paese rivisitata in chiave locale da un cuoco del territorio. Ciascun laboratorio è stato quindi guidato  da due cuochi, e vi hanno partecipato persone coinvolte nei progetti aderenti che insieme  hanno cucinato e condiviso i due piatti proposti:

I laboratori hanno prodotto 12 ricette di  Afghanistan, Albania, Camerun, Romania, Somalia e Ucraina  che saranno raccolte in un  ricettario, realizzato attraverso un linguaggio facile – Easy to read – da leggere e da capire, in  modo che sia utile a persone con disabilità intellettiva o persone che conoscono poco la lingua  italiana. 

Workshop

Nel programma del Festival si inseriscono anche alcuni workshop dedicati a bambini,  ragazzi, adulti e agli studenti delle scuole medie e superiori in cui alcuni artisti guideranno i partecipanti alla scoperta dell’arte contemporanea. 

I workshop – “Tavola Periodica”, a cura di Fargo, “STAMPAfacile!”, a cura di Alberto  Gambale, “La casa è dov’è il cuore”, a cura delle artiste Carolina Grosa e Federica Charlotte  Magliano (studio Kiky), “FUN-ZINE Lab. di Visual Storytelling”, a cura di Carolina Gros, ed  “Esercizi di cianotipia”, a cura dell’artista Francesca Alti – si terranno presso il Mercato  coperto di Aosta, la Bocciofila del quartiere Cogne, l’atelier Molo 5, l’atelier di Carolina  Grosa e presso il Liceo Artistico di Aosta. 

Lavoro volontario

Anche quest’anno, poi, i giovani volontari del FAI di Aosta racconteranno le opere in  esposizione mercoledì 4 e giovedì 5 ottobre. A seguire, per ciascuna data, ci sarà una  degustazione e spiegazione con due aziende vitivinicole in collaborazione con Coldiretti  Aosta – Campagna Amica., il primo giorno con l’azienda Chateau Vieux di Pont-Saint-Martin  e il giorno successivo con l’azienda Maison Anselmet di Villeneuve. 

“Tramà” sarà visitabile fino all’8 ottobre nei seguenti orari: sabato 30 settembre dalle ore  11,30 alle ore 18; domenica 1° ottobre 10 – 18; lunedì 2 e martedì 3 ottobre 9 – 18; mercoledì  4 e giovedì 5 ottobre 9 – 19; venerdì 6 ottobre 9 – 20; sabato 7 ottobre 9 – 18; domenica 8 ottobre 10 – 17/

Un intreccio di eventi

“La nuova edizione di “Tramà” – commenta l’assessore alla Cultura, Samuele Tedesco – si colloca nell’intreccio “caoticamente ordinato” di eventi che insisterà ad Aosta in questo periodo. Le diverse iniziative, eterogenee tra loro, ci raccontano una città in continuo  movimento, dinamica, colorata, aperta e inclusiva: caratteristiche, queste, che si  rispecchiano anche nei luoghi della cultura urbana”.

“Questo è il periodo dell’anno – dice Tedesco – in cui  possiamo gustare, odorare e sentire il mondo, ponendo al centro di un luogo di scambio  continuo come quello del Mercato coperto un’interessante riflessione introspettiva sulla  propria realtà in relazione con gli altri. Il tema della coesistenza diventa, dunque, centrale  non solo nei termini dello spazio fisico, ma anche con riguardo alle politiche pubbliche che  impattano sulla vita dei cittadini e delle cittadine, e che trovano concreta riflessione da parte  di ariste e artisti”. 

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