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A MILANO INCONTRO PER I GENITORI SULL’EDUCAZIONE DEI BAMBINI

Nella città di Milano alle 20:45 di lunedì 26 Febbraio è programmato un incontro a partecipazione gratuita nell’auditorium Don Bosco in via Melchiorre Gioia 48 intitolato Il cervello dei bambini e dei ragazzi. Interverranno il neurobiologo Oliverio e il pedagogista Novara.

L’argomento che verrà analizzato durante l’incontro è il metodo per educare ed istruire i nostri figli, pensato specificatamente per genitori ed educatori si pone l’obiettivo non solo di suggerire metodi di educazione ma anche di illuminare sul funzionamento dell’apprendimento nelle diverse età dei bambini. L’argomento è difficile e delicato soprattutto perché la neuropedagogia è un ramo della pedagogia relativamente recente con tutti i limiti e le potenzialità delle scienze giovani, ma è anche lo studio che si occupa del giusto modo di relazionarsi ai bambini: una difficoltà comune a molti adulti nella vita quotidiana.

L’incontro è promosso da CPP (centro psicopedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti) e patrocinato dall’assessorato all’Educazione e Istruzione del Comune di Milano. È il terzo di un ciclo di incontri simili che si concluderà con l’ultimo incontro in programma il 19 Marzo intitolato Non stare alla pari – mantenere il proprio ruolo come genitore. I primi due si sono tenuti a fine 2017: Non è colpa dei bambini – come evitare l’eccesso di medicalizzazione nella crescita emotiva e cognitiva dei figli e Maria Montessori per i genitori.

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La tesi portante della sera del 26 Febbraio sarà come l’apprendimento infantile funziona soprattutto per imitazione degli esempi adulti che i bambini hanno davanti: spiegare a parole come fare le capriole non può essere efficace quanto esibirsi in una giravolta davanti al bambino affinché veda con i suoi occhi la pratica della manovra; saranno inoltre mostrate le differenze di apprendimento nelle diverse fasce di età soprattutto per quanto riguarda il tempo massimo di attenzione: più si è avanti con l’età più il bambino sarà in grado di restare concentrato a lungo passando dal quarto d’ora tipico di chi ha sei anni di vita ai quarantacinque minuti di suo fratello o sorella più grande di dieci anni. Verranno inoltre suggeriti metodi per migliorare il tempo di concentrazione dei nostri piccoli.

L’incontro sarà strutturato in due parti: la prima pensata come parte informativa e la seconda sarà un botta e risposta per lasciare spazio alle domande del pubblico.

Articolo di Daniel Bidussa

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