Zelensky al G7: “Non basta il sostegno, serve agire” — Canada alza la pressione su Mosca
La difesa russa intercetta decine di droni ucraini, mentre il Canada e il G7 discutono sulle sanzioni. Tensione alta, ma aperture per il dialogo
Zelensky al G7: “Non basta il sostegno, serve agire” — Canada alza la pressione su Mosca
La guerra in Ucraina entra nel giorno 1.210 con una notte di tensione e violenza, segnata da un pesante attacco su Kiev che ha causato almeno dieci morti e numerosi feriti. Tra le vittime, secondo quanto comunicato da fonti Usa, figura anche un cittadino americano, sottolineando la gravità dell’aggressione e provocando una netta condanna da parte di Washington. Tuttavia, l’iniziale bilancio di 17 decessi è stato rivisto al ribasso dal governo di Kiev, che ha confermato inoltre la morte di due persone a Odessa a seguito di attacchi separati.
Nel frattempo, la tensione si allarga anche sul fronte tecnologico e militare: le difese aeree russe hanno intercettato e abbattuto 48 droni ucraini in diverse regioni, tra cui due a ridosso di Mosca. Il ministero della Difesa di Mosca ha dettagliato che 30 di questi velivoli senza pilota sono stati neutralizzati nelle zone di confine con l’Ucraina, mentre altri sono stati intercettati nelle aree di Orel, Tula, Kaluga e Lipetsk. È questo uno degli episodi più intensi di conflitto aereo registrati recentemente, con l’Ucraina che continua a mettere alla prova la capacità difensiva russa.
In questo contesto di escalation, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha preso parte al G7, dove ha ribadito la disponibilità di Kiev a negoziare una pace stabile e un cessate il fuoco senza condizioni. “Siamo pronti per il dialogo, ma serve una pressione decisa su Mosca”, ha detto in un incontro con il premier canadese Mark Carney, al quale ha anche manifestato la volontà di discutere nuove sanzioni per indebolire ulteriormente l’economia russa.
Il Canada, paese ospitante del summit, ha giocato un ruolo centrale nelle discussioni, anche se si registra un atteggiamento prudente degli Stati Uniti, che hanno frenato una dichiarazione più netta del G7 contro la Russia per mantenere aperti i canali negoziali. Una fonte anonima ha spiegato che Washington ha preferito evitare un linguaggio troppo duro nel comunicato finale del vertice.
Sul versante europeo, il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa ha sottolineato l’importanza della coesione tra i leader del G7 per affrontare non solo la crisi ucraina ma anche altre tensioni globali, ricordando l’impegno condiviso per la sicurezza, la pace e la stabilità economica.
Intanto, il conflitto si conferma un banco di prova per l’unità occidentale e per la capacità di mantenere una strategia coerente di pressione su Mosca, bilanciando la fermezza con la necessità di un dialogo che possa porre fine alle ostilità. Mentre la guerra continua a mietere vittime e a mettere a dura prova le difese, la comunità internazionale si trova davanti a un bivio cruciale, in cui le scelte di oggi decideranno il futuro dell’Europa e della sicurezza globale.
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