CAMBIA LINGUA

Vertice Europeo a Parigi sull’Ucraina: Macron convoca i leader, ma restano le divisioni tra strategie opposte e tensioni

Vertice europeo a Parigi sull’Ucraina: Macron riunisce i leader per rafforzare il ruolo dell’Europa nel conflitto. Scholz: “Kiev deve potersi difendere”. Tusk chiede aumento della spesa per la difesa.

Vertice Europeo a Parigi sull’Ucraina: Macron convoca i leader, ma restano le divisioni tra strategie opposte e tensioni

Il presidente francese Emmanuel Macron ha convocato un vertice straordinario a Parigi per discutere della crisi in Ucraina, cercando di rafforzare il ruolo dell’Europa nella gestione del conflitto. L’incontro informale ha visto la partecipazione di Germania, Regno Unito, Italia, Polonia, Spagna, Paesi Bassi e Danimarca, oltre alla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa e il segretario della NATO Mark Rutte.

Il vertice arriva in un momento di crescente tensione tra Washington e Mosca, con l’Europa che rischia di essere esclusa dai negoziati sulla crisi ucraina. L’obiettivo principale dell’incontro è stato quello di discutere ed elaborare una strategia condivisa per il cessate il fuoco e il futuro della sicurezza europea.

Scholz: “L’Ucraina deve potersi difendere”

Tra le dichiarazioni più significative del summit, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha ribadito con fermezza che l’Ucraina deve avere la possibilità di difendersi e che nessun accordo di pace dovrebbe essere imposto senza il consenso di Kiev. “L’Ucraina non può accettare tutto ciò che le viene presentato a nessuna condizione”, ha affermato Scholz, sottolineando che qualsiasi negoziato deve necessariamente includere la volontà del governo ucraino.

Scholz ha inoltre respinto l’idea di inviare truppe di pace in Ucraina, definendo il dibattito “prematuro” e “fuorviante”. “Non siamo ancora alla pace, ma nel mezzo di una guerra che la Russia sta ancora portando avanti”, ha dichiarato prima di lasciare il summit per tornare a Berlino.

Tusk: “Aumento immediato della spesa per la difesa”

Il primo ministro polacco Donald Tusk ha avanzato la proposta di un aumento immediato delle spese per la difesa in Europa, evidenziando il rischio di un conflitto più ampio. “Se l’Europa non è in grado di contrastare il potenziale militare della Russia, dobbiamo immediatamente colmare il nostro ritardo”, ha detto Tusk, avvertendo che senza investimenti adeguati, il continente potrebbe trovarsi a dover affrontare costi ancora maggiori in futuro.

Ucraina chiede un rappresentante europeo per i negoziati

Mentre l’Europa cerca una strategia comune, il governo di Kiev ha sollecitato l’UE a nominare un rappresentante ufficiale per i negoziati con Stati Uniti e Russia. La richiesta mira a garantire una maggiore partecipazione europea nei colloqui di pace, evitando che le decisioni vengano prese esclusivamente da Washington e Mosca.

L’opposizione dell’Ungheria e della Slovenia

Non tutti i leader europei hanno accolto con favore l’iniziativa di Macron. Il ministro degli Esteri ungherese, Péter Szijjártó, ha duramente criticato l’incontro, sostenendo che il vertice sia stato organizzato per “bloccare gli sforzi di pace” e per contrastare l’approccio diplomatico del nuovo presidente americano Donald Trump. L’Ungheria, insieme alla Slovacchia di Robert Fico, rappresenta una delle poche voci discordanti all’interno dell’UE su questo tema.

Anche la presidente slovena  Natasa Pirc Musar ha espresso dubbi in merito al vertice tenutosi oggi, in particolare la leader ha espresso il proprio disappunto per la mancata inclusione della Slovenia nella riunione odierna. Secondo Pirc Musar, l’Unione Europea dovrebbe garantire pari trattamento a tutti i suoi membri per poter esercitare un ruolo di primo piano sulla scena internazionale. “Solo un’Europa unita può essere forte e protagonista nei rapporti internazionali. Solo un’Europa che ispira rispetto come attore politico, militare ed economico può garantire sicurezza al proprio interno e avere fiducia nelle proprie relazioni internazionali”. La sua critica evidenzia come l’incontro organizzato da Macron abbia messo in luce le disuguaglianze all’interno dell’UE, sottolineando la necessità di una maggiore inclusione nella presa di decisioni strategiche.

Il colloquio Trump-Macron prima del vertice 

A poche ore dall’inizio del summit, il presidente francese Macron ha avuto un colloquio telefonico di circa venti minuti con Donald Trump, cercando di comprendere le intenzioni di Washington sulla questione ucraina. Il dialogo tra i due leader potrebbe essere un primo segnale di un tentativo di riavvicinamento tra Europa e Stati Uniti dopo le tensioni degli ultimi mesi.

Un’Europa ancora divisa sulla strategia per l’Ucraina

Il vertice di Parigi conferma la volontà dell’Europa di giocare un ruolo più attivo nel conflitto ucraino, ma ha anche evidenziato le profonde divisioni tra gli Stati membri. Mentre alcuni, come la Germania e la Polonia, spingono per un rafforzamento della difesa comune e una maggiore assistenza militare a Kiev, altri, come l’Ungheria, restano contrari a qualsiasi forma di intervento che possa essere visto come un’escalation del conflitto.Vertice Europeo a Parigi sull’Ucraina: Macron convoca i leader, ma restano le divisioni tra strategie opposte e tensioni

Il summit di Parigi è stato un primo passo, ma il percorso per una strategia condivisa sembrerebbe ancora lungo e pieno di ostacoli.

Segui La Milano sul nostro canale Whatsapp

Riproduzione riservata © Copyright La Milano

×