Valeria Márquez: influencer messicana uccisa in diretta su TikTok.
Colpita all’addome e alla testa mentre era live con oltre 100 mila spettatori. Aveva ricevuto un misterioso regalo prima dell’agguato. L’ipotesi degli inquirenti: femminicidio o legami con la criminalità organizzata.
Valeria Márquez: influencer messicana uccisa in diretta su TikTok.
Colpita all’addome e alla testa mentre era live con oltre 100 mila spettatori. Aveva ricevuto un misterioso regalo prima dell’agguato. L’ipotesi degli inquirenti: femminicidio o legami con la criminalità organizzata.
ZAPOPAN (Jalisco, Messico) – Martedì 13 maggio, alle 18:30 circa, migliaia di spettatori hanno assistito in diretta su TikTok a un crimine atroce: Valeria Márquez, nota influencer messicana nel settore beauty, è stata uccisa a colpi di arma da fuoco nel suo salone di bellezza a Zapopan, località a ovest di Guadalajara nello stato di Jalisco. Aveva solo 23 anni.
Mentre era in live streaming con oltre centomila utenti collegati, la giovane ha pronunciato le sue ultime parole: «Stanno arrivando». Aveva tra le mani un peluche rosa a forma di porcellino, appariva tesa, visibilmente preoccupata. Dopo aver brevemente interagito con una persona fuori inquadratura – una voce fuori campo le aveva detto «Ehi, Vale?» e lei aveva risposto «Sì» – aveva disattivato l’audio del video, come se avesse intuito il pericolo imminente. Pochi secondi dopo, un uomo armato ha fatto irruzione nel salone e ha aperto il fuoco.
I colpi, almeno due, l’hanno colpita all’addome e alla testa. Il suo corpo si è accasciato su una poltrona, mentre il cellulare è caduto dalle sue mani, ponendo fine alla diretta. A interrompere definitivamente il video è stata un’amica della vittima, presente nel locale e corsa in suo soccorso, purtroppo inutilmente.
Il mistero del regalo e le ipotesi sul movente
Durante quella stessa diretta, Valeria aveva fatto riferimento a un episodio inquietante: un regalo costoso, recapitato al salone mentre lei era assente. Non aveva nascosto il proprio disagio per quel dono anonimo e aveva confidato di non voler incontrare chi lo aveva lasciato. Un indizio che potrebbe rivelarsi cruciale per gli investigatori, impegnati in queste ore a ricostruire i contorni di un omicidio che ha scosso profondamente l’opinione pubblica.
La Procura di Jalisco ha aperto un’inchiesta per femminicidio, reato che in Messico comprende anche l’omicidio di una donna per motivi legati al genere, relazioni sentimentali o esposizione pubblica della vittima. Gli inquirenti non hanno ancora identificato ufficialmente l’assassino, ma dalle immagini estratte dalla diretta – ancora in circolazione online nonostante la rimozione da TikTok – potrebbe emergere il volto del killer, inquadrato per pochi istanti dalla fotocamera del telefono.
Fonti investigative hanno rivelato che Valeria aveva un rapporto difficile con un ex fidanzato, ipotesi che spinge le autorità a non escludere un movente personale. Tuttavia, è emerso anche un possibile collegamento con il Cartello Jalisco Nuova Generazione, una delle organizzazioni criminali più potenti e violente del Paese, attiva proprio nell’area in cui è avvenuto il delitto.
Un trend allarmante: creator nel mirino
Il caso di Valeria Márquez non è isolato. Secondo il quotidiano Excélsior, almeno 16 influencer sono stati assassinati in Messico negli ultimi anni, spesso per mano di esponenti della criminalità organizzata. Le ragioni variano: presunti legami con membri di cartelli, dichiarazioni pubbliche sgradite, rivalità personali o, come si teme in questo caso, relazioni sentimentali pericolose con figure legate al narcotraffico.
Le autorità di Jalisco hanno smentito le voci secondo cui “El Doble R”, leader del Cartello di Jalisco Nuova Generazione, sarebbe coinvolto nell’omicidio. Tuttavia, indiscrezioni di stampa suggeriscono che l’uomo potesse avere una relazione con la giovane influencer. Nessuna conferma ufficiale è arrivata su questo punto.
Da concorso di bellezza a star dei social
Valeria Márquez aveva intrapreso il suo percorso pubblico dopo aver vinto un concorso di bellezza locale. Grazie alla sua passione per il make-up e alla capacità di entrare in sintonia con il pubblico, aveva guadagnato rapidamente notorietà: circa 200 mila follower tra TikTok e Instagram seguivano i suoi video, in cui dispensava consigli su trucco, skin care e stile personale.
Aveva da poco lanciato un format in diretta per rispondere alle domande dei fan e mostrare momenti della sua vita quotidiana nel salone dove lavorava. Proprio quel contatto diretto e autentico con il pubblico ha reso ancora più scioccante la sua uccisione in tempo reale.
Indignazione in Messico: “Non è un caso isolato”
La morte di Valeria ha sollevato un’ondata di commozione e rabbia in tutto il Paese. Messico è tra i paesi con il più alto tasso di femminicidi al mondo: secondo le statistiche ufficiali, più di 10 donne vengono uccise ogni giorno. Il presidente Andrés Manuel López Obrador è stato duramente criticato per la gestione della sicurezza pubblica e per le risposte spesso evasive sulla questione della violenza di genere.
Sui social, l’hashtag #JusticiaParaValeria è diventato virale, mentre centinaia di utenti chiedono a gran voce indagini rapide e trasparenti. Organizzazioni per i diritti delle donne hanno annunciato manifestazioni nelle principali città del Paese.
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