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Ucraina sotto attacco: record di droni russi su Kiev e Odessa, colpito un ospedale.

Massiccio bombardamento notturno: lanciati 479 droni e 20 missili. Almeno un morto e otto feriti. Zelensky chiede azioni concrete a Usa e Ue. In corso uno scambio di prigionieri tra Kiev e Mosca.

Ucraina sotto attacco: record di droni russi su Kiev e Odessa, colpito un ospedale.

Massiccio bombardamento notturno: lanciati 479 droni e 20 missili. Almeno un morto e otto feriti. Zelensky chiede azioni concrete a Usa e Ue. In corso uno scambio di prigionieri tra Kiev e Mosca.

Un attacco senza precedenti, il più massiccio dall’inizio della guerra. Nella notte tra lunedì e martedì, le forze russe hanno lanciato un’ondata di 479 droni e almeno 20 missili contro l’Ucraina, prendendo di mira in particolare Kiev e Odessa. Le autorità ucraine hanno definito il bombardamento notturno “il più grande attacco con droni dall’inizio dell’invasione”, mentre si contano già almeno un morto e otto feriti, tra cui diversi civili. A Odessa è stato colpito anche un ospedale maternità.

Kiev e Odessa sotto assedio

L’allarme aereo è scattato intorno all’una del mattino. A Kiev, le sirene hanno costretto la popolazione a rifugiarsi nei bunker mentre il cielo veniva attraversato da decine di droni Shahed e missili balistici. Le esplosioni sono state udite in tutta la capitale, dove auto ed edifici sono andati in fiamme, colpiti direttamente o danneggiati dalla caduta di detriti intercettati dalla difesa aerea. Quattro i feriti confermati nella capitale.

Il sindaco Vitali Klitschko ha parlato di “diversi quartieri colpiti”, con incendi e detriti caduti anche su una scuola nel distretto di Obolonskyi. Le squadre di emergenza sono intervenute anche nei distretti di Podilskyi e Darnytskyi.

A Odessa, l’attacco ha avuto conseguenze ancora più gravi: una persona è morta e quattro sono rimaste ferite dopo che droni kamikaze russi hanno colpito un ospedale per la maternità, già evacuato poco prima, e un pronto soccorso, danneggiando anche diverse ambulanze. “Edifici residenziali e infrastrutture civili sono stati gravemente colpiti”, ha dichiarato il governatore Oleh Kiper.

Duello nei cieli: record di droni abbattuti

Secondo l’Aeronautica ucraina, 460 droni su 479 sono stati intercettati o neutralizzati, insieme a 19 dei 20 missili lanciati dalla Russia. Si tratta in larga parte di droni Shahed-136 e missili Kh-101 e Kinzhal, noti per la loro elevata capacità distruttiva.

Parallelamente, Mosca ha dichiarato di aver subito un massiccio attacco ucraino con droni: 102 sarebbero stati abbattuti durante la notte in diverse regioni della Russia, dalla Crimea a San Pietroburgo, inclusa la regione di Mosca, dove per sicurezza sono stati temporaneamente chiusi i principali aeroporti civili.

Zelensky: “Servono azioni concrete, non il silenzio”

In un appello diffuso su Telegram, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto una reazione immediata da parte dell’Occidente: “È importante che la risposta agli attacchi russi non sia il silenzio del mondo, ma azioni concrete. Servono le decisioni degli Stati Uniti, della UE, e di tutti quelli che vogliono la pace”.

Zelensky ha anche ringraziato i militari ucraini per la loro resistenza, sottolineando che “i combattimenti più duri continuano nella regione di Pokrovsk e lungo il confine di Sumy”, dove Mosca sta tentando un’avanzata “ignorando le perdite”.

Scambio di prigionieri in corso

In parallelo al drammatico bombardamento, è stato confermato l’inizio di uno scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina, avviato a Istanbul. “È solo la prima fase”, ha detto Zelensky, spiegando che tra i prigionieri rientrati ci sono soldati delle Forze armate, della Guardia nazionale, della Marina e delle Forze d’assalto aereo, in alcuni casi detenuti dal 2022.

Secondo il difensore civico ucraino Dmitro Lubinets, i rilasciati comprendono soprattutto militari feriti e giovani sotto i 25 anni, molti dei quali erano stati catturati a Mariupol. Il numero esatto dei prigionieri coinvolti non è stato reso noto per motivi di sicurezza.

Una continua escalation

Nel contesto di questa escalation, l’Ucraina ha rivendicato un attacco a sorpresa contro la base aerea russa di Savasleyka, a 400 km dal confine. Sarebbero stati distrutti almeno due caccia Mig-31K o Su-34, usati da Mosca per lanciare missili ipersonici. L’operazione, condotta da forze speciali, segna una rara incursione in profondità nel territorio russo.

Mosca ha confermato nuovi avanzamenti nel settore orientale della linea del fronte, in particolare nella regione di Dnipropetrovsk, e ha annunciato un attacco a un aeroporto nell’Ucraina occidentale, nei pressi di Dubno, come risposta agli attacchi ucraini su basi russe.

Lavrov: “Merz come Hitler”

In un contesto di crescente tensione internazionale, a Mosca si è tenuto un convegno dell’estrema destra internazionale, al quale ha partecipato anche il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, che ha paragonato Friedrich Merz, leader della CDU tedesca, a Hitler, accusandolo di fomentare “odio antirusso in Europa”.

Prospettive incerte

Mentre l’intensificarsi degli attacchi conferma l’escalation in atto, le prospettive diplomatiche appaiono più incerte che mai. I colloqui per un cessate il fuoco sono fermi, ma lo scambio di prigionieri offre uno spiraglio di possibile dialogo.

Intanto, il segretario generale della NATO Mark Rutte ha assicurato che l’impegno per l’ingresso dell’Ucraina nella NATO resta confermato, anche se non sarà necessariamente ribadito nei documenti finali del vertice dell’Aja previsto a breve.

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