Ucraina sotto attacco: oltre 100 droni russi Shahed su Kiev, Zelensky rilancia i negoziati per il cessate il fuoco
Esplosioni nella capitale, attivata la difesa aerea. Putin fa decollare i bombardieri strategici Tu-95MS. L'Ucraina in massima allerta mentre il presidente propone nuovi colloqui alla Russia: “Serve un cessate il fuoco immediato”.
Ucraina sotto attacco: oltre 100 droni russi Shahed su Kiev, Zelensky rilancia i negoziati per il cessate il fuoco
Kiev, 1.244° giorno di guerra. La notte è stata segnata da uno dei più imponenti attacchi aerei dall’inizio dell’invasione russa: oltre 100 droni kamikaze Shahed, di fabbricazione iraniana, sono stati lanciati sul territorio ucraino. La capitale Kiev è stata investita da esplosioni violente, mentre le sirene d’allarme hanno risuonato in numerose altre regioni. Le forze della difesa aerea ucraina sono state mobilitate in pieno, mentre il presidente Volodymyr Zelensky ha rilanciato l’iniziativa diplomatica proponendo alla Russia un nuovo ciclo di negoziati per il cessate il fuoco.
Attacco russo su larga scala: droni Shahed e bombardieri Tu-95MS in volo
Fonti ufficiali ucraine riportano che, nella tarda serata, la Russia ha lanciato un attacco aereo coordinato su più fronti. Secondo Rbc-Ucraina e l’agenzia Ukrinform, l’allarme è scattato in diverse zone del Paese mentre drone dopo drone invadevano lo spazio aereo.
Il generale tedesco Christian Freuding, a capo del Centro Ucraina presso il ministero della Difesa tedesco, aveva previsto un attacco su larga scala, parlando di un potenziale lancio di oltre 2.000 droni da parte di Mosca. Il primo segnale tangibile di quell’avvertimento si è concretizzato con l’assalto della notte.
A destare ulteriore preoccupazione è stata la notizia, confermata dall’Aeronautica militare ucraina, che diversi bombardieri strategici Tu-95MS sono stati fatti decollare dalla base russa di Olenya, nella regione di Murmansk. Si tratta di velivoli in grado di trasportare missili da crociera a lungo raggio, come i temuti Kinzhal ipersonici, capaci di colpire obiettivi a velocità superiori a Mach 10.
Kiev colpita nella notte: “Restate nei rifugi”
Il sindaco di Kiev Vitaliy Klitschko ha confermato le esplosioni in diverse zone della città. Anche il capo dell’insediamento di Makariv, Vadym Tokar, ha riferito danni e interruzioni di corrente. Le forze di difesa aerea ucraine sono riuscite ad abbattere una parte dei droni, ma diversi obiettivi civili e infrastrutture sono stati danneggiati.
“Le operazioni di intercettazione sono ancora in corso. Invitiamo tutta la popolazione a restare nei rifugi fino a nuovo ordine”, ha dichiarato Klitschko.
Zelensky: “È ora di negoziare per il cessate il fuoco”
Nel mezzo della nuova ondata di attacchi, Volodymyr Zelensky ha rilasciato un appello chiaro alla leadership del Cremlino: “È necessario intensificare i negoziati. Bisogna fare tutto il possibile per arrivare a un cessate il fuoco immediato”. Il presidente ha invitato la Russia a smettere di nascondersi dietro il conflitto e a collaborare per lo scambio dei prigionieri, il ritorno dei bambini deportati e la fine delle uccisioni.
“L’umanità deve prevalere. I russi devono tornare al tavolo e mostrare che sono pronti a trovare soluzioni diplomatiche”, ha dichiarato Zelensky in un videomessaggio.
Escalation in vista? Il timore di un nuovo attacco su vasta scala
Gli analisti militari ucraini e occidentali temono che l’attacco con i droni possa essere solo l’inizio di una nuova offensiva invernale. La combinazione tra l’impiego massiccio dei droni Shahed e il decollo dei Tu-95 fa pensare a una strategia combinata che mira a saturare le difese aeree ucraine e a colpire bersagli strategici anche lontani dal fronte.
Le previsioni del generale Freuding sulla possibilità di un’offensiva con 2.000 droni sembrano confermare che la Russia stia testando la tenuta e il coordinamento dei sistemi antimissile ucraini, in vista di operazioni più complesse.
Reazioni internazionali: la diplomazia al bivio
Il nuovo attacco ha immediatamente sollevato reazioni internazionali, con i paesi NATO che seguono con attenzione l’evolversi della situazione. L’ambasciatrice statunitense a Kiev ha espresso solidarietà all’Ucraina, definendo l’attacco notturno “una nuova brutale violazione del diritto internazionale”.
Nel frattempo, l’Europa valuta l’invio di nuovi sistemi di difesa aerea e lo snellimento delle procedure di fornitura militare. Tuttavia, molti analisti sostengono che solo una pressione diplomatica più forte sulla Russia possa far emergere un vero spiraglio di pace.
Conclusioni: tra diplomazia e nuove minacce
La notte tra il 20 e il 21 luglio 2025 potrebbe segnare una nuova fase del conflitto ucraino. Mentre il presidente Zelensky tende la mano alla diplomazia, le azioni militari russe indicano tutt’altro che un’apertura al dialogo. I bombardamenti, il coinvolgimento dei bombardieri strategici e la retorica di Mosca lasciano intendere che la guerra potrebbe ancora intensificarsi, a dispetto dei tentativi di mediazione.
Tutto questo accade mentre la popolazione ucraina continua a pagare il prezzo più alto: notti nei rifugi, blackout, e la paura costante che il prossimo bersaglio possa essere la propria casa.
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