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Ucraina, missili russi su Kiev, intensificazione del conflitto. Estrema tensione

La guerra si sta trasformando in un conflitto sempre più complesso e difficile da gestire, con ripercussioni che si estendono ben oltre i confini dei due Paesi coinvolti.

Ucraina, missili russi su Kiev, intensificazione del conflitto. Estrema tensione.

Le forze russe hanno lanciato un attacco devastante contro la regione di Kiev utilizzando un missile di fabbricazione nordcoreana, provocando la morte di un uomo di 35 anni e di suo figlio di quattro anni. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha denunciato l’attacco come un atto terroristico deliberato, sottolineando la gravità della minaccia che incombe su tutto il territorio ucraino fin dall’inizio della guerra. Zelensky ha ribadito la necessità urgente di un rafforzamento delle difese aeree ucraine, chiedendo ai partner internazionali di fornire soluzioni che eliminino le restrizioni imposte alle capacità difensive dell’Ucraina. Secondo il presidente, solo quando l’Ucraina sarà in grado di operare senza limitazioni, la guerra potrà avvicinarsi alla sua fine.

Durante la stessa notte, Kiev è stata colpita da altre esplosioni nella sua area centrale e orientale. Le autorità militari hanno riferito che le deflagrazioni sono state causate dal lancio di due missili russi, che hanno ferito tre persone. Ruslan Kravchenko, capo dell’amministrazione militare della regione di Kiev, ha confermato che l’allarme aereo è durato quasi otto ore, durante le quali le forze di difesa aerea ucraine hanno abbattuto diversi obiettivi nemici, inclusi droni che puntavano sulla capitale. Nonostante l’efficace risposta delle difese ucraine, l’attacco ha comunque causato vittime e feriti, evidenziando la continua vulnerabilità del Paese di fronte agli attacchi russi.

Nel frattempo, la situazione nella regione russa di Kursk è altrettanto tesa. In risposta a un’incursione ucraina, l’esercito russo ha lanciato una serie di attacchi contro le forze ucraine situate vicino al confine. Un caccia Su-25 russo ha colpito le postazioni ucraine con missili aria-aria non guidati, mentre elicotteri Ka-52 e carri armati T-72B3M hanno partecipato all’offensiva di terra. Il ministero della Difesa russo ha dichiarato che tutti gli obiettivi ucraini sono stati distrutti con successo, anche se le forze ucraine hanno cercato di difendersi con contraerea.

Gli attacchi russi non si sono limitati all’uso di missili e aerei, ma hanno incluso anche un impiego massiccio di droni. La difesa aerea russa ha abbattuto 35 droni e quattro missili ucraini in diverse regioni, inclusa quella di Kursk. Questi scontri hanno causato un elevato numero di feriti: 69 persone, inclusi otto bambini, sono state ricoverate in ospedale, con alcuni feriti in gravi condizioni. Gli attacchi sono avvenuti in un clima di alta tensione, con la Russia che ha promesso una dura risposta all’incursione ucraina, cercando di contenere il panico interno e minimizzare l’impatto dell’offensiva ucraina.

L’incursione ucraina nella regione di Kursk sembra essere parte di una strategia più ampia volta a indebolire le forze russe e destabilizzare la situazione all’interno della Russia. Secondo un alto funzionario della sicurezza ucraina, l’operazione ha l’obiettivo di infliggere il maggior numero di perdite possibile al nemico e di aumentare il morale delle truppe ucraine. Tuttavia, l’incursione non ha significativamente ridotto l’offensiva russa in Ucraina orientale, anche se l’intensità degli attacchi è leggermente diminuita.

Il Cremlino, probabilmente per evitare il panico interno, ha deciso di dichiarare un’operazione antiterrorismo anziché uno stato di guerra o la legge marziale. Questa decisione, secondo l’Istituto per lo studio della guerra (ISW), potrebbe indicare la riluttanza del governo russo a prendere misure più drastiche in risposta alla situazione, cercando invece di mantenere un basso profilo sugli eventi di Kursk. Fonti vicine al comitato di difesa russo hanno confermato che i deputati e i senatori russi sono stati invitati a non commentare gli eventi o a farlo brevemente, facendo riferimento solo alle dichiarazioni ufficiali.

Nel contesto di questa escalation, emerge chiaramente che entrambi i lati stanno subendo pesanti perdite e che la guerra è lungi dall’essere risolta. L’Ucraina continua a resistere agli attacchi russi, ma subisce costantemente danni e vittime. Allo stesso tempo, la Russia, pur cercando di mantenere il controllo della situazione, si trova a dover affrontare incursioni sul proprio territorio, un evento che potrebbe avere conseguenze significative sia a livello militare che politico.

La guerra si sta trasformando in un conflitto sempre più complesso e difficile da gestire, con ripercussioni che si estendono ben oltre i confini dei due Paesi coinvolti.

Gli attacchi russi contro Kiev e le offensive ucraine nella regione di Kursk rappresentano una fase di intensificazione del conflitto, con entrambe le parti che cercano di ottenere vantaggi strategici in un contesto di estrema tensione. Zelensky continua a sollecitare il supporto internazionale per rafforzare la difesa del Paese, mentre la Russia cerca di contenere l’impatto interno delle operazioni ucraine. La situazione rimane critica, con un bilancio di vittime in continuo aumento e poche prospettive di una soluzione rapida al conflitto.

Ucraina, missili russi su Kiev, intensificazione del conflitto. Estrema tensione.

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