Ucraina: massiccio attacco russo con oltre 100 missili e droni, colpite 15 regioni tra cui Kiev
Violento bombardamento russo sulle infrastrutture energetiche ucraine. L'UE condanna l'attacco, mentre Zelensky chiede maggiore supporto e libertà d'azione contro la Russia.
Ucraina: massiccio attacco russo con oltre 100 missili e droni, colpite 15 regioni tra cui Kiev.
L’Ucraina è stata teatro di un massiccio attacco da parte delle forze russe, che ha coinvolto numerose regioni del Paese, inclusa la capitale Kiev. L’offensiva ha visto il lancio di oltre cento missili e un numero equivalente di droni, diretti principalmente contro le infrastrutture energetiche ucraine. Questi attacchi hanno colpito oltre quindici regioni, compresi i territori più occidentali, vicini alla Polonia. Si tratta di uno degli attacchi più violenti delle ultime settimane, che ha provocato almeno cinque vittime, secondo le stime preliminari delle autorità ucraine. In risposta agli attacchi, la popolazione ha cercato rifugio nelle stazioni della metropolitana di Kiev, mentre le autorità hanno ordinato interruzioni di elettricità preventive per limitare i danni.
L’Unione Europea ha condannato con fermezza quanto accaduto, definendo gli attacchi russi come “barbarici”. Un portavoce del Servizio di Azione Esterna della Commissione Europea ha dichiarato che questi atti di aggressione non faranno altro che “rafforzare la determinazione dell’UE a continuare e intensificare il sostegno all’Ucraina”, promettendo un aumento della fornitura di supporto militare, compresi i sistemi di difesa aerea che si sono rivelati cruciali per salvare vite umane. L’UE ha inoltre ribadito che gli attacchi deliberati contro civili e infrastrutture civili costituiscono crimini di guerra e potenzialmente crimini contro l’umanità, affermando che tutti i responsabili, dai comandanti agli esecutori materiali, saranno chiamati a risponderne.
Nonostante il sostegno internazionale, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha espresso chiaramente la sua insoddisfazione, sottolineando che l’aiuto fornito fino a ora non è sufficiente. Zelensky ha lanciato un appello ai Paesi occidentali affinché concedano a Kiev piena libertà di utilizzare le armi fornite dalla NATO anche per colpire obiettivi in territorio russo. Zelensky ha inoltre criticato la comunità internazionale per la sua risposta giudicata debole e inadeguata agli atti di terrore perpetrati dalla Russia, sostenendo che questa mancanza di decisioni forti non fa altro che alimentare l’aggressività russa. Il presidente ucraino ha dichiarato che “Putin può fare solo ciò che il mondo gli permette di fare”, sottolineando la necessità di decisioni più risolute da parte dei leader mondiali per porre fine alla guerra.
A rincarare la dose è stato il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, che ha chiesto agli Stati occidentali non solo di approvare gli attacchi a lungo raggio dell’Ucraina contro tutti gli obiettivi militari legittimi sul territorio russo, ma anche di utilizzare le capacità di difesa aerea dei Paesi partner per abbattere missili e droni russi nei pressi dei loro spazi aerei. Kuleba ha quindi invocato un intervento diretto dei Paesi NATO, evidenziando la necessità di un maggiore coinvolgimento militare internazionale per contrastare l’aggressione russa.
L’esercito polacco ha denunciato che un “oggetto militare”, probabilmente un drone, ha attraversato il proprio spazio aereo durante i bombardamenti russi in Ucraina. La Polonia ha risposto attivando operazioni di aerei militari, coinvolgendo anche le forze armate alleate nel sud-est del Paese, vicino ai confini ucraini. Questo incidente ha ulteriormente alimentato le tensioni tra la Russia e i Paesi occidentali, con Mosca che già accusa l’Occidente di essere direttamente coinvolto nel conflitto. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha avvertito che l’offensiva ucraina in territorio russo, iniziata il 6 agosto, non rimarrà senza risposta, suggerendo che la reazione russa potrebbe andare ben oltre i bombardamenti odierni.
Il ministero della Difesa russo ha confermato che gli attacchi odierni sono stati condotti utilizzando una combinazione di missili lanciati da aerei, mezzi navali e droni. Gli obiettivi principali degli attacchi includevano sottostazioni elettriche, stazioni di compressione del gas e siti di stoccaggio delle armi fornite dai Paesi occidentali nelle regioni di Kiev e Dnipro. Mosca ha dichiarato che questi attacchi hanno interrotto il trasporto ferroviario di armi e munizioni verso la linea del fronte, limitando così le capacità difensive ucraine.
Fonti ucraine hanno riferito che anche la grande centrale idroelettrica di Kiev, situata a Vyshgorod, a pochi chilometri a nord della capitale, è stata bombardata, sebbene la diga non sia stata compromessa. Il ministro della Difesa ucraino, Rustem Umerov, ha affermato che l’Ucraina sta preparando le sue risposte agli attacchi russi, evidenziando la necessità di ottenere capacità di attacco a lungo raggio e di eliminare le restrizioni sugli attacchi contro obiettivi militari nemici. Umerov ha inoltre dichiarato che l’Ucraina sta lavorando su una risposta armata utilizzando armi di propria produzione.
Nel frattempo, Mosca ha reso noto di aver abbattuto venti droni ucraini durante la notte, diretti verso diverse regioni russe, inclusa la regione di Saratov, dove un edificio residenziale è stato colpito, danneggiando undici appartamenti e ferendo quattro civili. Un altro drone ucraino ha tentato di attaccare una raffineria di petrolio a Jaroslav, circa 300 chilometri a nord-est di Mosca. In Siberia, un incendio di origine incerta ha devastato una grande raffineria a Omsk, causando un morto e sei feriti non gravi.
L’attacco russo ha costretto Kiev a implementare un blackout di emergenza che ha causato interruzioni significative nel sistema di trasporto, compresi ritardi e fermi dei treni. Quattro stazioni della metropolitana della capitale sono state trasformate in rifugi per proteggere i civili dai bombardamenti. Inoltre, le autorità ucraine hanno confermato che durante l’attacco odierno, le forze russe hanno lanciato diversi missili balistici, inclusi gli ipersonici Kinzhal, contro Kiev. Secondo l’Amministrazione militare della città, l’attacco è iniziato intorno alle tre del mattino con una dozzina di droni provenienti da diverse direzioni, che sono stati tutti distrutti alla periferia della città. Successivamente, sono stati segnalati i decolli di bombardieri strategici russi Tu-95MS e Tu-22M3, seguiti da MiG-31K armati di missili Kinzhal.
L’intensificarsi delle ostilità ha anche portato ad aumentare le misure di sicurezza nelle basi NATO, come quella di Geilenkirchen vicino ad Aquisgrana, in Germania, a causa di una potenziale minaccia di sabotaggio russo tramite l’uso di droni. Le autorità tedesche hanno confermato che la base aerea ha innalzato il livello di allerta sulla base di informazioni di intelligence che indicavano un possibile attacco imminente.
Zelensky, commentando gli eventi, ha dichiarato che “quello di oggi è stato uno dei più grandi attacchi combinati, con più di un centinaio di razzi e altrettanti droni ‘Shaheed’. Come molti altri attacchi russi precedenti, anche questo ha colpito vilemente le infrastrutture civili critiche”. Il presidente ucraino ha quindi rivolto un nuovo appello ai principali alleati occidentali – Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia – affinché forniscano soluzioni più efficaci per fermare il terrorismo russo, ricordando che la guerra non può essere fermata senza decisioni forti e senza limitazioni a lungo termine per le forze ucraine.
Dal punto di vista strategico, l’Ucraina sembra determinata a continuare i suoi attacchi contro il territorio russo, nonostante la crescente intensità della risposta di Mosca. Secondo Andriy Kovalenko, capo del Centro per la lotta alla disinformazione presso il Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell’Ucraina, la tattica russa di colpire le infrastrutture energetiche ucraine non sta producendo i risultati sperati. Kovalenko ha affermato che l’Ucraina continuerà a colpire regolarmente obiettivi in diverse parti della Russia e che questa tendenza non farà che intensificarsi, peggiorando la situazione per la Russia stessa, che non sembra pronta ad affrontare un conflitto prolungato.
L’attacco di oggi ha segnato un’escalation significativa nel conflitto, con conseguenze potenzialmente devastanti per entrambe le parti
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