fbpx
CAMBIA LINGUA

Ucraina: l’annuncio di mettere fine alla leva militare e passare ad un esercito professionale

Intanto Zelensky vola in Turchia

Ucraina: l’annuncio di mettere fine alla leva militare e passare ad un esercito professionale

L’Ucraina intende mettere fine alla leva militare e passare a un esercito professionale una volta conclusa la guerra con la Russia, per avvicinare Kiev agli standard della Nato.
Lo ha reso noto il primo ministro, Denys Shmyhal.
Dopo un incontro con gli alti funzionari della difesa e della sicurezza, durante il quale sono state discusse le riforme note come “lo scudo ucraino”, Shmyhal ha detto che il governo continuerà a concentrarsi sul sostegno a un ulteriore incremento della produzione di armi nazionali.
“L’obiettivo primario è quello di completare la transizione delle forze di sicurezza e difesa dell’Ucraina per aderire agli standard Nato sotto tutti gli aspetti: dall’equipaggiamento, alle armi, alla pianificazione, all’analisi”, ha scritto Shmyhal su Telegram.
“Una volta terminata la guerra, l’Ucraina abbandonerà la leva esistente prima della guerra. La base della nostra difesa sarà un esercito professionale”, ha aggiunto.

L’Ucraina vuole entrare nella Nato e spera di ricevere un segnale chiaro sulle prospettive di adesione la prossima settimana, quando l’alleanza militare terrà un vertice in Lituania.
Shmyhal ha detto che l’Ucraina creerà anche gruppi di riserva in grado di combattere per integrare l’esercito, e che tutte le persone che si qualificano per entrare nelle riserve saranno sottoposte a un addestramento regolare.

Intanto il presidente ucraino Zelensky nella giornata di ieri ha annunciato la sua visita a Istanbul dove avrà un incontro con l’omologo turco Recep Tayyip Erdogan prima del vertice Nato in programma a Vilnius l’11 e il 12 luglio.
Lo fa sapere il quotidiano turco filogovernativo Sabah mentre la notizia non è ancora stata confermata o smentita ufficialmente.

Oggi il presidente ucraino è arrivato in Turchia: si tratta della prima visita di Zelensky in Turchia dall’inizio del conflitto. Gli incontri tra i due leader e tra delegazioni dei due Paesi sono previsti a Istanbul. Il prossimo summit Nato previsto a Vilnius l’11 e 12 luglio occupa un posto centrale nell’agenda dell’incontro.

Nella capitale lituana i membri dell’Alleanza atlantica discuteranno su come aumentare il sostegno all’Ucraina in termini di sicurezza. Tuttavia il summit è importante perché Zelensky insiste affinché una procedura per l’ingresso dell’Ucraina nella Nato venga fatta partire. Zelensky nell’incontro di oggi chiederà a Erdogan sostegno in termini di armamenti, contraerea e aerei da guerra per respingere gli attacchi russi. A questo proposito è possibile si parli ancora dei droni da guerra turchi che l’Ucraina utilizza gia’ dal 2014 nel Donbass e che grandi perdite hanno inflitto all’esercito russo

Erdogan lo scorso lunedi, al termine di un consiglio dei ministri, aveva dichiarato che la Turchia continuerà a lavorare per favorire il dialogo tra Russia e Ucraina e crea le condizioni per un cessate il fuoco. Sul tavolo anche il difficile rinnovo del ‘corridoio del grano’, accordo siglato il 22 luglio 2022 a Istanbul tra Turchia, Onu, Ucraina e Russia che ha permesso fino a ora a 30 milioni di tonnellate di grano e prodotti alimentari di uscire dai porti ucraini dove erano rimaste bloccate a causa della guerra.

L’accordo è destinato a scadere il prossimo 17 luglio e Mosca ha già fatto sapere di non avere nessuna intenzione di rinnovare l’intesa, accusando le parti dei non aver tenuto fede ai termini dell’accordo. La Russia infatti ha spinto negli ultimi mesi affinché anche i propri prodotti, in particolare grano e fertilizzanti, potessero uscire seguendo la medesima rotta.

Condizione prevista nell’intesa siglata a Istanbul lo scorso anno, ma mai realizzatasi a causa delle sanzioni che pendono sui prodotti russi. Il ministro della Difes turco,Yasar Guler, aveva dichiarato lo scorso 5 luglio che il dialogo con le parti stava andando avanti e che Ankara continua a portare avanti tutte le iniziative possibili per giungere a un rinnovo dell’intesa.

I contatti tra i presidenti di Russia e Turchia, Vladimir Putin e Tayyip Erdogan, non sono esclusi nel prossimo futuro, lo ha detto il portavoce del leader russo Dmitry Peskov, secondo quanto riporta Ria Novosti. Sapete che Putin ed Erdogan comunicano spesso e regolarmente. I contatti faccia a faccia sono stati ripetutamente discussi. Non appena la tempistica di tali contatti e le date saranno determinati, vi informeremo”, ha detto Peskov ai giornalisti.

Per il momento non ci sono prospettive di colloqui fra la Russia e l’Ucraina: lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. “Abbiamo detto a vari livelli, compreso quello del vertice, che la parte russa non ha mai chiuso la porta ai negoziati. Ma per ora non vediamo alcuna prospettiva di un processo negoziale di questo tipo”, ha detto Peskov ai giornalisti venerdì, commentando una dichiarazione del presidente bielorusso Alexander Lukashenko, che ha detto che la situazione in Ucraina dovrebbe cambiare entro l’autunno e che i negoziati potrebbero iniziare.

“È importante per noi raggiungere i nostri obiettivi. Possono essere raggiunti in modi diversi. Ma purtroppo gli strumenti politici e diplomatici non sono disponibili al momento, ha detto Peskov. Il motivo è “la negazione di tale possibilità da parte del regime di Kiev e la chiara mancanza di tale inclinazione, in primo luogo, da parte di Washington, che ha un’influenza diretta sul regime di Kiev e lo gestisce direttamente”.

Il Cremlino, infine, ha informato di aver seguito i colloqui di oggi fra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il leader turco Recep Tayyip Erdogan “molto da vicino” e valuta “relazioni costruttive con Ankara”.

 

Ucraina: l'annuncio di mettere fine alla leva militare e passare ad un esercito professionale

Segui La Milano sul nostro canale Whatsapp

Riproduzione riservata © Copyright La Milano