Ucraina: Conferenza bilaterale, “non si tratta solo di riedificare l’Ucraina, ma di ricostruirla al meglio”
Oggi, mercoledì 26 aprile 2023, si è svolta a Roma presso il Palazzo dei Congressi la Conferenza Bilaterale sulla Ricostruzione dell’Ucraina.
L’evento a cui hanno partecipato i rappresentanti del mondo imprenditoriale, delle associazioni di categoria e delle principali istituzioni finanziarie internazionali, costituisce l’occasione per raccogliere direttamente dalle Autorità ucraine i fabbisogni necessari alla ricostruzione del Paese e consentire a Governo, enti e imprese italiane di formulare proposte concrete per rispondere alle necessità di Kiev sia nel breve sia nel medio-lungo periodo.
La Conferenza è iniziata alle ore 08:45 con una sessione a porte chiuse composta da 7 Tavoli Tematici su altrettanti settori individuati come prioritari per la ricostruzione, quali infrastrutture e trasporti, energia e ambiente, agroindustria, salute, digitale e servizi, spazio e avionica, siderurgia.
Alle ore 11.00 si è tenuta la sessione plenaria introdotta dal Vice Ministro degli Esteri Edmondo Cirielli, a cui seguiranno gli interventi delle istituzioni finanziarie internazionali presenti.
Alle ore 12.00 invece, gli interventi istituzionali delle Autorità italiane e ucraine. I lavori sono stati aperti dal Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, con la partecipazione del Vice Presidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, del Ministro dell’Economia e Finanze, Giancarlo Giorgetti e del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Da parte ucraina, presenti i Ministri competenti per materia, il Ministro degli Affari Esteri Dmytro Kuleba e il Vice Primo Ministro e Ministro dell’economia Julija Svyrydenko. Le conclusioni della Conferenza, precedute dall’intervento della Vice Presidente per l’internazionalizzazione di Confindustria, Barbara Beltrame, saranno affidate al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al Primo Ministro ucraino Denys Shmyhal.
Oggi, mercoledì 26 aprile 2023, si è svolta a Roma presso il Palazzo dei Congressi la Conferenza Bilaterale sulla Ricostruzione dell’Ucraina. ha dichiarato il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri Antonio Tajani, affermando che “le aziende italiane con il loro spirito imprenditoriale e il loro saper fare in settori come infrastrutture, energia, agribusiness, salute, digitale, spazio e siderurgia, potranno dare un contributo essenziale alla ricostruzione del Paese”. È un processo, secondo Tajani, che “può, anzi, deve essere avviato senza dover attendere la fine della guerra”.
“Non si tratta semplicemente di riedificare l’Ucraina, ma di ricostruirla meglio, secondo una logica di build back better, accelerandone il cammino verso un percorso europeo” ha aggiunto il Vicepremier.
“Parlare della ricostruzione dell’Ucraina significa scommettere sulla vittoria e la fine del conflitto, e sono sicura che il futuro dell’Ucraina sarà di pace, benessere e sempre più europeo”, ha detto la presidente del consiglio Giorgia Meloni in occasione della conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina in corso di svolgimento a Roma. “L’Italia continuerà a fare la sua parte a 360 gradi a sostegno dell’Ucraina sul piano politico, militare, umanitario e anche della ricostruzione per alcune infrastrutture strategiche nelle aree liberate e sprattiutto per domani. Il futuro dell’Ucraina deve essere di sempre maggiore capacità di inserirsi nelle dinamiche e nelle istituzioni europee.
Il modo più intelligente di ringraziare gli ucraini di quello che stanno facendo è accelerare la possibilità di far parte delle istituzioni europee. Bisogna riconoscere gli sforzi enormi di Kiev, anche durante la guerra, per riformare il suo sistema e avvicinarlo ai target richiesti dalla Commissione. E’ fondamentale riconoscere quello sforzo accelerando e avviando in tempi rapidi i negoziati di adesione all’Ue. Investire sulla ricostruzione dell’Ucraina non è azzardato ma uno degli investimenti più oculati e lungimiranti che si possono fare in questo tempo. Noi continueremo a fare la nostra parte, non solo a livello bilaterale ma anche multilaterale, tra l’altro ricordavo che il prossimo anno, nel 2024 l’Italia sarà anche presidente di turno del G7, per cui per noi un ruolo sempre più centrale. E intendiamo utilizzarlo per sostenere questa causa, che è una causa di libertà, non solo per gli ucraini ma anche per noi.
Continueremo a fornire tutto il sostegno necessario, anche al piano di pace in 10 punti che è stato presentato dal presidente Zelensky: crediamo nella possibilità di una soluzione diplomatica di questo conflitto, a patto che, come abbiamo detto tante volte, non si pensi che la soluzione del conflitto possa essere una resa dell’Ucraina, di un Paese aggredito. Non sarebbe giusto e costruirebbe un mondo in cui il diritto del più forte vince sulla forza del diritto, un mondo che non conviene a nessuno”. Meloni ha invitato gli imprenditori italiani a investire con coraggio nel paese guidato da Volodymir Zelensky, che a sua volta, in videocollegamento con la conferenza, ha chiamato le aziende tricolore: “L’Ucraina non cederà ma il proprio territorio al nemico. Anche se centinaia di nostri villaggi sono stati bruciati dagli attacchi missilistici, siamo pronti a farli rinascere, non lasceremo mai queste ferite sul nostro territorio. Vogliamo ricostruire ma con standard moderni, per far sì che la nostra popolazione possa vivere come milioni di altri, in sicurezza. In modo che ogni padre e ogni madre possa essere tranquillo che nessuna organizzazione terroristica possa colpirei loro figli. E noi invitiamo le vostre aziende a costruire questo futuro per tutti”, ha aggiunto Zelensky.
“Grazie cara Italia. Grazie per aver organizzato questa conferenza per sostenere e ricostruire l’Ucraina. So che i rappresentanti di tante imprese italiane mi ascoltano e vorrei parlare loro non soltanto come rappresentanti del business, ma come genitori, figlie, figlie. Noi siamo tutti insieme nel desiderio della libertà della sicurezza del benessere per i nostri genitori, per i nostri figli per le nostre città per i nostri pasi. Di queste vi propongo di parlare e di come dare più libertà e sicurezza ai bambini, al popolo a le città ucraine”.
“Siamo a un nuovo livello della partnership tra i nostri paesi”, ha detto il premier ucraino Denys Shmyhal.“La ricostruzione inizia adesso. Siamo uniti nella difesa e siamo uniti nella ricostruzione. L’Italia è stata chiave nel sostegno all’Ucraina per l’adesione dell’Ue, lo ricorderemo”.
Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ringrazia per “l’interesse dimostrato dalle imprese italiane è la notizia migliore che potessimo ricevere atterrando a Roma. Ringrazio le istituzioni e le aziende per essere al fianco dell’Ucraina e per un impegno di lunga durata. I contatti tra i nostri governi sono più dinamici che mai. Molti anni fa, quando Odessa prosperava, c’erano molte persone che parlavano in italiano, c’era anche una segnaletica in italiano. I rapporti tra Italia e Ucraina erano stretti e non verranno più offuscati dal nostro vicino. Nei momenti più bui siete stati al nostro fianco”.
Secondo la vicepresidente della Banca europea per gli investimenti Gelsomina Vigliotti “sono necessari 14 miliardi di dollari per le priorità più urgenti dell’Ucraina nel 2023: bisogna concentrarsi su investimenti che non possono aspettare la fine della guerra. Dobbiamo affrontare questi fabbisogni adesso, sostenendo l’economia per evitare ulteriori perdite e ulteriori danni”.
La Bei finora ha fornito un sostegno di “2 miliardi euro per i servizi pubblici, progetti infrastrutturali che contribuiranno a migliorare le condizioni di vita della popolazione, come l’ammodernamento degli ospedali di Kiev e Odessa, strutture educative a Zaporizhzhia e Sumy”. Oltre a questo “ci saranno strade e ferrovie da rimettere in sesto, intervenire su acqua potabile, sistema fognario e risorse per garantire la crescita del settore privato. Bisogna garantire un flusso continuo attraverso l’Ucraina”, ha aggiunto, sottolineando che “la Bei sta lavorando con tutti i potenziali donatori. Quanto all’Italia, è al fianco con forza alla Bei, e noi siamo pronti a sostenere i partner italiani nei progetti che porteranno avanti in Ucraina in settori come “infrastrutture, resilienza energetica, agricoltura, edilizia, trasporti.
Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti evidenzia che “il sostegno della Banca europea per gli investimenti all’Ucraina è coerente con la prossima adesione all’Unione europea. Colgo l’occasione di questa conferenza per annunciare il nostro contributo al fondo di garanzia Bei Eu for Ucraine, di recente costituzione, con una garanzia di 100 milioni di euro”.
“Stiamo lavorando all’assistenza tecnica perché ci sia un marchio “made in Ucraina”, che deve essere un marchio di solidarietà globale”, ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, a “Radio Anch’io” su Radio1.
È stata una richiesta diretta del governo ucraino appena ha letto il nome del nuovo dicastero ‘made in Italy'”, ricorda Urso. Inoltre “l’Ice sta assistendo le consorelle ucraine e le imprese ucraine per utilizzare al meglio le piattaforme digitali per vendere prodotti” e “abbiamo deliberato che, nelle principali fiere italiane, sarà allestito un padiglione per i prodotti ucraini”.
“La ricostruzione in Ucraina sarà il più grande motore di crescita dell’Unione Europea”, ha aggiunto il ministro, sottolineando che “nel meeting di luglio a Londra, la comunità internazionale sarà raccolta per pianificare l’intervento dei donatori, delle istituzioni finanziarie, delle banche internazionali e anche di singoli soggetti privati e per mettere a punto il piano finanziario che, secondo alcuni istituti, ammonterà ad oltre 400 miliardi di euro”.
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