Ucraina colpisce la Russia con missili Usa: Mosca minaccia una risposta nucleare
L’escalation nel conflitto tra Ucraina e Russia raggiunge un nuovo livello: missili Atacms americani colpiscono Bryansk, mentre Mosca aggiorna la sua dottrina nucleare. Mille giorni di guerra, bilancio devastante e tensioni globali alle stelle.
Ucraina colpisce la Russia con missili Usa: Mosca minaccia una risposta nucleare.
L’escalation nel conflitto tra Ucraina e Russia raggiunge un nuovo livello: missili Atacms americani colpiscono Bryansk, mentre Mosca aggiorna la sua dottrina nucleare. Mille giorni di guerra, bilancio devastante e tensioni globali alle stelle.
Missili Atacms americani usati per la prima volta contro la Russia
Due giorni dopo l’approvazione di Joe Biden, l’Ucraina ha utilizzato per la prima volta i missili balistici **Atacms**, forniti dagli Stati Uniti, per colpire il territorio russo. L’attacco, rivelato da fonti vicine alle forze di difesa ucraine e confermato dal Ministero della Difesa russo, ha preso di mira un sito strategico nella regione di **Bryansk**.
Secondo fonti ucraine, “l’operazione ha colpito con successo l’obiettivo designato”. Il Ministero della Difesa russo ha confermato l’attacco, precisando che alle 3:25 sono stati lanciati sei missili Atacms contro il sito. Questo evento rappresenta una svolta significativa nella guerra, poiché segna il primo uso di armamenti a lungo raggio forniti da Washington per colpire obiettivi oltre i confini ucraini.
Un’escalation definita da Mosca “una nuova fase della guerra”
La reazione russa non si è fatta attendere. Il ministro degli Esteri Sergei Lavrov, intervenuto al G20 di Rio de Janeiro, ha descritto l’uso dei missili americani come una “nuova fase della guerra dell’Occidente contro la Russia”. Lavrov ha avvertito che Mosca risponderà in modo proporzionato e che considera questa mossa un ulteriore passo verso l’intensificazione del conflitto globale.
Putin aggiorna la dottrina nucleare: risposta possibile anche contro paesi non nucleari
Nel frattempo, il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto che aggiorna la dottrina nucleare del paese, ampliando i criteri per l’uso delle armi nucleari. La nuova versione include la possibilità di rispondere a un attacco condotto da un paese non nucleare, ma con il sostegno di una potenza nucleare.
Durante un briefing, il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha dichiarato che queste modifiche erano necessarie per “allineare i principi russi alla situazione attuale”. Peskov ha anche avvertito che l’uso dei missili a lungo raggio da parte dell’Ucraina, con l’approvazione statunitense, potrebbe costituire una giustificazione per il ricorso alle armi nucleari da parte di Mosca.
Già nei giorni scorsi, la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, aveva lanciato un monito, affermando che qualsiasi attacco condotto con missili occidentali sul territorio russo sarebbe considerato un coinvolgimento diretto degli Stati Uniti nel conflitto.
Atacms e Storm Shadow: armamenti che cambiano le regole del gioco
Gli Atacms, acronimo di Army Tactical Missile System, sono missili balistici a corto raggio prodotti dalla Lockheed Martin. Con una gittata massima di 300 km, rappresentano un passo avanti rispetto ai sistemi precedenti a disposizione dell’Ucraina, che finora potevano colpire solo il territorio invaso. Possono essere lanciati dai sistemi mobili Himars e M270 già in dotazione a Kiev, offrendo la capacità di colpire obiettivi strategici russi in profondità.
Oltre agli Atacms, Kiev dispone anche dei missili Storm Shadow, forniti da Regno Unito e Francia, con una gittata massima di 250 km. Questi missili da crociera sono progettati per attacchi di precisione contro bunker fortificati e magazzini di munizioni, come dimostrato dai raid contro obiettivi in Crimea.
L’uso combinato di questi armamenti sta ridefinendo i confini del conflitto, permettendo all’Ucraina di attaccare bersagli sempre più strategici sul territorio russo.
Reazioni internazionali: dagli Stati Uniti all’Unione Europea
La Casa Bianca ha condannato le minacce nucleari russe, definendole “retorica irresponsabile”. Tuttavia, gli Stati Uniti non hanno modificato la loro postura nucleare, nonostante il cambiamento delle regole annunciato da Mosca.
In Europa, l’Alto Rappresentante dell’UE Josep Borrell ha espresso il pieno sostegno alla decisione americana di fornire missili a lungo raggio all’Ucraina. Borrell ha invitato gli Stati membri dell’Unione a seguire l’esempio statunitense, sottolineando che colpire obiettivi russi dal territorio ucraino è conforme al diritto internazionale.
Mille giorni di guerra: bilancio devastante
Il conflitto in Ucraina ha raggiunto i **mille giorni** di durata, segnando uno dei periodi più bui della storia recente. Secondo le stime occidentali, la Russia ha subito oltre 600.000 perdite tra morti e feriti, mentre le forze ucraine contano più di 900.000 vittime, secondo Mosca.
Il presidente francese Emmanuel Macron, intervenuto sull’anniversario, ha ribadito il sostegno dell’Europa all’Ucraina, definendo la guerra “un’aggressione brutale e imperialista” da parte della Russia.
Zelensky: “Putin non vuole la pace”
Nel frattempo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha denunciato un nuovo attacco russo nella regione di Sumy, che ha causato sette morti, tra cui un bambino. “Ogni giorno la Russia dimostra di non essere interessata alla pace”, ha dichiarato Zelensky, chiedendo al mondo di essere “forte e risoluto per bloccare gli attacchi contro l’Ucraina”.
Il conflitto entra in una fase critica
Con l’uso dei missili Atacms e l’aggiornamento della dottrina nucleare russa, la guerra tra Ucraina e Russia entra in una fase critica, aumentando il rischio di un coinvolgimento diretto delle potenze occidentali. L’escalation rende sempre più difficile una soluzione diplomatica, mentre il costo umano continua a salire.
Riproduzione riservata © Copyright La Milano