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Ucciso Hassan Nasrallah: Israele colpisce il leader di Hezbollah in un attacco aereo a Beirut

Un'operazione militare israeliana ha ucciso Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah, innescando il rischio di un'escalation di violenza tra Israele, Hezbollah e i loro alleati regionali, con l'Iran pronto a rispondere.

Ucciso Hassan Nasrallah: Israele colpisce il leader di Hezbollah in un attacco aereo a Beirut.

L’uccisione di Hassan Nasrallah, leader del movimento sciita libanese Hezbollah, in un attacco aereo israeliano a Beirut ha sollevato un’ondata di tensioni senza precedenti in Medio Oriente. L’operazione, condotta da jet dell’aeronautica israeliana (IDF), ha preso di mira il quartier generale di Hezbollah nella capitale libanese, colpendo con precisione l’edificio e provocando la morte di Nasrallah insieme a diversi altri alti comandanti del gruppo. L’eliminazione di una figura così influente, che per decenni ha incarnato la resistenza armata contro Israele, potrebbe innescare una grave escalation del conflitto tra Israele, Hezbollah e i loro rispettivi alleati regionali.

 

Hassan Nasrallah, leader del movimento sciita libanese Hezbollah
Hassan Nasrallah, leader del movimento sciita libanese Hezbollah

 

Il contesto dell’operazione israeliana

Israele e Hezbollah sono stati in uno stato di conflitto latente dal 2006, quando una guerra su vasta scala devastò il Libano e il nord di Israele, causando migliaia di vittime. Nonostante gli scontri diretti siano diminuiti negli anni successivi, il sud del Libano è rimasto una roccaforte di Hezbollah, con un crescente arsenale di missili e armamenti forniti dall’Iran. La retorica e le azioni aggressive di Hezbollah, insieme al sostegno strategico ricevuto da Teheran, hanno fatto sì che Israele continuasse a considerare il gruppo sciita una delle minacce principali alla sua sicurezza nazionale.

Secondo fonti israeliane, l’attacco che ha portato all’uccisione di Nasrallah era parte di una più ampia operazione pianificata per colpire obiettivi chiave di Hezbollah. Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha dichiarato che la missione era necessaria per prevenire imminenti attacchi contro Israele, che sarebbero stati orchestrati da Nasrallah e dai suoi alleati. Gallant ha sottolineato che, nonostante il rischio di ritorsioni, Israele “non permetterà mai che Hezbollah continui a minacciare la sicurezza del nostro paese”. Il governo israeliano ha adottato misure straordinarie per proteggere la popolazione, imponendo restrizioni sugli assembramenti pubblici nel nord del Paese e rafforzando le difese antimissilistiche lungo il confine con il Libano.

Hezbollah giura vendetta

La reazione di Hezbollah non si è fatta attendere. Il gruppo ha confermato la morte di Nasrallah e ha emesso un comunicato in cui lo definisce un martire della “resistenza” contro l’occupazione israeliana. Nel messaggio, Hezbollah ha promesso di continuare la lotta armata e ha annunciato una dura rappresaglia contro Israele. “La morte di Hassan Nasrallah non fermerà la resistenza”, ha dichiarato un portavoce del gruppo, “ma rafforzerà la nostra determinazione a cacciare gli occupanti dalla nostra terra”. È evidente che Hezbollah si prepara a una risposta militare che potrebbe includere attacchi missilistici contro obiettivi israeliani, un’intensificazione delle operazioni lungo il confine e il possibile coinvolgimento di altri gruppi militanti sostenuti dall’Iran.

L’Iran e l’asse della resistenza

L’uccisione di Nasrallah ha scosso profondamente Teheran, principale sostenitore di Hezbollah. Il regime iraniano ha condannato con fermezza l’azione israeliana, definendola un “crimine sionista” e promettendo una risposta adeguata. Le Guardie della Rivoluzione islamica, una forza militare d’élite che ha stretti legami con Hezbollah, hanno dichiarato che l’Iran farà tutto il possibile per sostenere il movimento libanese nella sua vendetta. “Il sangue di Nasrallah non sarà versato invano”, ha affermato un alto comandante delle Guardie, “Israele deve prepararsi a pagare un prezzo molto alto”. Il rischio di un coinvolgimento diretto dell’Iran nel conflitto non può essere escluso, specialmente alla luce delle tensioni preesistenti tra Teheran e Tel Aviv, alimentate dalla questione del nucleare iraniano e dal sostegno iraniano a gruppi armati nella regione.

L’Iran, insieme ad altri attori della cosiddetta “Asse della Resistenza” – che include Siria, Iraq e gruppi militanti filo-iraniani come Hamas – potrebbe orchestrare una serie di azioni coordinate contro Israele. Il sostegno all’operato di Hezbollah è stato sottolineato anche da altri leader della regione, tra cui il primo ministro iracheno Mohammed Shia’ al-Sudani, che ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale per la morte di Nasrallah. Questo riflette la profonda influenza che l’Iran esercita sul governo iracheno e su diverse milizie attive nel Paese.

Attacco in Libano di Israele

Rischio di escalation regionale

Con l’assassinio di Nasrallah, il Medio Oriente si trova sull’orlo di una potenziale escalation regionale. Israele ha già intensificato i bombardamenti sulle posizioni di Hezbollah nel sud del Libano, colpendo infrastrutture chiave come depositi di armi e centri di comando. Gli scontri a fuoco tra le due parti sono aumentati nelle ultime ore, e migliaia di civili libanesi sono stati costretti a fuggire dalle zone di conflitto. Il governo libanese, pur condannando l’attacco israeliano come una violazione della sovranità del Paese, è limitato nella sua capacità di reagire a causa della grave crisi politica ed economica che attraversa il Libano.

La comunità internazionale ha espresso preoccupazione per il rischio di una guerra su vasta scala. Le Nazioni Unite hanno lanciato un appello alla calma, esortando entrambe le parti a evitare ulteriori provocazioni e a impegnarsi in un dialogo diplomatico per prevenire un conflitto più ampio. Tuttavia, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha adottato una linea dura, dichiarando che Israele non si tirerà indietro fino a quando non sarà sicuro di aver neutralizzato ogni minaccia proveniente dal Libano. In un discorso alle Nazioni Unite, Netanyahu ha accusato l’Iran di essere la vera mente dietro Hezbollah e ha lanciato un monito diretto a Teheran: “Israele è pronto a difendersi da qualsiasi aggressione, sia che provenga da Hezbollah, sia che provenga dall’Iran”.

L’assassinio di Hassan Nasrallah segna un momento di svolta nella lunga e complessa relazione tra Israele e Hezbollah. Sebbene l’uccisione del leader sciita rappresenti un duro colpo per il gruppo libanese, le conseguenze potrebbero essere devastanti per la regione.

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