Trump rilancia la diplomazia: “Buone prospettive per un incontro con Putin e Zelensky”
Dopo il vertice al Cremlino, il tycoon prepara un possibile summit trilaterale per porre fine alla guerra in Ucraina
Trump rilancia la diplomazia: “Buone prospettive per un incontro con Putin e Zelensky”.
Trump apre a un incontro diretto con Putin e Zelensky: la diplomazia torna centrale.
Nel giorno 1.261 della guerra in Ucraina, il conflitto potrebbe conoscere una svolta diplomatica senza precedenti. Secondo quanto riportato dal New York Times, l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump si sarebbe detto pronto a incontrare Vladimir Putin entro la prossima settimana e a organizzare subito dopo un vertice trilaterale con Volodymyr Zelensky.
Un segnale forte, che conferma la crescente volontà della diplomazia americana di riaprire canali diretti con Mosca e Kiev.
Casa Bianca: “Trump disponibile a incontrare Putin e Zelensky”
La portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt ha confermato l’apertura del presidente americano, spiegando che “i russi hanno espresso il desiderio di incontrare Trump, e il presidente è disponibile a incontrare sia il presidente Putin che il presidente Zelensky”.
Le discussioni sono avvenute nel corso di una telefonata con Zelensky, a cui avrebbero partecipato anche il segretario generale della NATO Mark Rutte e i leader di Gran Bretagna, Germania e Finlandia.
Witkoff a Mosca, il Cremlino apre a concessioni: “Colloquio più produttivo del previsto”
L’inviato speciale di Trump, Steve Witkoff, ha avuto un lungo colloquio di tre ore con Vladimir Putin a Mosca. “È stato più produttivo del previsto”, ha dichiarato Trump su Truth Social. A seguito dell’incontro, il Cremlino starebbe valutando concessioni agli Stati Uniti, tra cui una tregua aerea con l’Ucraina.
Secondo Bloomberg, nonostante il Cremlino non voglia cedere su un cessate il fuoco formale, una riduzione degli attacchi aerei e missilistici sarebbe sul tavolo delle trattative.
Il ruolo degli alleati e della NATO
Anche l’Europa guarda con attenzione all’apertura diplomatica. La Commissione Europea ha accolto con favore qualsiasi forma di pressione sulla Russia, soprattutto se proveniente dagli Stati Uniti.
Nel frattempo, i Paesi del Nord Europa rafforzano il sostegno militare a Kiev: Danimarca, Norvegia e Svezia hanno annunciato un fondo comune da 500 milioni di dollari per l’acquisto di armi americane destinate all’Ucraina. La stessa iniziativa è stata già sottoscritta anche dai Paesi Bassi, portando il totale dell’impegno NATO oltre il miliardo di dollari.
Politica economica e tensioni globali: Trump annuncia dazi e nuove nomine
Oltre alla diplomazia, Trump ha annunciato anche misure economiche dirompenti. Alla Casa Bianca ha dichiarato l’intenzione di:
- Imporre dazi del 100% su chip e semiconduttori importati (escludendo le aziende che producono sul suolo americano),
- Sostituire Adriana D. Kugler alla Federal Reserve con un governatore ad interim, in attesa di una nomina permanente,
- Punire economicamente l’India per la continuazione degli acquisti di petrolio dalla Russia, minacciando “un sostanziale aumento dei dazi”.
Apple investe 100 miliardi negli Stati Uniti
Durante una conferenza nello Studio Ovale, Trump ha annunciato che Apple investirà 100 miliardi di dollari negli USA, portando il totale degli investimenti dell’azienda americana a 600 miliardi. “È un passo importante verso l’obiettivo di far sì che tutti gli iPhone venduti in America siano costruiti in America”, ha dichiarato.
Putin: “Non ci piegheremo”. Ma Mosca apre a possibili concessioni
Nonostante i segnali di apertura, Vladimir Putin resta fermo sulle sue posizioni. Secondo fonti interne al Cremlino citate da Reuters, il presidente russo “non si piegherà” alle minacce americane, convinto che “la Russia sta vincendo” e che le sanzioni non abbiano un impatto rilevante sull’economia russa.
Tuttavia, secondo Bloomberg, una tregua parziale potrebbe essere considerata, limitando bombardamenti e missili a lungo raggio, come primo passo verso negoziati più ampi.
Zelensky: “La Russia è in declino, ora è sensibile alle sanzioni”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato di essere convinto che “l’economia russa continua a declinare”, rendendo Mosca più vulnerabile alla pressione delle sanzioni occidentali. Nel colloquio telefonico con Trump, il leader ucraino ha ribadito che la risolutezza americana potrebbe spingere il Cremlino verso un accordo.
India, Cina e Israele: il triangolo diplomatico si allarga
Le tensioni USA-Russia stanno coinvolgendo anche altri attori internazionali. Trump ha criticato l’India per i suoi rapporti commerciali con Mosca, minacciando nuove sanzioni. Tuttavia, nessun riferimento è stato fatto alla Cina, con cui gli Stati Uniti stanno negoziando una proroga della tregua sui dazi.
Nel frattempo, il premier israeliano Benyamin Netanyahu avrebbe avviato una mediazione segreta con Putin, secondo quanto riportato dalla TV israeliana Kan.
Situazione militare sul campo
La guerra continua anche sul fronte militare:
- La Russia ha rivendicato la conquista di un villaggio nella regione di Dnipropetrovsk.
- Fonti ucraine hanno denunciato la morte di quattro civili nei bombardamenti russi a Kharkiv e Sumy.
- Le autorità filorusse di Lugansk hanno accusato Kiev di aver ucciso tre dipendenti di un acquedotto con un attacco di droni.
Un possibile punto di svolta?
L’eventualità di un incontro diretto tra Trump, Putin e Zelensky potrebbe rappresentare il primo vero punto di svolta diplomatica dopo oltre tre anni di guerra. Se da un lato il Cremlino appare irremovibile, i segnali di apertura a tregue e riduzioni degli attacchi aerei, insieme alla crescente pressione economica internazionale, aprono spiragli per una trattativa concreta.
Mentre Trump agisce su più fronti – dalla politica monetaria agli affari esteri – l’Europa e la NATO restano in attesa di capire se davvero una nuova stagione di negoziati possa sostituire le armi.
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