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Trump licenzia 2.000 dipendenti di USAID: agenzie governative in rivolta

Trump licenzia 2.000 dipendenti USAID e mette il resto in congedo amministrativo. Agenzie governative in rivolta contro Musk.

Trump licenzia 2.000 dipendenti di USAID: agenzie governative in rivolta

L’amministrazione Trump ha avviato un nuovo giro di licenziamenti di massa, colpendo questa volta l’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (USAID). Circa 2.000 dipendenti perderanno il posto, mentre tutti gli altri – ad eccezione di una minima parte ritenuta essenziale – saranno messi in congedo amministrativo a livello globale.

Licenziamenti di massa: USAID verso lo smantellamento?

Il provvedimento è stato reso possibile da una recente sentenza del giudice federale Carl Nichols, che ha respinto il ricorso presentato dai dipendenti contro i tagli imposti dall’amministrazione. Secondo i documenti visionati dall’Associated Press, le notifiche di congedo sono state inviate ai lavoratori nella serata di ieri, Domenica 23 febbraio, con effetto immediato a partire da mezzanotte.

Nell’e-mail che è stata inviata ai dipendenti, si legge che solo il personale assegnato a missioni critiche sarà esentato dal provvedimento. La decisione potrebbe rappresentare l’ultimo passo verso lo smantellamento definitivo dell’agenzia, che coordina gli aiuti internazionali statunitensi e ha un ruolo chiave nelle politiche di cooperazione globale.

Agenzie governative in rivolta: “Non rispondete a Musk”

Parallelamente ai licenziamenti annunciati per l’USAID, sta montando la tensione in altre agenzie federali. Secondo quanto riportato dai media nazionali americani, i responsabili di vari enti – tra cui Pentagono, Dipartimento di Stato, FBI e Dipartimento per la Sicurezza Nazionale – avrebbero ordinato ai propri dipendenti di non rispondere alle richieste di Elon Musk.

Il magnate, che ha un ruolo di primo piano nell’amministrazione Trump, avrebbe inviato un’e-mail a tutti i dipendenti federali chiedendo loro di spiegare dettagliatamente cosa hanno fatto nell’ultima settimana, pena il licenziamento. L’ordine di non rispondere è stato ribadito da figure chiave della nuova amministrazione, tra cui Tulsi Gabbard, neodirettrice dell’ufficio dell’intelligence nazionale, e Kash Patel, direttore dell’FBI. “Data la natura intrinsecamente delicata e riservata del nostro lavoro, i dipendenti dell’intelligence non dovrebbero rispondere a Musk”, ha dichiarato Gabbard in un comunicato interno.

Le conseguenze politiche ed economiche della decisione

La riduzione drastica del personale USAID solleva interrogativi sul futuro della politica estera americana. L’agenzia, responsabile della gestione degli aiuti umanitari e dello sviluppo internazionale, è stata storicamente un pilastro della diplomazia USA. Il suo ridimensionamento potrebbe avere effetti significativi sugli equilibri geopolitici e sulle relazioni internazionali degli Stati Uniti.

Anche la comunità internazionale guarda con preoccupazione alla decisione. Alcuni analisti ritengono che lo svuotamento di USAID possa portare a un ridimensionamento dell’influenza statunitense in aree strategiche del mondo, favorendo il consolidamento di potenze rivali come Cina e Russia.Trump licenzia 2.000 dipendenti di USAID: agenzie governative in rivolta

Il futuro dell’USAID e della politica estera USA

Se l’amministrazione guidata dal presidente Trump dovesse proseguire su questa linea, il destino dell’USAID potrebbe essere segnato. Il dibattito sui tagli alla spesa pubblica e sulla riorganizzazione delle agenzie federali sarà centrale nei prossimi mesi mentre le tensioni tra il governo e i suoi stessi dipendenti rischiano di trasformarsi in un vero e proprio conflitto istituzionale.

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