Trump: Dazi al 100% contro la Cina. “Paese molto ostile”
La stretta di Pechino sulle terre rare provoca la reazione americana. Tariffe e controlli sulle esportazioni di software a partire dal primo novembre.
Trump: Dazi al 100% contro la Cina. “Paese molto ostile”
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato ulteriori dazi al 100% sulle merci cinesi a partire dal primo novembre, in aggiunta alle tariffe già in vigore. La decisione è stata comunicata tramite Truth Social, a seguito delle nuove restrizioni imposte da Pechino sulle esportazioni di minerali delle terre rare, componenti fondamentali per semiconduttori, veicoli elettrici e caccia a reazione.
Trump ha definito la Cina “molto ostile” e ha aggiunto che non c’è più “alcun motivo” per incontrare il presidente Xi Jinping durante il vertice Apec in Corea del Sud, previsto tra due settimane. Ha inoltre dichiarato che sarà costretto a “contrattaccare sul piano finanziario” contro le decisioni di Pechino.
La Cina, che detiene un quasi monopolio sulla lavorazione dei minerali delle terre rare, ha reso obbligatorio il rilascio di licenze di esportazione “caso per caso” per determinati contratti, aggravando le tensioni commerciali tra le due potenze.
Effetti sui mercati e sulle esportazioni
L’annuncio dei dazi ha già avuto ripercussioni sul mercato: la Borsa di New York ha chiuso in calo, registrando la perdita più alta dall’aprile scorso. I nuovi dazi colpiranno le merci cinesi già soggette a tariffe, raddoppiandone l’onere, mentre i controlli sulle esportazioni di software statunitense limiteranno l’accesso cinese a prodotti tecnologici strategici.
Secondo il Peterson Institute for International Economics, le tariffe medie statunitensi sui beni cinesi si aggirano intorno al 57%, e hanno raggiunto oltre il 140% al culmine delle controversie commerciali precedenti.
Questa nuova tensione segue un periodo di trattative tra le due potenze. Dopo un colloquio telefonico tra Trump e Xi il 19 settembre, era stato annunciato un incontro al vertice Apec per discutere le relazioni commerciali. Tuttavia, la Cina non ha finora confermato la possibilità di incontri futuri.
Il vertice Apec, previsto dal 31 ottobre al 1° novembre a Gyeongju, in Corea del Sud, riunirà rappresentanti di 21 economie affacciate sull’Oceano Pacifico, tra cui Stati Uniti, Cina e Hong Kong, e sarà il contesto in cui si verificheranno eventuali sviluppi diplomatici sulle tariffe e sui controlli commerciali.
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