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Trump annuncia la fine della guerra tra Israele e Iran: “Tregua di 12 ore, poi sarà pace permanente”

Trump annuncia un cessate il fuoco di 12 ore tra Israele e Iran. L’Iran conferma la tregua con riserva. Attacchi mirati e diplomazia dell’ultimo minuto portano alla fine del conflitto.

Trump annuncia la fine della guerra tra Israele e Iran: “Tregua di 12 ore, poi sarà pace permanente”.

Missili, attacchi, smentite e diplomazia: il conflitto lampo si chiude con una tregua in extremis. L’Iran conferma, ma con cautela. Trump: “È un grande giorno per il mondo”

Washington/Teheran/Tel Aviv – Dopo dodici giorni di escalation militare tra Israele e Iran, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato un cessate il fuoco totale e immediato. L’intesa, che entrerà in vigore alle 6:00 ora italiana, prevede una tregua di 12 ore: se rispettata, il conflitto sarà considerato ufficialmente concluso.

La guerra è finita”, ha dichiarato Trump in una lunga comunicazione via Truth Social, confermata successivamente anche in un’intervista televisiva. “È stato concordato un cessate il fuoco completo e totale, e se sarà rispettato per 24 ore, la pace sarà definitiva”.

L’Iran conferma con riserva: “Nessun accordo formale, ma disponibili a fermare le ostilità”

Da Teheran, le prime dichiarazioni ufficiali sono arrivate dal ministro degli Esteri Abbas Araghchi, che ha precisato:

Non esiste al momento alcun accordo formale, ma se Israele cesserà le sue aggressioni, l’Iran non continuerà le sue operazioni militari.”

La posizione di Teheran appare quindi aperta alla tregua, ma condizionata. Un portavoce ha inoltre chiarito che la decisione definitiva sulla cessazione delle ostilità sarà presa solo dopo la verifica del comportamento israeliano.

Raid e missili prima della tregua: le ultime ore del conflitto

L’annuncio di Trump è arrivato poche ore dopo un nuovo attacco iraniano contro obiettivi statunitensi. Teheran ha lanciato missili balistici contro basi americane in Qatar e Iraq, oltre a colpi di mortaio su una base in Siria. Tuttavia, non si sono registrate vittime, grazie anche alla prevenzione messa in atto dagli Stati Uniti, che avevano ricevuto segnali d’allerta da parte iraniana. Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha confermato che 10 militari italiani presenti nella base di Al Udeid (Qatar) sono stati preventivamente spostati in zone sicure.

“Ringraziamo l’Iran per averci avvisato. Ora la pace”, ha dichiarato Trump, che ha scelto di non rispondere militarmente agli ultimi lanci, interpretando il gesto come un passaggio verso la de-escalation.

Intanto, Israele ha colpito duramente obiettivi strategici a Teheran, tra cui la prigione di Evin, l’università statale e il quartier generale delle Guardie Rivoluzionarie. Una serie di esplosioni ha scosso la capitale iraniana intorno alle 21:55 GMT, dopo l’evacuazione forzata di interi quartieri civili, preannunciata da mappe pubblicate dall’esercito israeliano.

Trump: “Un cessate il fuoco che durerà per sempre”

In un’intervista a NBC News, Trump ha dichiarato che il cessate il fuoco è “illimitato”:

“Sì, credo che non si spareranno mai più. Questa guerra sarebbe potuta durare anni e distruggere il Medio Oriente, ma non l’ha fatto e non lo farà mai. Dio benedica Israele, Dio benedica l’Iran, Dio benedica l’America e il mondo”.

Il presidente ha spiegato anche le tempistiche della tregua:

  • L’Iran inizierà il cessate il fuoco alle 6:00 (ora italiana)
  • Israele si unirà alla tregua dopo 12 ore, alle 18:00
  • Se dopo 24 ore nessuna parte avrà violato la tregua, il conflitto sarà considerato ufficialmente concluso

Congratulazioni a entrambi i Paesi, che hanno dimostrato resistenza, intelligenza e coraggio nel porre fine a un conflitto potenzialmente catastrofico”, ha aggiunto Trump.

Casa Bianca: “Un risultato storico”

La portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt ha scritto su Truth:

“Donald Trump ha realizzato ciò che nessun altro aveva osato immaginare: la neutralizzazione del programma nucleare iraniano e una tregua diretta tra due nemici storici. È una giornata storica per il mondo intero.”

Secondo fonti diplomatiche, anche Qatar e Oman avrebbero avuto un ruolo discreto nella mediazione informale tra i due Paesi, sebbene nessun mediatore ufficiale sia stato riconosciuto dalle parti.

Khamenei: “Non ci sottometteremo”

La guida suprema Ali Khamenei ha tenuto il punto su X, dichiarando che “l’Iran non si sottometterà mai all’aggressione”, ma senza menzionare direttamente la tregua, alimentando così l’ambiguità di un accordo che, più che firmato, sembra essere stato tollerato strategicamente da entrambe le parti.

Una tregua fragile o l’inizio della pace?

Resta da capire se quella annunciata da Trump sarà davvero una pace duratura o solo una pausa tattica. In gioco non ci sono solo Israele e Iran, ma anche le milizie alleate (Hezbollah, Houthi, milizie sciite in Iraq e Siria), le pressioni internazionali e le conseguenze economiche e diplomatiche di un eventuale fallimento.

Per ora, l’orologio della crisi è stato fermato. Ma le prossime 24 ore decideranno il futuro del Medio Oriente.

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