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Trump annuncia accordo commerciale con il Regno Unito: si riaccende lo scontro sui dazi con Ue e Cina.

Trump annuncia un accordo commerciale “storico” con il Regno Unito mentre l'Unione Europea prepara contromisure da 100 miliardi e la Cina ribadisce la richiesta di rimozione dei dazi statunitensi.

Trump annuncia accordo commerciale con il Regno Unito: si riaccende lo scontro sui dazi con Ue e Cina.

Trump annuncia un accordo commerciale “storico” con il Regno Unito mentre l’Unione Europea prepara contromisure da 100 miliardi e la Cina ribadisce la richiesta di rimozione dei dazi statunitensi.

Washington – Donald Trump ha annunciato oggi la firma di un “importante accordo commerciale” con il Regno Unito, definendolo “completo e globale”, e promettendo che “seguiranno molti altri accordi” attualmente in fase avanzata di negoziazione. Il patto anglo-americano arriva in un contesto di crescenti tensioni commerciali globali, con l’Unione europea pronta a varare controdazi per 95 miliardi di euro e un confronto ancora in stallo con la Cina.

Il nuovo asse Washington-Londra

L’intesa con il Regno Unito, attesa da tempo e ora ufficializzata durante una conferenza stampa alla Casa Bianca, è stata presentata come il pilastro di una rinnovata cooperazione tra le due sponde dell’Atlantico. Downing Street ha confermato che il primo ministro britannico Keir Starmer fornirà aggiornamenti nel pomeriggio. L’accordo segna un successo diplomatico per Trump e un punto fermo per la politica economica britannica post-Brexit, come evidenziato anche dalla Bank of England, che ha accolto con favore la notizia e ha annunciato un taglio dei tassi d’interesse al 4,25% per sostenere la ripresa.

Secondo il New York Times, non è ancora chiaro se l’accordo sia stato completamente finalizzato o se si tratti solo di un quadro preliminare da sviluppare ulteriormente. In ogni caso, la sua portata politica è significativa, soprattutto in un momento in cui gli Stati Uniti si trovano in una fase di rinegoziazione aggressiva dei propri rapporti commerciali con i principali partner globali.

Bruxelles prepara la controffensiva

In parallelo, la Commissione europea ha annunciato una lista dettagliata di contromisure che potrebbe attivare se non si raggiungerà un’intesa commerciale con Washington entro il 14 luglio, termine della sospensione parziale delle tariffe americane. La risposta europea prevede dazi su beni americani per un valore complessivo di 95 miliardi di euro, che includono settori strategici come aerospazio, automotive, chimica e agroalimentare.

La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha chiarito che Bruxelles preferirebbe una soluzione negoziata, ma ha anche ribadito che l’UE è pronta “a tutte le possibilità”. Inoltre, è stato annunciato un ricorso formale presso l’Organizzazione mondiale del commercio (WTO), con l’accusa che i dazi americani violano chiaramente le regole del commercio internazionale.

La lista provvisoria dei controdazi, lunga 217 pagine, include prodotti come carne bovina e suina, pesce dell’Alaska, bourbon, suv, aerei, plastica, batterie al litio e molto altro. Tra i beni europei che potrebbero essere oggetto di restrizioni all’esportazione verso gli Stati Uniti vi sono acciaio e prodotti chimici, per un valore di 4,4 miliardi.

La guerra commerciale con la Cina

Se il fronte europeo è teso, quello con la Cina resta esplosivo. Attualmente gli Stati Uniti applicano tariffe fino al 145% sui prodotti cinesi, mentre Pechino risponde con il 125%. Nei prossimi giorni, delegazioni dei due Paesi si incontreranno in Svizzera nel tentativo di avviare un nuovo ciclo di negoziati.

Pechino, però, non sembra disposta a cedere: “Gli Stati Uniti devono essere pronti a rimuovere i dazi”, ha affermato il portavoce del Ministero del Commercio, He Yadong, sottolineando che le tariffe americane hanno avuto impatti negativi sull’economia globale e devono essere ritirate come precondizione per trattative efficaci.

Conclusioni

L’accordo commerciale tra Stati Uniti e Regno Unito ha avuto un impatto positivo sui mercati e rappresenta una svolta nella strategia economica di Donald Trump, che cerca di stringere alleanze bilaterali a fronte di una crescente ostilità verso le istituzioni multilaterali e i trattati globali. Ma mentre rafforza il legame con Londra, Washington si prepara a una lunga battaglia su due fronti ben più complicati: l’Unione europea, decisa a difendere le regole WTO, e la Cina, ferma su posizioni di principio e pronta a rispondere colpo su colpo. La guerra dei dazi, insomma, è tutt’altro che finita.

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