Trump a Davos, il presidente espone il programma economico americano: critiche all’Ue e dazi per chi produce fuori dagli USA
Donald Trump interviene al World Economic Forum di Davos: tassa al 15% per chi produce negli USA e dazi per chi delocalizza. Critiche a UE e Green Deal.
Trump a Davos, il presidente espone il programma economico americano: critiche all’Ue e dazi per chi produce fuori dagli USA
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato a Davos un ambizioso programma economico che mira a ridefinire il ruolo degli Stati Uniti sul palcoscenico mondiale e a potenziare l’economia domestica. Tra i punti centrali: nuovi dazi doganali, riduzioni delle tasse per famiglie e imprese, e un aumento delle spese per la NATO.
Agevolazioni fiscali per le aziende che producono sul territorio USA
“Il mio messaggio è molto semplice: venite a produrre in America e vi daremo le tasse più basse di qualsiasi Paese sulla Terra. Se non producete da noi, che è una vostra prerogativa, allora molto semplicemente dovrete pagare dazi” afferma il presidente Trump. Con questo intervento il presidente americano ha riaffermato quanto affermato durante la campagna elettorale e poco prima del suo insediamento, annunciando dunque un taglio della corporate tax al 15% per le aziende che scelgono di trasferire la produzione negli Stati Uniti. “Faremo il più grande taglio delle tasse nella storia americana”, ha dichiarato, sottolineando che l’obiettivo è rendere il Paese il luogo migliore al mondo per creare lavoro e costruire fabbriche. Tuttavia, per chi decidesse di produrre altrove, il presidente ha promesso dazi pesanti: “Se non producete da noi, allora dovrete pagare”.
I tagli fiscali introdotti non riguarderanno solo le imprese ma anche le famiglie e i lavoratori americani. L’obiettivo proposto da Trump risulta quindi duplice poiché mira a stimolare il consumo interno e a rafforzare il potere d’acquisto delle famiglie.
Le critiche nei confronti di Ue e Green Deal
Non sono mancate le critiche all’Unione Europea, infatti ,Trump ha criticato aspramente la Commissione per aver imposto sanzioni multimiliardarie contro i colossi tecnologici statunitensi come Apple, Google e Facebook. “Queste sono aziende americane e l’Europa non dovrebbe tassarle in questo modo”, ha dichiarato, definendo le multe miliardarie imposte una “forma di tassazione mascherata”.
Sul fronte ambientale, Trump ha ribadito il suo disappunto nei confronti del Green Deal, definendolo un “colossale imbroglio”. Ha elogiato invece il carbone, che considera “indistruttibile”, e ha invitato i consumatori a comprare liberamente le auto che preferiscono senza restrizioni sulle emissioni.
Il prezzo del petrolio e la guerra in Ucraina
Il presidente americano ha sfruttato l’occasione anche per trattare altre questioni. In particolare ha lanciato un appello all’OPEC e all’Arabia Saudita per abbassare il prezzo del petrolio, definendo l’attuale situazione “insostenibile”. Trump ha poi parlato della guerra in Ucraina, sostenendo che Kiev sia pronta a un accordo per porre fine al conflitto. Ha espresso nuovamente il desiderio di incontrare Vladimir Putin e ha chiesto alla Cina, con cui mantiene “buoni rapporti”, di svolgere un ruolo attivo per fermare la guerra.
Tra gli altri annunci, Trump ha parlato di un nuovo piano per ridurre i tassi di interesse, criticando la Federal Reserve per non aver agito più rapidamente.
Con questo intervento, il presidente Trump ha ribadito il suo approccio diretto e le priorità economiche degli Stati Uniti , promettendo di riportare il paese al centro dell’economia globale e di proteggere gli interessi americani contro le politiche europee e globali.
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