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Tregua a Gaza a rischio: Hamas ha annunciato la sospensione del rilascio degli ostaggi previsto per sabato. Lo Stato di Israele è accusato di violazioni

Gaza, la tregua tra Israele e Hamas a rischio. Hamas sospende il rilascio degli ostaggi e accusa Israele di violazioni. Intanto Trump continua a spiegare il suo piano per Gaza.

Tregua a Gaza a rischio: Hamas ha annunciato la sospensione del rilascio degli ostaggi previsto per sabato. Lo Stato di Israele è accusato di violazioni

La fragile tregua tra Israele e Hamas è nuovamente a rischio. Nel pomeriggio di ieri, Lunedì 10 febbraio, Hamas ha annunciato la sospensione del rilascio degli ostaggi israeliani, previsto per sabato, accusando Israele di violazioni della tregua. Tra le accuse mosse dal gruppo palestinese ci sono:

  • il ritardo nel ritorno degli sfollati nel nord di Gaza,
  • attacchi che avrebbero causato vittime nonostante la tregua,
  • il rallentamento nell’ingresso degli aiuti umanitari.

Israele ha respinto tutte le accuse, definendole infondate. Il ministro della Difesa, Katz, ha dichiarato lo stato di massima allerta delle forze armate, pronto a rispondere a qualsiasi scenario.

Le condizioni della tregua

La tregua, iniziata il 19 gennaio, prevede una durata di 42 giorni, fino ai primi di marzo.

Nella prima fase è previsto il rilascio di 33 ostaggi israeliani in cambio di centinaia di detenuti palestinesi. Finora, 19 ostaggi sono stati liberati.

Tuttavia, i negoziati per definire la seconda fase del cessate il fuoco sono in stallo, e le dichiarazioni di entrambe le parti lasciano intendere che la trattativa non sia mai decollata seriamente.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sta conducendo consultazioni con i vertici militari e ha convocato il gabinetto per la sicurezza. L’estrema destra israeliana, guidata dall’ex ministro Itamar Ben Gvir, ha chiesto di interrompere immediatamente la tregua e lanciare un’offensiva su Gaza, comprese la sospensione degli aiuti umanitari e azioni militari più aggressive.

La reazione delle famiglie degli ostaggi

Nel frattempo, le famiglie degli ostaggi israeliani hanno organizzato manifestazioni di protesta contro il governo, bloccando diverse strade. «Vogliamo risposte e azioni concrete, non promesse vuote», hanno dichiarato i manifestanti, criticando la gestione della crisi da parte di Netanyahu.

La posizione degli Stati Uniti e il ruolo di Trump

Le tensioni nella regione sono state ulteriormente alimentate dalle dichiarazioni del presidente americano Donald Trump, che ha anticipato  alcuni dettagli del suo “piano per Gaza”. Secondo Trump, il piano prevederebbe:

  • lo spostamento della popolazione palestinese di Gaza in Egitto e Giordania,
  • l’acquisto del territorio della Striscia da parte degli Stati Uniti,
  • il divieto per gli sfollati di fare ritorno a Gaza.

Questo piano ha già suscitato forti critiche internazionali, con molti leader arabi che lo hanno definito “una forma di pulizia etnica”. Sia l’Egitto che la Giordania hanno rifiutato l’idea di accogliere i profughi di Gaza, mentre Trump ha minacciato di interrompere gli aiuti economici a entrambi i paesi se non collaboreranno.

In questi giorni Trump incontrerà il re di Giordania Abdallah II, il presidente egiziano al-Sisi e il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, in un tentativo di portare avanti il suo progetto.

Il futuro della tregua: accordo in bilico

Le accuse reciproche tra Israele e Hamas rendono sempre più fragile la tregua. Se il rilascio degli ostaggi non riprenderà, come previsto, sabato, il rischio di una nuova escalation di violenze è concreto. Trump ha avvertito che «senza il rilascio degli ostaggi, il cessate il fuoco sarà annullato e si scatenerà l’inferno».

Tregua a Gaza a rischio: Hamas ha annunciato la sospensione del rilascio degli ostaggi previsto per sabato. Lo Stato di Israele è accusato di violazioniLa situazione resta estremamente fluida e preoccupante, con la comunità internazionale che osserva con apprensione gli sviluppi nelle prossime ore.

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