Tragedia a Vienna: hostess italiana muore dopo una caduta da un palazzo
Aurora Maniscalco, 24 anni, originaria di Palermo, è precipitata dal terzo piano nella notte tra sabato e domenica
Tragedia a Vienna: hostess italiana muore dopo una caduta da un palazzo
La notizia è arrivata da Vienna: Aurora Maniscalco, giovane hostess italiana di 24 anni, è morta a seguito di una caduta dal terzo piano di un palazzo nella capitale austriaca. Originaria di Palermo e residente da tempo in Austria per motivi di lavoro, la ragazza era impiegata presso la compagnia aerea Lauda Air. Il fatto è avvenuto nella notte tra sabato e domenica, ma il decesso è sopraggiunto il giorno successivo, lunedì 24 giugno, a causa delle gravi ferite riportate. La giovane è precipitata da un’altezza di circa dieci metri: un impatto che le è stato purtroppo fatale.
Secondo quanto riferito dalla polizia locale, al momento dell’incidente Aurora si trovava nell’appartamento insieme al compagno, anch’egli palermitano e assistente di volo, che è stato subito ascoltato dagli inquirenti. Le autorità austriache non escludono che si possa trattare di un evento non accidentale, anche se al momento nessuno risulta indagato. Le ipotesi vanno da una caduta involontaria a un gesto volontario o a un’azione provocata da terzi.
La famiglia della giovane, informata tempestivamente, è giunta in Austria. È stato già disposto l’esame autoptico, che potrebbe chiarire elementi fondamentali per la ricostruzione della dinamica e delle circostanze in cui si è verificato il dramma. Le autorità italiane, attraverso l’ambasciata a Vienna, stanno seguendo da vicino l’evolversi della situazione e offrendo assistenza ai familiari.
Aurora era conosciuta e molto stimata sia a Palermo che tra i colleghi austriaci. Aveva lasciato l’Italia poco dopo la maggiore età per costruirsi un futuro nel settore dell’aviazione civile. La sua improvvisa e tragica scomparsa ha lasciato sgomenti amici, parenti e colleghi, che in queste ore si stringono attorno alla famiglia.
L’inchiesta, coordinata dalla magistratura austriaca, prosegue con l’acquisizione di ulteriori testimonianze e con l’analisi delle immagini di sorveglianza della zona. Intanto, sui social, il profilo di Aurora è diventato luogo virtuale di cordoglio, con centinaia di messaggi e ricordi lasciati da amici e conoscenti, a testimonianza di un affetto autentico che va oltre i confini nazionali.
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