Terremoto in Myanmar e Thailandia: oltre 2700 vittime, proseguono le ricerche
Terremoto in Myanmar e Thailandia: oltre 2.700 morti, migliaia di feriti e dispersi. Soccorritori ancora al lavoro tra le macerie.
Terremoto in Myanmar e Thailandia: oltre 2700 vittime, proseguono le ricerche
Il 28 marzo 2024, un violento terremoto di magnitudo 7.7 ha colpito il Myanmar, con effetti devastanti che si sono estesi fino alla Thailandia. L’epicentro del sisma è stato localizzato lungo la faglia Sagaing, che attraversa il Myanmar per oltre 1.200 km. Secondo gli esperti del Servizio Geologico degli Stati Uniti (USGS), la rottura della faglia si è propagata per almeno 450 km, un valore più che doppio rispetto alle stime iniziali.
Il bilancio ufficiale delle vittime ha raggiunto quota 2.719, con oltre 4.500 feriti e 441 dispersi. Tuttavia, alcune previsioni parlano di un totale che potrebbe superare i 10.000 morti. La giunta militare del Myanmar ha dichiarato una settimana di lutto nazionale, con le bandiere a mezz’asta e un minuto di silenzio osservato all’ora esatta del sisma.
Thailandia: si cercano ancora 70 operai dispersi
In Thailandia, il sisma ha provocato almeno 20 vittime accertate, ma il numero potrebbe salire nelle prossime ore. Particolarmente drammatica è la situazione a Bangkok, dove oltre 70 operai risultano ancora intrappolati sotto le macerie di un edificio in costruzione. I soccorritori lavorano senza sosta per individuare eventuali superstiti, nonostante il tempo che passa riduca progressivamente le speranze di trovare persone vive.
Persone estratte vive dalle macerie
Oggi, una donna di 63 anni è stata salvata a Naypyitaw dopo aver trascorso 91 ore sotto le macerie. Solo ieri, quattro persone, tra cui una donna incinta e una bambina, erano state estratte vive dalle rovine di Mandalay, una delle città più colpite. Tuttavia, i soccorritori avvertono che il tempo utile per trovare sopravvissuti sta per esaurirsi, poiché oltre il limite delle 72 ore le probabilità di sopravvivenza si riducono drasticamente.
Soccorsi internazionali e mobilitazione dell’OMS
Le operazioni di soccorso continuano senza sosta, con oltre 1.000 soccorritori giunti dall’estero per aiutare le popolazioni colpite. Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nei prossimi 30 giorni saranno necessari almeno 8 milioni di dollari per fornire cure traumatologiche, prevenire focolai di malattie e ripristinare i servizi sanitari essenziali.
La comunità internazionale risponde all’emergenza
Numerosi paesi hanno espresso solidarietà e offerto aiuti concreti. Il governo spagnolo ha annunciato lo stanziamento di 2 milioni di euro per supportare le operazioni umanitarie in Myanmar. Il premier Pedro Sanchez ha espresso vicinanza alle popolazioni colpite, mentre la Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa sta coordinando la distribuzione degli aiuti.
Nel frattempo, le Nazioni Unite monitorano attentamente la situazione e negano che la giunta militare birmana stia bloccando gli aiuti umanitari. Il coordinatore umanitario dell’ONU, Marcoluigi Corsi, ha dichiarato che la distribuzione è in corso e che finora non sono state rilevate irregolarità. Tuttavia, l’ONU ha ribadito l’urgenza di sospendere il conflitto interno in Myanmar per consentire l’arrivo degli aiuti nelle zone più remote.
Salta il Capodanno birmano: la nazione in lutto
A causa della tragedia, il Myanmar ha annullato i festeggiamenti per il festival di Thingyan, la tradizionale festa dell’acqua che segna il Capodanno birmano. Normalmente celebrata con quattro giorni di festeggiamenti a partire dal 13 aprile, la festa quest’anno lascia spazio al lutto e al dolore di un’intera nazione ancora sotto shock.
Nuova scossa di magnitudo 5 a Mandalay
A peggiorare la situazione, nelle ultime ore un nuovo terremoto di magnitudo 5 è stato registrato a Mandalay, con epicentro a 16 km a sud-ovest della città e a una profondità di 35 km. Al momento non si segnalano ulteriori vittime o danni gravi, ma la popolazione è in preda al panico per il timore di nuove scosse.
Il terremoto che ha colpito il Myanmar e la Thailandia rappresenta una delle peggiori catastrofi naturali degli ultimi anni nella regione. Con migliaia di vittime e feriti, la priorità è ora fornire assistenza immediata ai sopravvissuti e accelerare le operazioni di soccorso. La comunità internazionale è chiamata a un’azione coordinata per aiutare le popolazioni colpite a superare questa emergenza devastante.
Riproduzione riservata © Copyright La Milano

