Terremoto in Bangladesh: forte scossa di magnitudo 5.5 scuote Dacca e provoca vittime. Panico anche in India.
Una scossa di magnitudo 5.5 ha colpito l’area di Dacca, provocando panico, almeno sei vittime e centinaia di feriti. Il sisma è stato avvertito anche in India.
Terremoto in Bangladesh: forte scossa di magnitudo 5.5 scuote Dacca e provoca vittime. Panico anche in India.
Una scossa di terremoto di magnitudo 5.5 ha colpito il Bangladesh nella mattinata di venerdì, sconvolgendo la capitale Dacca e spingendo migliaia di persone a riversarsi in strada in preda al terrore. L’evento, avvertito distintamente anche in India, ha provocato almeno sei morti e decine di feriti, mentre le autorità continuano a monitorare la situazione per valutare l’entità reale dei danni.
Un sisma improvviso che ha fatto tremare la capitale
La scossa è arrivata alle 10:38 ora locale (5.38 in Italia), quando molti cittadini si trovavano a casa da lavoro per il giorno di preghiera. Nonostante la magnitudo moderata, il terremoto è stato percepito con forza perché l’ipocentro si trovava a una profondità ridotta — tra 10 e 15 chilometri — rendendo l’oscillazione degli edifici particolarmente intensa e prolungata.
L’epicentro è stato localizzato tra le zone di Narsingdi, Madhabdi e Ghorashal, a circa mezz’ora di distanza dalla capitale. È un’area che si trova lungo la faglia di Madhupur, una struttura geologica nota per essere tra le più sismicamente attive del Paese.
Molte persone hanno raccontato di aver sentito i palazzi vibrare per oltre venti secondi, un tempo lunghissimo quando ci si trova ai piani alti o in edifici vecchi. Le immagini delle telecamere di sorveglianza diffuse poco dopo mostrano mobili che oscillano, oggetti che cadono e persone che cercano di mettersi in salvo barcollando.
Il panico nelle strade: la paura di un crollo
A Dacca, città da oltre venti milioni di abitanti, la reazione è stata immediata: appena percepite le scosse, migliaia di persone sono fuggite dalle case, dagli uffici e dai negozi. Alcuni giornalisti dell’AFP hanno descritto scene drammatiche: persone in lacrime, famiglie che si abbracciavano in strada o altre ancora che chiamavano parenti bloccati in palazzi più colpiti.
La paura deriva anche dalla fragilità strutturale di molti edifici della capitale, già messi a dura prova dall’umidità e dalla sovrappopolazione. È proprio il crollo di alcune porzioni di edifici ad aver provocato diverse vittime. Fonti locali parlano di almeno sei morti, tra cui uno studente di medicina e di numerosi feriti trasportati d’urgenza in ospedale.
Molti racconti circolati sui social parlano di una sensazione netta di instabilità: “sembrava che qualcuno spingesse la nostra casa da un lato all’altro”, ha spiegato un residente di Barisal. “Non ho mai avuto così tanta paura”, ha scritto una donna del quartiere di Khilkhet, ricordando come il suo palazzo abbia oscillato a lungo.
La scossa arriva anche in India: Calcutta si ferma per trenta secondi
Il terremoto non si è limitato al territorio bengalese. Le onde sismiche hanno attraversato il confine raggiungendo la città di Calcutta e tutto il Bengala Occidentale, dove la scossa è stata avvertita per una trentina di secondi.
Anche qui la popolazione ha reagito con paura: scuole evacuate, uffici svuotati e traffico interrotto per alcuni minuti. Secondo un testimone, “il letto si è mosso e ho capito subito che dovevo scendere in strada”. Un altro residente ha riferito che i ventilatori al soffitto “hanno tremato per quasi dieci secondi”.
Per fortuna, dalle autorità indiane non sono giunte notizie di danni significativi né di vittime.
Un territorio fragile sotto il profilo sismico
Il Bangladesh non è nuovo ai terremoti. Si trova infatti in una zona di incontro tra la placca indiana e quella eurasiatica, dove le tensioni geologiche possono generare scosse improvvise. Tuttavia, secondo l’USGS, la parte centrale del Paese — dove si è verificato il terremoto — è solitamente meno attiva rispetto al nord e al sud-est. Questo spiegherebbe anche perché la popolazione sia stata colta particolarmente all’improvviso.
La faglia di Madhupur, però, rappresenta un punto critico: si estende per circa 100 chilometri ed è capace di generare scosse anche più intense. Per molti esperti, l’episodio di oggi è un ulteriore campanello d’allarme sulla necessità di rafforzare gli standard edilizi e i piani di emergenza.
Verifiche in corso e soccorsi attivi: bilancio destinato a crescere
Al momento, le squadre di soccorso stanno verificando le condizioni degli edifici e dei villaggi più vicini all’epicentro. Le informazioni arrivano con gradualità, e in alcune aree rurali i collegamenti sono difficili: per questo motivo le autorità temono che il numero delle vittime e dei feriti possa aumentare.
Gli ospedali di Dacca hanno ricevuto decine di persone con fratture, traumi e attacchi di panico. Le strutture sanitarie sono state poste in stato di allerta, mentre il governo valuterà nelle prossime ore eventuali interventi straordinari.
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