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Tajani in Cina: l’Italia sostiene il dialogo con Pechino

L’italia conferma i rapporti commerciali con la Cina, un’opportunità per i nostri imprenditori.

Tajani in Cina: l’Italia sostiene il dialogo con Pechino

L’italia conferma i rapporti commerciali con la Cina, un’opportunità per i nostri imprenditori.

Il ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale nel governo Meloni, Antonio Tajani, ha incontrato il Ministro degli Esteri cinese Wang Wentao. Le prime dichiarazioni emerse da Tajani riportano che “Grazie allo sforzo delle parti dei due paesi le relazioni bilaterali hanno registrato un buono sviluppo”. Attualmente l’Italia gode della fiducia della Cina. Il ministro Wang nel suo discorso finale ha sottolineato che I contatti tra XI e Meloni e Mattarella “hanno fissato l’orientamento delle relazioni e consolidato la fiducia reciproca”.

“La cooperazione nell’ambito della nuova Via della Seta è stata ricca di risultati: negli ultimi 5 anni l’interscambio commerciale tra i due Paesi è arrivato a 80 miliardi di dollari da 50 miliardi. L’export italiano verso la Cina è aumentato del 30%. Cina e Italia sono due potenze economiche importanti e dovranno consolidare e approfondire il partenariato strategico globale”, dichiara il ministro degli Esteri cinese Wang Yi al termine della XI sessione del Comitato governativo Italia-Cina a Pechino.

A supportare il rapporto italo cinese sarà prevista la visita in Cina del ministro della ricerca e università Anna Maria Bernini e del ministro del turismo Santanché. Nel 2024 è programmato l’incontro con il presidente Mattarella. Tajani, al termine dell’incontro, ha divulgato sui social una dichiarazione: “Abbiamo un interscambio in crescita e più di 1600 imprese italiane nel Paese, la Cina è il primo partner in Asia”. Oggi si apre con Pechino “una nuova stagione per la nostra cooperazione rafforzata” ha affermato il Ministro degli Esteri italiano. “La Cina è pronta a importare maggiori quantità di prodotti italiani e fornire agevolazioni alle imprese italiane che vogliono investire in Cina con misure concrete. Da parte nostra auspichiamo da parte italiana che le imprese cinesi che operano in Italia non vengano discriminate”, ha affermato Wang spiegando la posizione cinese nei confronti del rapporto con le imprese ed il commercio italiano.

Si conclude positivamente l’incontro tra i due ministri, i quali concordano nel voler aspirare ad una “diplomazia della crescita”.

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