Sumud Flotilla verso Gaza: “Le minacce ci rendono più uniti”
Gli attivisti continuano la missione nonostante le minacce, mentre l’Italia invia navi militari per garantire soccorso; scontri politici tra maggioranza e opposizione.
Sumud Flotilla verso Gaza: “Le minacce ci rendono più uniti”
Il viaggio della Global Sumud Flotilla verso Gaza continua tra le minacce rappresentate dai droni israeliani. Gli attivisti, che si trovano attualmente al largo della costa sud di Creta, ribadiscono la loro determinazione: “Non ci saranno altre soste tecniche per le nostre 50 barche, continueremo diretti fino a Gaza. Siamo consapevoli delle minacce, ma ci rendono solo più uniti”, ha dichiarato Kleoniki Alexopoulou, attivista del comitato direttivo.
Il gruppo ha accolto con favore la scorta delle navi militari italiane e spagnole, pur sottolineando che “la protezione diretta del popolo palestinese non può dipendere da queste iniziative. Servono soluzioni reali, i governi devono sfidare Israele e rispettare il diritto internazionale”.
Dal governo italiano, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha espresso preoccupazione per la sicurezza dei partecipanti: “Resta indispensabile che la flottiglia non tenti di forzare il blocco. Una volta uscite dalle acque internazionali, nessuno potrà garantire la sicurezza“, ha spiegato in un’informativa urgente al Senato. Crosetto ha confermato l’invio della fregata Fasan, poi sostituita dall’Alpino, per garantire soccorso e assistenza in mare.
La flotilla non ha però accettato la proposta di mediazione italiana di scaricare gli aiuti a Cipro. Gli attivisti hanno ribadito che l’obiettivo resta “rompere l’assedio illegale e consegnare gli aiuti alla popolazione assediata di Gaza”.
Le dichiarazioni del governo hanno acceso il dibattito politico interno. La segretaria del Pd, Elly Schlein, ha criticato la premier Giorgia Meloni per aver definito la flottiglia “irresponsabile”, sottolineando la partecipazione di 44 delegazioni internazionali e il sostegno popolare italiano. Anche il M5S ha evidenziato le posizioni divergenti all’interno dell’esecutivo, invitando il governo a dissociarsi da dichiarazioni giudicate offensive nei confronti degli attivisti.
Intanto, secondo fonti di intelligence rilanciate dal gruppo, Israele potrebbe nuovamente colpire la flotta entro 48 ore, alimentando la tensione in una missione che gli attivisti definiscono storica e necessaria per “difendere i diritti del popolo palestinese”.
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