Strage a New Orleans: attacco terroristico ispirato dall’Isis, possibile legame con l’esplosione di una Tesla a Las Vegas
Un veterano dell’esercito Usa si lancia con un pick-up contro la folla, causando almeno 15 morti. L’FBI indaga su eventuali complici e connessioni con l’attentato a Las Vegas.
Strage a New Orleans: attacco terroristico ispirato dall’Isis, possibile legame con l’esplosione di una Tesla a Las Vegas.
Il nuovo anno negli Stati Uniti si apre con un gravissimo attentato terroristico che ha scosso New Orleans, nel cuore del celebre quartiere francese, noto per il jazz e il Carnevale. Un attacco che ha lasciato almeno 15 morti e 35 feriti, seminando paura e interrogativi. Il responsabile, Shamsud-Din Bahar Jabbar, un cittadino americano di origine araba e veterano dell’esercito, si sarebbe dichiarato ispirato dall’Isis in alcuni video pubblicati prima dell’attacco. La tragedia ha assunto una portata ancor più inquietante per un possibile legame con l’esplosione di una Tesla Cybertruck davanti al Trump Hotel di Las Vegas.
I fatti di New Orleans
Nelle prime ore del mattino del 1° gennaio, un pick-up Ford F-150 bianco si è lanciato contro la folla che stava celebrando l’arrivo del nuovo anno tra Bourbon Street e Canal Street. L’assalitore, dopo aver investito decine di persone, ha aperto il fuoco con un fucile d’assalto prima di essere ucciso dalle forze dell’ordine. Nel veicolo sono stati rinvenuti ordigni rudimentali, o “pipe bomb”, progettati per essere detonati a distanza tramite un telecomando. L’esplosione di tali dispositivi avrebbe potuto aggravare ulteriormente il bilancio, già tragico.
Le indagini preliminari hanno confermato l’intenzionalità dell’attacco. La polizia locale, supportata dall’FBI, ha scoperto ulteriori bombe artigianali nel quartiere francese, indicando la possibile presenza di complici. Le videocamere di sorveglianza hanno infatti ripreso tre uomini e una donna mentre piazzavano alcuni degli ordigni. Le autorità non escludono che Jabbar facesse parte di un gruppo organizzato.
Il profilo dell’assalitore
Shamsud-Din Bahar Jabbar, 42 anni, residente a Houston, Texas, era un veterano dell’esercito statunitense con problemi personali e finanziari, in parte legati a un divorzio. Nei video pubblicati sui social, Jabbar dichiarava di essersi unito all’Isis e di voler uccidere. Una bandiera nera associata al gruppo terroristico era visibile sul retro del suo veicolo. Sebbene non ci siano state rivendicazioni ufficiali da parte dell’Isis, gli investigatori stanno esaminando se Jabbar fosse un lupo solitario radicalizzatosi negli Stati Uniti o se avesse connessioni dirette con il gruppo.
L’ipotesi di un legame con Las Vegas
Mentre le indagini sull’attentato di New Orleans proseguono, emergono sospetti su un possibile collegamento con l’esplosione di una Tesla Cybertruck davanti al Trump Hotel di Las Vegas, avvenuta poche ore prima. Entrambi i veicoli coinvolti – il pick-up F-150 e la Tesla – erano stati noleggiati tramite l’app Turo. Elon Musk, CEO di Tesla, ha commentato la possibilità di un legame tra i due episodi, sollevando interrogativi sull’uso di veicoli noleggiati per attacchi terroristici. Tuttavia, gli investigatori non hanno ancora trovato prove definitive di una connessione.
Reazioni
Il Presidente Joe Biden, costantemente aggiornato sugli sviluppi, ha condannato con fermezza l’attacco, sottolineando l’impegno del governo a proteggere le comunità americane da ogni forma di violenza. Biden ha dichiarato che l’attentatore era un veterano ispirato dall’Isis e ha chiesto alle autorità di chiarire eventuali complicità o connessioni con altri attacchi.
Dure critiche sono arrivate anche sul fronte della sicurezza. Le barricate meccaniche in acciaio, installate nel 2017 per prevenire incidenti o attacchi simili, non erano state montate in occasione delle celebrazioni di Capodanno. La mancanza di adeguate misure di sicurezza ha sollevato polemiche, con residenti e testimoni che hanno denunciato l’inefficacia delle barriere temporanee utilizzate.
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