Strage a Bondi Beach, Sydney: dodici morti durante le celebrazioni di Hanukkah. La polizia: “È terrorismo antisemita”
Attacco durante le celebrazioni di Hanukkah a Bondi Beach: almeno dodici morti e decine di feriti. Le autorità parlano di terrorismo antisemita.
Strage a Bondi Beach, Sydney: dodici morti durante le celebrazioni di Hanukkah. La polizia: “È terrorismo antisemita”.
L’Australia è sotto shock dopo una delle più gravi stragi degli ultimi anni. Almeno dodici persone sono state uccise e una trentina ferite in una sparatoria a Bondi Beach, la celebre spiaggia di Sydney, dove circa 2.000 persone stavano partecipando alle celebrazioni della festività ebraica di Hanukkah. Le autorità hanno classificato l’attacco come un attentato terroristico mirato contro la comunità ebraica.
La sparatoria si è verificata nel tardo pomeriggio, intorno alle 18.40 ora locale (le 8.40 in Italia), durante l’evento “Chanukah by the Sea”, pubblicizzato come una manifestazione per famiglie. In pochi istanti, quella che doveva essere una serata di festa e condivisione si è trasformata in un inferno di colpi d’arma da fuoco, panico e sangue.
Il bilancio e i feriti
Secondo quanto riferito dalla polizia del Nuovo Galles del Sud, 29 persone sono state trasportate in diversi ospedali dell’area di Sydney, tra cui due agenti di polizia. Le condizioni di molti feriti sono gravi, anche se variabili. Tra i ricoverati c’è anche un bambino, mentre le autorità hanno precisato di non ritenere che tra le vittime ci siano minori.
Tra i morti è stato identificato anche il rabbino di Sydney Eli Schlanger, figura molto nota all’interno della comunità ebraica locale, notizia riportata dal Times of Israel.
Gli attentatori e le indagini in corso
La polizia ha confermato che uno degli attentatori è morto, mentre un secondo sospetto è ricoverato in condizioni critiche. In un primo momento i media avevano parlato di due aggressori uccisi, ma le autorità stanno ora indagando sulla possibile presenza di un terzo attentatore.
Il commissario di polizia Mal Lanyon ha dichiarato di aver autorizzato poteri speciali per consentire alle forze dell’ordine di agire rapidamente nel caso emergano ulteriori minacce. Circola intanto il nome di uno degli uomini armati: Naveed Akram, residente a Bonnyrigg, nella zona sud-occidentale di Sydney. Le verifiche sulla sua rete di contatti e sulle eventuali motivazioni sono in corso.
La dinamica dell’attacco
Secondo le testimonianze raccolte dai media australiani, due uomini vestiti di nero sarebbero scesi da un veicolo in Campbell Parade, vicino al Bondi Pavilion, aprendo il fuoco sulla folla. Alcuni testimoni parlano di fucili semiautomatici, mentre le immagini diffuse sui social mostrano numerosi bossoli a terra e almeno un fucile a pompa abbandonato sulla spiaggia.
La polizia del Nuovo Galles del Sud ha immediatamente invitato la popolazione a mettersi al riparo, mentre l’area veniva isolata con un massiccio dispiegamento di forze dell’ordine e soccorritori.
“Un attacco progettato contro la comunità ebraica”
Il premier del Nuovo Galles del Sud, Chris Minns, ha parlato senza mezzi termini di un attacco mirato:
“È stato progettato per colpire la comunità ebraica di Sydney. Nel primo giorno di Hanukkah, una notte che avrebbe dovuto essere di pace e gioia, è stata infranta da un atto orribile e malvagio”.
Sulla stessa linea Jeremy Leibler, presidente della Federazione Sionista d’Australia, che ha descritto una comunità “sotto shock” e in stato di massima allerta.
La reazione del governo australiano
Il primo ministro Anthony Albanese ha definito l’attacco “scene scioccanti e angoscianti” e ha parlato apertamente di terrorismo antisemita:
“Il male che si è scatenato oggi a Bondi Beach è incomprensibile. Il trauma e la perdita che le famiglie stanno affrontando vanno oltre il peggior incubo”.
Albanese ha inoltre lodato il coraggio di cittadini e soccorritori che hanno rischiato la propria vita per aiutare gli altri, sottolineando come alcuni interventi abbiano contribuito a salvare vite umane.
La condanna di Israele
Dura anche la reazione di Israele. Il presidente Isaac Herzog ha parlato di un “crudele attacco contro gli ebrei” e ha invitato l’Australia a rafforzare la lotta contro l’antisemitismo, denunciando una crescente ondata di odio che colpisce le comunità ebraiche nel mondo.
Bondi Beach, da simbolo di pace a teatro del terrore
Bondi Beach, una delle spiagge più famose al mondo, simbolo di relax, surf e multiculturalismo, è diventata per una sera il teatro di un attentato che ha colpito al cuore l’Australia. Le indagini proseguono senza sosta, mentre il Paese si interroga su come un evento di festa si sia potuto trasformare in una delle pagine più nere della sua storia recente.
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