Sergio Mattarella e i leader mondiali ad Auschwitz per l’80° anniversario della liberazione: “Ricordare è un obbligo morale, un dovere civile che ci unisce come comunità internazionale”
Il Presidente Mattarella partecipa alle celebrazioni per l’80° anniversario della liberazione di Auschwitz. La Giornata della Memoria rinnova l’impegno contro odio, antisemitismo e razzismo.
Sergio Mattarella e i leader mondiali ad Auschwitz per l’80° anniversario della liberazione: “Ricordare è un obbligo morale, un dovere civile che ci unisce come comunità internazionale”
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha partecipato alle celebrazioni per l’80° anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. La cerimonia, che si è svolta in Polonia, ha visto la presenza di numerosi leader mondiali, tra cui Re Carlo III, il presidente francese Emmanuel Macron, i reali di Danimarca, dei Paesi bassi, di Spagna e di Svezia. Non mancano neanche primi ministri come Olaf Scholz per la Germania e la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola.
La “Marcia dei Giusti” e l’impegno di Mattarella
Questa visita ad Auschwitz non è stata la prima per il Presidente italiano. Già nell’aprile 2023, Mattarella aveva partecipato alla cosiddetta “Marcia dei Giusti”, un evento simbolico che ogni anno raduna persone di diverse nazionalità per camminare lungo i binari che collegavano i campi di Auschwitz e Birkenau. In quell’occasione, il Presidente aveva richiamato l’attenzione sull’importanza di un’educazione che formi cittadini consapevoli, capaci di opporsi alle ideologie di odio. Lo stesso messaggio è stato ribadito durante l’evento commemorativo di quest’anno, in cui Mattarella ha incontrato anche sopravvissuti dell’Olocausto e giovani provenienti da scuole italiane.
Nel suo discorso, il presidente Mattarella ha ribadito il dovere di mantenere vivo il ricordo di quanto accaduto, sottolineando l’importanza di contrastare l’antisemitismo.
Gli appuntamenti per la Giornata della Memoria
In Italia, la Giornata della Memoria è stata segnata da diverse iniziative. A Roma, la senatrice a vita Liliana Segre ha partecipato a una cerimonia di apposizione di una corona al quartiere ebraico, accompagnata da figure istituzionali come Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (Ucei), e Roberta Angelilli, vicepresidente della Regione Lazio. Al Quirinale, invece, è previsto per la giornata di domani l’usuale incontro tra il Presidente della Repubblica e le più alte cariche istituzionali per commemorare le vittime della Shoah. Anche Milano ha proposto una serie di impegni per onorare la memoria delle vittime, come la disposizione di corone in memoria di partigiani ed ebrei torturati all’ex Albergo Regina e il concerto “Milano è Memoria 2025” al Conservatorio Giuseppe Verdi.
Il ricordo tra i messaggi istituzionali e riflessioni internazionali
Il Consiglio europeo, in occasione dell’80° anniversario della liberazione di Auschwitz, ha rilasciato una dichiarazione in cui condanna con fermezza l’aumento degli episodi di antisemitismo e il negazionismo. “Mai più” è il messaggio condiviso dai leader dell’Unione Europea, che hanno riaffermato l’impegno a proteggere la vita ebraica e a combattere ogni forma di odio e discriminazione.
A Bologna, durante la cerimonia al Memoriale della Shoah, il sindaco Matteo Lepore ha ricordato come la Shoah rappresenti una lezione da mantenere viva attraverso l’educazione e il dialogo. “Mai come oggi abbiamo bisogno di rinnovare il nostro impegno per la pace,” ha dichiarato.
Educazione e memoria: l’impegno per le future generazioni
Molti leader italiani hanno sottolineato l’importanza dell’educazione per preservare la memoria storica. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha evidenziato la necessità di insegnare il rispetto e la tolleranza fin dalle scuole primarie, affinché crimini simili non si ripetano mai più.
Anche il presidente della Camera Lorenzo Fontana ha definito Auschwitz “il simbolo universale della disumanità” e ha invitato le istituzioni e i cittadini a vigilare contro ogni forma di odio e razzismo. Fontana ha posto l’accento sull’importanza di trasmettere ai giovani i valori della democrazia e dei diritti umani.
La segretaria del Partito Democratico Elly Schlein ha dichiarato: “Tenere viva la memoria oggi, mentre l’odio continua a farsi largo nelle nostre società, è un dovere civile. La tragedia dell’Olocausto deve essere un richiamo costante a contrastare ogni forma di razzismo e antisemitismo”.
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