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Scontro tra Trump e Zelensky: tensione nello studio ovale sul futuro dell’Ucraina

Acceso confronto alla Casa Bianca: Trump avverte Zelensky sui rischi della Terza Guerra Mondiale e insiste su un compromesso con la Russia. Il leader ucraino rifiuta e chiede più sostegno dagli Stati Uniti.

Scontro tra Trump e Zelensky: tensione nello studio ovale sul futuro dell’Ucraina.

Un acceso scontro verbale ha segnato l’incontro alla Casa Bianca tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il leader ucraino Volodymyr Zelensky. Durante il confronto nello Studio Ovale, Trump ha avvertito Zelensky che “sta giocando con la Terza Guerra Mondiale” e ha ribadito la necessità di trovare un compromesso con la Russia per giungere a una tregua nel conflitto in corso. La tensione ha raggiunto il culmine quando Trump ha ammonito il presidente ucraino: “O fai un accordo o noi siamo fuori!”.

Scontro Trump Zelensky

Un confronto teso e senza precedenti

Secondo fonti vicine all’incontro, Trump ha accusato Zelensky di “essere in una pessima posizione” e di “non avere le carte in mano” per negoziare con gli Stati Uniti. “Dovete essere riconoscenti”, ha gridato il presidente americano, aggiungendo che Kiev non può semplicemente avanzare richieste senza considerare la posizione di Washington.

Il vicepresidente americano JD Vance ha poi criticato Zelensky per il suo atteggiamento, definendolo “irrispettoso” per aver discusso animatamente nello Studio Ovale di fronte ai media americani. Inoltre, Vance ha rievocato la recente visita del presidente ucraino in Pennsylvania, interpretandola come una mossa elettorale a favore dell’opposizione.

L’inaspettato scontro tra Trump, Zelensky e Vance ha fatto rapidamente il giro del mondo, con i media ucraini che hanno sottolineato l’insistenza del loro presidente sulla necessità di continuare a difendere il proprio Paese senza concessioni alla Russia. Zelensky ha ribadito che “Putin è un killer” e che non è disposto a scendere a compromessi.

Scontro Trump Zelensky

L’accordo sui minerali e la tregua in Ucraina

Nonostante le tensioni, Trump ha dichiarato che gli Stati Uniti e l’Ucraina sono vicini alla firma di un “accordo molto equo” per lo sfruttamento delle risorse minerarie ucraine. Ha anche sottolineato che la fine del conflitto potrebbe essere prossima, ma che Kiev “dovrà accettare alcuni compromessi”.

Zelensky, dal canto suo, ha risposto con fermezza, dichiarando di non essere venuto negli Stati Uniti “per giocare a carte”. Ha anche sottolineato la necessità di garantire la sicurezza dell’Ucraina anche dopo la fine della guerra e ha esortato Washington a continuare a fornire sistemi di difesa aerea, considerati cruciali per la stabilità futura del Paese.

Durante l’incontro, Zelensky ha anche mostrato a Trump le foto di civili ucraini uccisi dalle forze russe, dichiarando: “Non volevo portare quelle di bambini”. Il presidente ucraino ha chiesto che le immagini non fossero divulgate pubblicamente, sottolineando che “anche in guerra ci sono regole, ma la Russia non ne ha”.

Divisioni all’interno del Partito Repubblicano sull’accordo con Kiev

L’accordo sulle terre rare, che dovrebbe essere firmato a breve tra Stati Uniti e Ucraina, sta suscitando dibattiti accesi tra i repubblicani. Alcuni senatori lo considerano una grande vittoria economica, mentre altri esprimono preoccupazione per le implicazioni sulla sovranità ucraina e per il rischio che gli Stati Uniti vengano coinvolti in un conflitto a lungo termine con la Russia.

Il senatore Thom Tillis ha sottolineato che una garanzia di sicurezza da parte degli Stati Uniti sarebbe essenziale per attrarre investimenti privati nel settore minerario ucraino. Tuttavia, il senatore Todd Young ha avvertito che la questione della sicurezza rimane irrisolta e che sarebbe necessario un maggiore coinvolgimento dell’Europa. Anche Roger Wicker, presidente della commissione per i servizi armati del Senato, ha sostenuto che un accordo economico debba essere accompagnato da più forti garanzie di sicurezza.

Il Summit di Londra e il ruolo della Turchia

Nel frattempo, il primo ministro britannico Keir Starmer ha ufficializzato il vertice di Londra sulla difesa comune europea e la sicurezza dell’Ucraina, che si terrà domenica. Alla riunione parteciperanno leader dell’Unione Europea e della NATO, con la significativa aggiunta della Turchia, un attore chiave negli equilibri geopolitici della regione.

Zelensky, reduce dal turbolento incontro con Trump, sarà presente al summit, insieme ai leader di diversi Paesi europei, tra cui Germania, Francia, Italia, Polonia, Spagna e Olanda. Il vertice servirà a discutere il ruolo dell’Europa nella sicurezza dell’Ucraina e le prospettive di un maggiore impegno internazionale nel conflitto.

Lo scontro tra Trump e Zelensky segna un punto di svolta nei rapporti tra Stati Uniti e Ucraina. Da un lato, Washington insiste sulla necessità di un compromesso con Mosca, mentre dall’altro Kiev continua a chiedere un supporto incondizionato contro l’invasione russa. L’accordo sui minerali potrebbe rappresentare un importante passo avanti nella cooperazione economica tra i due Paesi, ma rimane da vedere come si svilupperanno le trattative sulla sicurezza e sulla futura stabilità dell’Ucraina.

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