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Sarkozy in carcere: “Hanno voluto farmi sparire e questo mi fa rinascere.”

L’ex presidente francese condannato per i presunti finanziamenti libici del 2007. Cella di 11 metri quadri, isolamento e due visite a settimana. “Sono innocente, scandalo giudiziario.”

Sarkozy in carcere: “Hanno voluto farmi sparire e questo mi fa rinascere.”

L’ex presidente francese è stato condannato per associazione a delinquere, dovrà scontare una condanna di 5 anni in carcere.

“Hanno voluto farmi sparire e questo mi fa rinascere.” afferma Nicolas Sarkozy al giornale Le Figaro nel giorno più difficile della sua carriera politica. L’ex presidente francese, condannato in primo grado per associazione a delinquere nel caso dei presunti finanziamenti libici alla campagna del 2007, passerà la notte nel penitenziario della Santé, nel cuore di Parigi.

“La mia vita è un romanzo”, ha aggiunto, mostrando la stessa sfida che aveva opposto ai giudici durante il processo. I suoi avvocati hanno presentato una domanda di libertà condizionata: la corte d’appello dovrà pronunciarsi entro due mesi. Ma Sarkozy potrebbe restare in cella fino all’appello previsto per marzo 2026.

L’ex capo dello Stato ha lasciato la sua abitazione in mattinata, accompagnato dalla moglie Carla Bruni. Un centinaio di sostenitori lo ha salutato tra cori e bandiere francesi, intonando la Marsigliese. Nel tragitto verso il carcere, Sarkozy ha scritto un post su X: “Non è un ex Presidente della Repubblica quello che viene arrestato questa mattina, è un uomo innocente. È uno scandalo giudiziario.”

Secondo Le Figaro, Sarkozy sarà detenuto in una cella di 11 metri quadri, con finestra sigillata e isolamento totale per ragioni di sicurezza. Disporrà di una piccola tv, di un fornello e di un catalogo per l’acquisto di cibo, dopo essere stato avvisato che quello della mensa è “immangiabile”. Potrà avere una sciarpa non più lunga di un metro, un coltello stondato e una forchetta. Gli saranno consentite due visite a settimana, incluse quelle della moglie e dei figli, e conversazioni illimitate con i suoi legali.

Tre guardie lo accompagneranno durante l’ora d’aria quotidiana nel cortile interno del penitenziario. In cella, Sarkozy avrà con sé tre libri: Il Conte di Montecristo, in due volumi, e la Biografia di Gesù di Jean-Christian Petitfils. “Mi porto questi, e forse scriverò anch’io un libro su questa esperienza”, ha confidato.

Un ritorno inaspettato nel ruolo dell’uomo solo contro il potere giudiziario, che lo riporta al centro della scena politica e mediatica francese. Da oggi, per Sarkozy, la battaglia per la riabilitazione inizia dietro una porta chiusa a chiave.

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