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Sanzioni economiche contro la Russia: per l’UE sembrano funzionare, per Trump “molto probabile l’imposizione di altre misure” se non si trova un accordo 

Ue e Usa continuano a puntare su sanzioni e diplomazia per risolvere il conflitto in Ucraina. Trump sollecita investimenti nella difesa al 5% del PIL

Sanzioni economiche contro la Russia: per l’UE sembrano funzionare, per Trump “molto probabile l’imposizione di altre misure” se non si trova un accordo 

Le sanzioni dell’Unione Europea contro la Russia “funzionano”, secondo Valdis Dombrovskis, commissario europeo per l’Economia. Parlando al World Economic Forum che si sta tenendo a Davos in questo momento, il commissario Dombrovskis ha evidenziato segnali tangibili delle difficoltà economiche russe: “Vediamo un declino in diversi settori industriali, e il tasso di interesse è al 21%”.

Un altro indizio della possibile crisi, ha spiegato, è la decisione della Russia di smettere di pubblicare dati statistici ufficiali, il che rende più difficile analizzare l’impatto delle misure internazionali. “Questa scelta di non fornire cifre è un modo per nascondere le difficoltà economiche e non ammettere che le sanzioni stanno avendo effetto”, ha aggiunto il commissario.

Nel corso del suo intervento tuttavia Dombrovskis  ha ammesso che l’Unione Europea, a suo avviso, avrebbe potuto fare di più: “Non sempre si riesce a trovare l’unanimità richiesta per l’approvazione di sanzioni”.

La convinzione del presidente Trump sulle nuove sanzioni e più investimenti per la difesa 

Nel frattempo, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, si è detto favorevole all’adozione di nuove sanzioni contro Mosca se Vladimir Putin non aprirà a negoziati con l’Ucraina. Interrogato dai vari media americani Trump ha definito “probabile” l’imposizione di ulteriori misure economiche, in vista del terzo anniversario dell’inizio del conflitto. Il presidente ha poi proseguito affermando “non avrò altra scelta se non imporre più tasse, dazi e sanzioni su tutto quello che viene venduto dalla Russia negli Stati Uniti“.

Nella stessa occasione il neo presidente ha inoltre criticato l’Unione Europea e la NATO, accusandole di non aver speso abbastanza il sostegno e il supporto l’Ucraina. “L’Europa e la NATO dovrebbero aumentare le loro spese per la difesa al 5% del PIL, oltre il target attuale del 2%”, ha dichiarato, sottolineando l’importanza di un maggiore impegno finanziario da parte dei Paesi europei.

I contatti diplomatici in continuo aggiornamento 

Sul fronte diplomatico, Trump ha affermato di essere in contatto con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e di voler organizzare presto una telefonata anche con il presidente russo Vladimir Putin. “Zelensky vorrebbe la pace, ma per ballare il tango ci vogliono due persone”, ha dichiarato, lasciando aperte le possibilità di una futura trattativa qualora i due presidenti riuscissero a mettersi d’accordo.

Inoltre, il presidente Trump ha rivelato di aver discusso della guerra con il presidente cinese Xi Jinping: “Ho detto che dovreste risolvere la questione. La Cina ha un grande potere in questa situazione, come noi”.

Sanzioni economiche contro la Russia: per l'UE sembrano funzionare, per Trump "molto probabile l'imposizione di altre misure" se non si trova un accordo 

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