San Diego, piccolo aereo si schianta in un quartiere residenziale: almeno tre morti, case e auto in fiamme.
Il Cessna 550 è precipitato nel cuore della notte a Murphy Canyon, innescando un vasto incendio e seminando il panico. Ancora incerte le cause dello schianto.
San Diego, piccolo aereo si schianta in un quartiere residenziale: almeno tre morti, case e auto in fiamme.
Il Cessna 550 è precipitato nel cuore della notte a Murphy Canyon, innescando un vasto incendio e seminando il panico. Ancora incerte le cause dello schianto.
Una scena apocalittica si è materializzata nella notte tra mercoledì e giovedì in un tranquillo quartiere residenziale di San Diego, in California, quando un piccolo aereo privato è precipitato tra le abitazioni di Murphy Canyon, a nord della città, nei pressi del Montgomery-Gibbs Executive Airport. Il velivolo, un Cessna 550, è caduto poco prima delle 3:45 del mattino (ora locale), innescando una serie di esplosioni e incendi che hanno coinvolto almeno 15 case e diverse automobili parcheggiate lungo le strade. Almeno tre persone, tutte a bordo dell’aereo, sono morte nell’impatto. I loro corpi sono stati recuperati, mentre proseguono le ricerche per determinare se vi fossero altri passeggeri sul velivolo, che secondo le autorità è in grado di trasportare tra sei e dodici persone.
Secondo quanto riferito dalla Federal Aviation Administration (FAA), l’aereo era in volo da Wichita, in Kansas, con destinazione finale proprio l’aeroporto cittadino di San Diego. Al momento dell’ultimo contatto radar, il jet si trovava a circa 150 metri di altitudine. Le condizioni meteorologiche erano difficili: una fitta nebbia avvolgeva la zona, limitando fortemente la visibilità. Le autorità stanno valutando se questa possa essere stata una delle cause dello schianto, ma l’inchiesta ufficiale è stata affidata al National Transportation Safety Board (NTSB), che ha già avviato le indagini in collaborazione con FAA e polizia locale.
Il jet avrebbe prima urtato una casa, perdendo pezzi in volo, prima di schiantarsi al suolo e incendiarsi. I detriti si sono sparsi su un’ampia area e grandi quantità di carburante si sono riversate sulle strade, contribuendo a propagare le fiamme. “Sembrava una scena da film: fiamme altissime, case che bruciavano, automobili esplose”, ha raccontato Dan Eddy, ufficiale dei vigili del fuoco di San Diego. Fortunatamente, tra i residenti del quartiere non si registrano vittime, ma almeno otto persone sono rimaste ferite: cinque membri di una famiglia sono stati ricoverati per inalazione di fumo, un’altra persona è stata soccorsa per ferite riportate mentre cercava di mettersi in salvo gettandosi da una finestra, e due persone hanno ricevuto cure mediche per ferite minori.
L’area interessata, che ospita anche strutture militari, è stata completamente evacuata. La polizia, i vigili del fuoco e unità dell’esercito hanno passato in rassegna casa per casa alla ricerca di eventuali superstiti o ulteriori danni strutturali. Le autorità hanno anche invitato i residenti a segnalare eventuali detriti o odori di carburante, restando a distanza dalle zone colpite per motivi di sicurezza.
Le immagini diffuse dalle emittenti locali mostrano un intero isolato devastato: carcasse di auto annerite, tetti crollati e muri sventrati, mentre le squadre di soccorso lavoravano per ore nel buio della notte per domare le fiamme. Il capo della polizia di San Diego, Scott Wahl, ha parlato di “una delle peggiori emergenze mai affrontate nella zona residenziale”, ma ha anche sottolineato come l’assenza di vittime a terra sia “un miracolo”.
Le operazioni di bonifica e messa in sicurezza dell’area continueranno per tutta la giornata di oggi. La comunità locale, ancora sotto shock, si sta organizzando per fornire supporto alle famiglie evacuate, molte delle quali hanno perso la casa. Intanto, la città attende risposte su un disastro che, per una tragica concatenazione di eventi, avrebbe potuto avere conseguenze ancora più gravi.
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