Raid russi su Dnipro: almeno 19 vittime civili nelle ultime 12 ore
Il governo ucraino denuncia attacchi intensi su aree residenziali; Kyiv chiede maggior supporto internazionale
Raid russi su Dnipro: almeno 19 vittime civili
Nel cuore della notte, la città di Dnipro è tornata a tremare sotto una nuova raffica di attacchi russi, che hanno colpito quartieri densamente popolati e provocato un pesante bilancio tra i civili. Stando alle autorità locali, almeno 19 persone hanno perso la vita, mentre decine di altre sono rimaste ferite.
Le sirene antiaeree si sono attivate più volte, annunciando l’arrivo dei bombardamenti. Tra le vittime – ha riferito il servizio di emergenza ucraino – figurano donne e anziani, evidenziando il carattere indiscriminato dell’offensiva. Le zone residenziali hanno registrato danni severi: palazzi sfondati, auto distrutte, edifici scolastici e commerciali sventrati.
Il governatore della regione, Serhiy Lysak, ha denunciato un’escalation mai vista negli ultimi mesi: «Colpiti quartieri non militari, l’offensiva è mirata a infliggere paura tra i civili».
Rapidamente intervenuti, i servizi di soccorso hanno avviato le operazioni di recupero tra le macerie e predisposto strutture mediche per i feriti. Numerose famiglie sono state evacuate, molte altre in fuga verso aree più sicure.
Mosca, per ora, non ha diffuso commenti ufficiali in merito ai raid su Dnipro, limitandosi a sostenere che gli attacchi colpirebbero solo obiettivi strategici. Tuttavia, le immagini di case devastate e vittime innocenti minano questa versione, alimentando il dibattito internazionale sull’impatto umano della campagna militare.
La notte a Dnipro segna un altro capitolo doloroso di questa guerra prolungata. Le prossime ore saranno decisive, sia per la gestione dell’emergenza che per la mobilitazione diplomatica a sostegno dell’Ucraina.
Riproduzione riservata © Copyright La Milano

