Raid russi in Ucraina: 4 morti e oltre 30 feriti nella notte tra il 6 e 7 luglio 2025
Attacchi con droni su Sumy, Kharkiv, Odessa e Kiev: gravi danni alle infrastrutture. Kiev risponde colpendo un impianto militare russo nella regione di Mosca.
Raid russi in Ucraina: 4 morti e oltre 30 feriti nella notte tra il 6 e 7 luglio 2025.
Un nuovo pesante attacco russo ha colpito l’Ucraina nella notte tra domenica 6 e lunedì 7 luglio. Oltre cento droni, principalmente del tipo “Shahed” di fabbricazione iraniana, sono stati lanciati contro più regioni del Paese, provocando almeno 4 morti e 32 feriti, secondo le autorità ucraine.
Le aree maggiormente colpite sono state Sumy, Kherson, Odessa, Kharkiv, Dnipropetrovsk e la capitale Kiev. I droni hanno causato ingenti danni materiali, in particolare alle infrastrutture energetiche e residenziali, e hanno lasciato decine di migliaia di cittadini senza elettricità o gas.
A Sumy si contano due morti e due feriti. In questa regione circa 20.000 persone sono rimaste senza luce e gas dopo che i droni hanno colpito impianti vitali per la distribuzione energetica. A Kherson si segnala un morto e due feriti, mentre a Odessa una persona ha perso la vita.
A Kharkiv il bilancio è particolarmente grave: almeno 27 feriti, tra cui tre bambini, a seguito dell’impatto dei droni su edifici civili. Cinque feriti sono stati registrati anche nella regione di Dnipropetrovsk. A Kiev, invece, i droni hanno danneggiato diversi edifici residenziali, ma non sono stati segnalati decessi.
Secondo quanto riportato dal Ministero della Difesa russo, le proprie forze hanno anche respinto un attacco con 91 droni ucraini lanciati nella stessa notte su 13 diverse regioni della Federazione, inclusa la Crimea e aree sul Mar Nero.
La risposta dell’Ucraina: colpito un impianto militare russo
In risposta al raid, l’Ucraina ha colpito un impianto chimico militare russo nella regione di Mosca, coinvolto nella produzione di munizioni, testate termobariche e componenti per droni kamikaze. L’azione è stata confermata dallo Stato Maggiore ucraino, che ha rivendicato l’operazione come parte di una strategia di deterrenza.
Le forze ucraine hanno inoltre lanciato una serie di droni contro aeroporti e infrastrutture strategiche in territorio russo, costringendo Mosca a sospendere temporaneamente il traffico aereo in scali come Sheremetyevo e Pulkovo.
Sul fronte diplomatico, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto un ulteriore rafforzamento delle difese antiaeree, dichiarando che Kiev “concluderà ogni accordo necessario per ottenere nuovi sistemi di difesa e droni intercettori”. Zelensky ha anche firmato un nuovo pacchetto di sanzioni economiche mirato a colpire le reti finanziarie e le criptovalute utilizzate dal Cremlino per finanziare l’aggressione.
Reazioni internazionali: condanna da NATO, UE e Stati Uniti
L’attacco ha suscitato una ferma condanna da parte dei principali alleati occidentali dell’Ucraina. La NATO, l’Unione Europea e gli Stati Uniti hanno ribadito il loro sostegno a Kiev, promettendo nuove forniture militari e aiuti logistici per rafforzare la capacità difensiva del Paese.
Il presidente statunitense Donald Trump, in carica dal gennaio 2025, ha dichiarato di essere “molto deluso da Putin” e ha ribadito che gli Stati Uniti stanno “aiutando molto l’Ucraina”.
Analisi strategica: un attacco per saturare le difese
Secondo gli analisti militari, l’attacco russo sembra essere parte di una strategia di saturazione delle difese aeree ucraine, con l’obiettivo di logorare la capacità di risposta e colpire le infrastrutture critiche, comprese basi aeree e linee energetiche. Il portavoce dell’aeronautica ucraina ha parlato di un chiaro tentativo di neutralizzare “uno dei pochi aeroporti militari ancora operativi”.
La risposta ucraina, tuttavia, è stata efficace: 292 droni russi abbattuti su circa 499 lanciati in totale, oltre a 187 disturbati tramite contromisure elettroniche. Questo dato conferma che, nonostante le continue ondate di attacchi, l’Ucraina mantiene una solida capacità di difesa aerea, anche grazie al supporto tecnologico ricevuto dall’Occidente.
Comunicazioni ufficiali
Numerosi canali ufficiali, tra cui il presidente Zelensky e il sindaco di Kiev Vitali Klitschko, hanno pubblicato aggiornamenti tramite Telegram e conferenze stampa. L’Aeronautica militare ucraina ha reso noto che nella sola notte tra il 6 e il 7 luglio sono stati abbattuti 117 droni Shahed, confermando l’intensità e la vastità dell’offensiva russa.
Anche il Ministero della Difesa russo ha emesso un comunicato tramite l’agenzia Tass, dichiarando di aver intercettato 91 droni ucraini su 13 regioni russe, tra cui Belgorod, Mosca, Kursk, Lipetsk e la Crimea.
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