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Raid israeliani sul sito nucleare di Isfahan, Teheran risponde con attacchi missilistici

L’Idf ha colpito centrifughe e lanciatori di droni, mentre l’Iran risponde con missili e difese mobilitate

Raid israeliani sul sito nucleare di Isfahan, Teheran risponde con attacchi missilistici

Questa mattina, l’esercito israeliano (Idf) ha confermato un nuovo raid notturno sul sito nucleare di Isfahan, impiegando circa 50 jet e 150 bombe per colpire aree dedicate all’arricchimento dell’uranio e alla produzione di centrifughe, oltre a infrastrutture missilistiche e radar. Secondo l’Idf, l’operazione ha danneggiato oltre il 50% dei lanciatori balistici iraniani e impedito attacchi con droni diretti verso Israele.

In risposta, nella notte l’Iran ha lanciato missili balistici su diverse aree israeliane, incluso un attacco con un vettore balistico su Beer Sheva, che ha causato danni a infrastrutture ma poche vittime . Le difese antiaeree israeliane sarebbero scattate in allerta, abbattendo la maggior parte dei proiettili.

Media iraniani dichiarano che non ci sono stati danni a impianti o vittime nel sito di Isfahan, attribuendo i suoni avvertiti alla risposta del sistema difensivo . Al momento non è stato diffuso un bilancio ufficiale delle vittime, ma l’ONG HRANA stima oltre 639 morti e 1.300 feriti dal 14 giugno, prevalentemente tra i civili.

In più, l’Idf ha annunciato l’uccisione del comandante della logistica della Forza Quds, Behanam Shahriari, responsabile dell’invio di armi a Hezbollah e Hamas. L’escalation di oggi segna una fase particolarmente tesa della guerra tra Israele e Iran, con entrambi i contendenti che rivendicano successi strategici. Resta incerto l’impatto sul programma atomico iraniano e sulle prospettive delle vie diplomatiche internazionali, mentre la volatilità dell’area aumenta con ogni colpo.

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