Raid israeliani e pesanti scontri a Gaza: decine di vittime
Nella Striscia centinaia tra soldati e civili coinvolti in intensi combattimenti; negoziati di tregua affiancati a richieste di aiuti umanitari
Raid israeliani e pesanti scontri a Gaza: decine di vittime
Gaza, 25 giugno 2025 – Nelle ultime 12 ore nella Striscia di Gaza, nuovi scontri e bombardamenti hanno scatenato violenza e vittime tra le fila dei soldati israeliani e la popolazione civile palestinese. “Almeno sette soldati israeliani sono stati uccisi” in un solo attacco a sud, come reso noto dall’esercito di Tel Aviv, nell’ambito dell’operazione contro le infrastrutture di Hamas.
Sul fronte civile, le fonti mediche locali riferiscono di decine di morti negli attacchi israeliani: Al Jazeera parla di almeno 41 vittime, di cui 14 uccise nei pressi del corridoio umanitario di Netzarim, mentre minimo 10 persone sarebbero state colpite mentre attendevano aiuti. Fonti mediche rafforzano il bilancio, indicando che almeno 31 persone sono rimaste uccise questa mattina durante nuovi bombardamenti .
Parallelamente, Hamas ha reso noto che i colloqui per un cessate il fuoco con mediazione egiziana e qatariota si sono intensificati nelle ultime ore. “I nostri contatti […] si sono addirittura intensificati”, ha dichiarato Taher al‑Nounou, alto rappresentante del gruppo islamista.
Sul versante diplomatico, il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha confermato l’arrivo di undici cittadini palestinesi trasferiti da Gaza ad Amman e in arrivo in Italia per motivi umanitari, grazie alla collaborazione con Israele e la Giordania.
La situazione umanitaria inizia a divenire allarmante: i centri di distribuzione di aiuti sono oberati da lunghe code. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha più volte espresso preoccupazione per l’impatto sul sostentamento della popolazione, vigile sui rischi legati alla fame e alla denutrizione.
Con un conflitto ormai avviato da oltre 20 mesi, la Striscia continua a pagare un costo elevato. Le prospettive di cessate il fuoco restano appese a un filo, mentre la dinamica delle trattative diplomatiche si rivela cruciale nell’intento di arginare un’escalation che sta mietendo vite da entrambe le parti.
Riproduzione riservata © Copyright La Milano

