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Elezioni USA: eleggibilità a rischio per Trump

L’applicazione del 14mo emendamento potrebbe bandire Trump dalle elezioni.

Elezioni USA: eleggibilità a rischio per Trump

L’applicazione del 14mo emendamento potrebbe bandire Trump dalle elezioni.

La soluzione è stata presentata da due autorevoli giuristi americani, Bruce Ackerman e Samuel R, in un intervento sul Washington Post e confermata da Rosen, docenti di diritto alla Law School di Yale e dell’Indiana university. La sezione terza del 14/mo emendamento prevede che nessuna persona che abbia prestato giuramento come funzionario esecutivo possa ricoprire alcuna carica civile o militare se si accerta che e’ stata coinvolta “in insurrezione o ribellione” contro la costituzione.

Parrebbe che sia necessario solo un voto di maggioranza di entrambe le camere per attuare la norma, anziche’ i due terzi previsti in Senato per la condanna nel processo di impeachment. Sempre secondo il 14mo emendamento, Trump potrebbe ricandidarsi alla Casa Bianca “con un voto di due terzi di ciascuna camera “da parte del Congresso. Per quanto riguarda l’impeachment “la costituzione prevede l’impeachment solo come uno strumento per procedere contro un presidente mentre e’ in carica”, “per proteggere il paese, non per punire il trasgressore”, spiegano i giuristi. A loro avviso il ricorso all’ impeachment non potrebbe comunque concludersi entro il 20 gennaio ed evitare la candidatura di Trump alla Casa Bianca. I segretari dei cinquanta Stati si prepareranno a produrre le liste elettorali.

La questione cruciale riguarda l’inclusione o l’esclusione di Trump dalle liste elettorali. La costituzione prevede dei requisiti per i candidati alla presidenza, ad esempio: l’età minima è 35 anni e i candidati devono essere cittadini americani nativi, non naturalizzati. In tempi recenti alcuni candidati sono stati sfidati con cause frivole che li avrebbero esclusi dalle liste elettorali. Nel caso di Trump, parecchi Segretari di Stato hanno avviato dialoghi per determinare se escludere o includere Trump. “Donald Trump non può essere candidato a presidente… a meno che due terzi del Congresso non decidano di concedergli la grazia per la sua condotta il 6 gennaio”, dichiara il giurista Michael Stokes Paulsen sull’ineleggibilità dell’ex presidente di ricandidarsi, in un articolo scritto con il suo collega William Baude. L’articolo di Paulsen e Baude verrà pubblicato dalla prestigiosa University of Pennsylvania Law Review. Nell’articolo emerge che ci sarebbero “prove abbondanti” che Trump è stato coinvolto in un’insurrezione per ribaltare l’esito elettorale del 2020.

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