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Papa Francesco in Indonesia: un viaggio di solidarietà e vicinanza

Il Pontefice inizia il suo tour di 12 giorni in Asia e Oceania incontrando rifugiati, anziani e senzatetto a Giacarta. Il tema dei migranti e della solidarietà umana rimane al centro della sua missione apostolica.

Papa Francesco in Indonesia: un viaggio di solidarietà e vicinanza.

Papa Francesco ha iniziato il suo 45° viaggio apostolico, il più lungo del suo pontificato, con una visita in Indonesia, il primo di quattro Paesi previsti nel suo tour di 12 giorni in Asia e Oceania. Giunto nella capitale indonesiana Giacarta, il Papa ha sottolineato il tema centrale della sua missione: la vicinanza ai poveri, ai migranti e agli emarginati.

Dopo la cerimonia di benvenuto all’aeroporto internazionale di Giacarta, alla presenza del ministro per gli Affari religiosi, il Pontefice si è recato alla Nunziatura apostolica. Qui ha incontrato gruppi di rifugiati accolti dal Jesuit Refugee Service, bambini orfani cresciuti dalle suore domenicane, e anziani e senzatetto supportati dalla Comunità di Sant’Egidio indonesiana. Questi incontri simbolici rappresentano un forte messaggio di inclusione e solidarietà per il primo giorno del Papa in Indonesia, dove non sono previsti altri impegni ufficiali, anche per permettergli di riprendersi dal lungo viaggio di oltre 13 ore e dal fuso orario.

Il tema dei migranti è emerso con forza anche durante il volo verso l’Indonesia, quando Papa Francesco ha avuto il tradizionale incontro con i giornalisti al seguito. Visibilmente commosso, ha ricevuto una torcia, simbolo di speranza per i migranti, donata da un giornalista francese che l’aveva ottenuta da un migrante durante un reportage sulla nave Ocean Viking di Sos Mediterranée. Il Papa ha ringraziato il giornalista per il suo lavoro nel raccontare le storie dei migranti, ribadendo che “i migranti mi stanno nel cuore”. Ha anche reiterato la sua posizione contro i respingimenti: “Respingere i migranti è un peccato grave”, ha affermato, criticando le politiche restrittive e sostenendo chi si impegna nei soccorsi e nei salvataggi in mare.

Durante lo stesso volo, Papa Francesco ha ricevuto ulteriori doni dai giornalisti, tra cui la maglietta di un ragazzo di 11 anni recentemente ucciso in Spagna e il guanto di un volontario che raccoglie la plastica dispersa in mare, proveniente dalla Conferenza episcopale del Nicaragua. Questi gesti simbolici evidenziano l’impegno del Papa per una narrativa più umana e comprensiva verso i migranti e le vittime di ingiustizie.

Nei prossimi giorni, Papa Francesco seguirà un’agenda intensa che includerà la cerimonia di benvenuto al Palazzo presidenziale di Giacarta, una visita di cortesia al presidente uscente della Repubblica Joko Widodo, e un incontro con le autorità, la società civile e il Corpo diplomatico. Inoltre, il Papa incontrerà i confratelli gesuiti in un incontro privato alla Nunziatura apostolica. Seguiranno incontri significativi con i vescovi e il clero nella Cattedrale dell’Assunzione, e un dialogo con i giovani di Scholas Occurrentes nella Casa della Gioventù, culminando con l’inaugurazione della sede indonesiana dell’organizzazione.

Questo viaggio rappresenta un momento cruciale per Papa Francesco, il cui impegno per i poveri, i rifugiati e i migranti continua a essere un pilastro del suo pontificato. Le sue parole e azioni durante la visita in Indonesia risuonano con forza, specialmente in un contesto globale sempre più caratterizzato da divisioni e conflitti. Papa Francesco ribadisce così il suo messaggio di pace, accoglienza e solidarietà universale, invitando le nazioni e i popoli a riflettere sull’importanza dell’umanità condivisa.

Papa Francesco in Indonesia: un viaggio di solidarietà e vicinanza.

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