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Missile Houthi colpisce l’aeroporto di Tel Aviv: Netanyahu promette una risposta ferma.

Un missile lanciato dallo Yemen ha colpito il terminal 3 dell'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, provocando sei feriti e interrompendo i voli. Netanyahu promette una risposta dura, mentre gli Houthi annunciano nuovi attacchi.

Missile Houthi colpisce l’aeroporto di Tel Aviv: Netanyahu promette una risposta ferma.

Un missile lanciato dallo Yemen ha colpito il terminal 3 dell’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, provocando sei feriti e interrompendo i voli. Netanyahu promette una risposta dura, mentre gli Houthi annunciano nuovi attacchi.

Un missile balistico lanciato dallo Yemen ha colpito l’area interna al perimetro dell’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, scatenando panico e ferendo sei persone. Il gruppo ribelle Houthi, che ha rivendicato l’attacco, ha annunciato nuovi bombardamenti e messo in guardia le compagnie aeree internazionali. Le autorità israeliane, che non sono riuscite a intercettare il missile, rispondono con fermezza, mentre la situazione continua a evolversi rapidamente.

Il Missile e il Colpo all’Aeroporto di Tel Aviv

Un missile balistico, lanciato dai ribelli Houthi dallo Yemen, ha colpito ieri l’aeroporto internazionale Ben Gurion di Tel Aviv, situato nella zona di ingresso del terminal 3. Sebbene il sistema di difesa israeliano, tra cui il sistema Arrow 3 e il sistema antimissile statunitense Thaad, abbia tentato di intercettare il missile, questi sforzi si sono rivelati vani. Il missile è riuscito a penetrare le difese aeree e a colpire l’area interna dell’aeroporto, con conseguenze devastanti.

Sei persone sono rimaste ferite nell’attacco, tra cui un uomo di circa cinquant’anni con traumi agli arti e altre persone, alcune colpite dall’onda d’urto, altre ferite mentre correvano verso i rifugi. Inoltre, sono stati segnalati casi di attacchi di panico. Le autorità mediche israeliane, Magen David Adom, hanno prontamente prestato soccorso ai feriti, che sono stati trasportati in ospedali del centro di Israele.

La Risposta di Netanyahu

Il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha promesso una risposta dura agli Houthi. In un video pubblicato sul suo account X, Netanyahu ha affermato che “non si tratta di un colpo e finisce lì”, ribadendo che ci saranno reazioni da parte di Israele, coordinate con gli Stati Uniti, per difendere la nazione e rispondere agli attacchi. Netanyahu ha inoltre annunciato un incontro urgente con il gabinetto di sicurezza per discutere le implicazioni dell’attacco missilistico e la risposta strategica.

Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha rincarato la dose, dichiarando: “Chiunque ci colpisca, sarà colpito sette volte tanto”, sottolineando la determinazione di Israele a non subire attacchi senza rispondere in modo altrettanto severo.

L’Attacco Rivendicato dagli Houthi

Muhammad al-Bahiti, un alto funzionario dei ribelli Houthi, ha rivendicato l’attacco, definendo l’azione come una dimostrazione della capacità del gruppo di colpire obiettivi strategici in Israele. Ha inoltre messo in guardia le compagnie aeree internazionali, avvertendo che “l’aeroporto Ben Gurion non è sicuro”, e invitando le compagnie a rivedere le loro rotte verso Tel Aviv.

In una dichiarazione successiva, il portavoce militare degli Houthi, Yahya Sarea, ha accusato i sistemi di difesa americani e israeliani di essere inefficaci nel fermare l’attacco. Il gruppo ha anche minacciato ulteriori azioni contro Israele, alimentando così il clima di tensione e incertezze riguardo la sicurezza aerea e le operazioni in Israele.

Le Conseguenze sul Settore Aereo

L’attacco ha avuto un impatto immediato sul traffico aereo. Diversi voli internazionali sono stati cancellati a causa della chiusura temporanea dell’aeroporto. Le compagnie aeree come Air Europe, Swiss Air, Ita Airways, Brussels Airlines, e Lufthansa hanno sospeso i loro voli per Israele, mentre altre compagnie come Transavia e British Airways hanno modificato le loro rotte o fermato i voli previsti per Tel Aviv. La compagnia israeliana El Al ha visto aumentare le proprie azioni in Borsa, poiché l’incertezza e le cancellazioni hanno spinto a una reazione da parte degli investitori.

Le Forze Armate Israeliane in Stato di Allerta

L’Idf (Israeli Defense Forces) ha risposto all’attacco richiamando decine di migliaia di riservisti, preparando un’espansione significativa delle operazioni militari contro Hamas nella Striscia di Gaza e contro altre minacce regionali. Le forze israeliane stanno pianificando un’azione incisiva in risposta agli Houthi, anche se, fino ad ora, Israele si era astenuto dal colpire direttamente obiettivi in Yemen, a causa di una linea diplomatica mantenuta con gli Stati Uniti.

Situazione incerta

L’attacco missilistico lanciato dagli Houthi contro l’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv segna una nuova fase nel conflitto in Medio Oriente, con ripercussioni globali. Israele, già impegnato in una guerra su più fronti, ha risposto con fermezza, ma la situazione rimane incerta. Le autorità israeliane si preparano a rispondere militarmente e a fronteggiare una crescente minaccia proveniente non solo da Gaza, ma anche dallo Yemen. La sicurezza aerea e la stabilità regionale dipenderanno dalle scelte che i leader di Israele e delle altre potenze internazionali faranno nei prossimi giorni.

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