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Mentre Ue e Stati Uniti minano l’economia del Cremlino l’esercito russo si fa sempre più minaccioso.

UE e Stati Uniti intensificano le sanzioni economiche contro la Russia, mentre le esercitazioni militari in Bielorussia preoccupano NATO e comunità internazionale.

Mentre Ue e Stati Uniti minano l’economia del Cremlino l’esercito russo si fa sempre più minaccioso.

L’Ue e gli Stati Uniti tentano di ostacolare la Russia economicamente, mentre Trump e Papa Leone XIV tentano di mediare per la pace. Nel frattempo le esercitazioni militari condotte dal Cremlino in Bielorussia allarmano Ue e NATO.

Fin dall’inizio del conflitto russo-ucraino nel 2022, l’Unione Europea ha applicato 18 pacchetti di sanzioni alla Russia, poi evoluitisi nel tempo. Oggi la Presidente della Commissione UE vuole tornare a ostacolare il Cremlino con misure finanziarie con l’aiuto della Casa Bianca.

Il capo della commissione europea ha dichiarato su X di aver parlato con il presidente degli Stati Uniti Trump sul rafforzamento degli sforzi congiunti per aumentare la pressione economica sulla Russia attraverso misure aggiuntive: “La Commissione presenterà presto il suo 19esimo pacchetto di sanzioni, mirato a criptovalute, banche ed energia. L’economia di guerra della Russia, sostenuta dai ricavi dei combustibili fossili, finanzia lo spargimento di sangue in Ucraina. Per porre fine a ciò, la Commissione proporrà di accelerare l’eliminazione graduale delle importazioni di combustibili fossili russi”.

Anche il presidente lettone suggerisce un’offensiva all’economia russa. Il capo di stato Edgars Rinkevics, ha infatti esortato a non comprare gas Russo durante un incontro a Riga con il suo omologo finlandese Alexander Stubb.

Il presidente lettone ha dichiarato: “L’acquisto di petrolio e gas dalla Russia deve essere interrotto immediatamente. Qualche anno fa dipendevamo totalmente dal gas e dal petrolio russi, ma da quando è iniziata l’invasione su vasta scala dell’Ucraina, abbiamo preso la decisione di non acquistare più di queste risorse naturali dalla Russia. Si è rivelata una decisione giusta: tutti i Paesi dell’Unione europea dovrebbero fare la stessa scelta”

In concomitanza con le dichiarazioni di Von der Leyen e Rinkevics, il ministro statunitense degli esteri Rubio sottolinea la volontà della casa bianca di mediare fra Russia e Ucraina affermando: “Il Presidente Trump è l’unico leader al mondo che può parlare sia con gli ucraini, sia con gli europei, sia con i russi. Non rinuncerà facilmente a questo ruolo perché è l’unico che può ricoprirlo. Sta cercando di fare tutto il possibile per porre fine alla guerra”

Le Zapad 2025 in Bielorussia preoccupano NATO e UE

In risposta all’attuazione dell’operazione NATO Sentinella Est, annunciata il 12 settembre con l’intento di proteggere il fianco orientale europeo dopo l’incursione di droni russi nello spazio aereo polacco, si sono svolte fra il 12 e il 16 settembre le così dette “Zapad 2025”. Queste esercitazioni militari russe sono state effettuate in Bielorussia e hanno coinvolto 100 000 soldati. Durante le manovre di addestramento è stato simulato l’uso di missili e armi nucleari tattiche e degli Oreshnik, missili balistici ipersonici potenzialmente armabili con testate nucleari. Alle esercitazioni ha preso parte anche il presidente Putin, in divisa militare, in veste di osservatore.

Circa le operazioni in Bielorussia, la rappresentante per la politica estera dell’Ue Kaja Kallas afferma: “motivo di grave preoccupazione per la sicurezza dell’UE”. Mentre Papa Leone XIV esorta alla pace sostenendo “La Nato non ha cominciato nessuna guerra”.

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