Meloni e Brunner a colloquio: focus su rimpatri e politiche migratorie dell’UE
Il governo italiano conferma la sua determinazione nell’implementazione del piano per i centri migranti in Albania, nonostante le difficoltà legali incontrate nei mesi scorsi. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ribadito l’impegno a trovare soluzioni per ogni ostacolo, evidenziando la necessità di una revisione della Direttiva sui rimpatri. In questo contesto, nella serata di ieri, Martedì 18 febbraio, la premier ha incontrato a Palazzo Chigi il commissario europeo per gli Affari interni e le migrazioni, Magnus Brunner.
L’incontro tra Meloni e Brunner: il sostegno della Commissione Europea
Al centro del colloquio tra Meloni e Brunner vi sono state le prossime iniziative di politica migratoria della Commissione Europea. Tra i temi principali:
- Il rafforzamento dei partenariati con i Paesi di origine e transito dei migranti;
- L’attuazione del Patto su Migrazione e Asilo;
- Il possibile anticipo del nuovo concetto di “Paese sicuro di origine”;
- La necessità di un nuovo quadro normativo europeo per i rimpatri.
Meloni ha sottolineato l’importanza di un sistema di rimpatrio più efficace, in linea con le proposte che la Commissione presenterà nelle prossime settimane. Brunner ha ribadito che il Patto su Migrazione e Asilo rappresenta una “solida base”, ma non è ancora sufficiente per affrontare la questione in modo definitivo.
Il nodo dei centri migranti in Albania e l’ipotesi CPR
Dopo tre trasferimenti falliti a causa di decisioni della magistratura italiana, il governo sta lavorando a un provvedimento che garantisca il funzionamento dei centri migranti in Albania. L’ultima ipotesi in discussione prevede il trasferimento nei centri albanesi solo degli irregolari con decreto di espulsione trattenuti nei Centri per il Rimpatrio (CPR). Meloni ha difeso la legittimità del protocollo con Tirana, affermando che “la politica deve governare secondo la volontà dei cittadini”.
La questione ha sollevato polemiche in Italia, dove la magistratura ha più volte bloccato il trattenimento dei migranti trasferiti in Albania, obbligando il governo a riportarli sul territorio nazionale. Il prossimo 25 febbraio, la Corte di Giustizia Europea sarà chiamata a esprimersi sui casi rinviati dalla magistratura italiana.
Le tensioni politiche e il sostegno europeo
Le parole di Brunner hanno offerto un sostegno europeo alla linea del governo italiano. Il commissario ha ribadito che “ci sono ancora pezzi mancanti, come i rimpatri, e stiamo lavorando su una normativa che presenterò molto presto”.
Nel frattempo, il governo italiano continua il confronto con Bruxelles per ottenere un supporto più concreto. Recentemente, anche la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha espresso apprezzamento per la strategia italiana in materia di migrazione.
Brunner: “Con l’Italia nuove idee per la gestione della migrazione”
Al termine dell’incontro, Brunner ha pubblicato un post sul suo canale X ringraziando Meloni per l’accoglienza a Palazzo Chigi. “Grazie, Giorgia Meloni, per la calorosa accoglienza a Palazzo Chigi. L’Italia è un partner chiave per la Commissione nella gestione della migrazione. L’attuazione del patto sull’asilo e la migrazione è una priorità per quest’anno: dove potremo, faremo le cose più velocemente”, ha scritto il commissario.
Brunner ha anche evidenziato il lavoro congiunto con l’Italia per colmare le lacune del Patto UE, in particolare per quanto riguarda i rimpatri. “Abbiamo discusso un approccio comune sui rimpatri quale anello mancante del Patto ed esplorato nuove idee per la gestione della migrazione”, ha dichiarato.
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