Meloni al G7: “No all’Iran nucleare. È il momento di una tregua a Gaza”
La premier italiana propone un’iniziativa per un cessate il fuoco, sostenuta dall’apertura dei partner del G7. Sul dossier Iran persistono tensioni
Meloni al G7: “No all’Iran nucleare. È il momento di una tregua a Gaza”
Kananaskis, 18 giugno 2025 — Il vertice del G7 in corso tra le Montagne Rocciose si è trasformato in un banco di prova per la leadership europea. Al centro del dibattito, due crisi che minacciano la stabilità globale: la guerra a Gaza e la crescente minaccia nucleare iraniana. In questo scenario, la premier italiana Giorgia Meloni ha assunto un ruolo di primo piano, proponendo soluzioni concrete e cercando di mediare tra le diverse posizioni dei partner occidentali.
Gaza: un’iniziativa per la pace
Meloni ha avanzato l’idea di un’iniziativa congiunta per un cessate il fuoco immediato a Gaza, raccogliendo segnali di apertura da parte degli altri leader del G7. Secondo fonti diplomatiche, la proposta ha trovato una certa disponibilità, ma la situazione sul terreno rimane complessa e le difficoltà nel raggiungere un accordo duraturo sono evidenti. La premier italiana ha sottolineato l’urgenza di fermare le ostilità per prevenire ulteriori sofferenze alla popolazione civile e ha esortato alla massima unità tra i partner internazionali.
Iran: no alla nuclearizzazione, ma divisioni tra i partner
Sul fronte iraniano, Meloni ha ribadito la posizione dell’Italia e dell’Unione Europea: “L’obiettivo è evitare che Teheran diventi una potenza nucleare”. La premier ha chiesto l’avvio di negoziati multilaterali per limitare le ambizioni atomiche dell’Iran, ma ha anche respinto l’idea, avanzata da alcuni membri del G7, di coinvolgere la Russia di Putin come mediatore nella crisi. “Nessuna disponibilità dai Paesi del G7”, ha dichiarato Meloni, evidenziando le divergenze all’interno dell’alleanza occidentale su come affrontare la questione.
Tensioni interne al G7
Nonostante gli sforzi di Meloni per promuovere una posizione comune, le divisioni tra i membri del G7 sono emerse chiaramente. L’assenza di un accordo unanime sul comunicato finale relativo all’Iran ha messo in luce le difficoltà nel raggiungere una strategia condivisa. Le resistenze di alcuni Paesi, hanno ostacolato l’elaborazione di una linea diplomatica più incisiva, lasciando aperti interrogativi sulla coesione dell’alleanza.
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