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Medio Oriente: riprendono i negoziati a Doha mentre Israele taglia l’elettricità a Gaza

Crisi a Gaza: Israele taglia l'elettricità, Hamas denuncia “ricatto inaccettabile”. Nuovi colloqui di tregua a Doha con la mediazione USA.

Medio Oriente: riprendono i negoziati a Doha mentre Israele taglia l’elettricità a Gaza

I negoziati per una tregua nella Striscia di Gaza riprendono a Doha con la partecipazione delle delegazioni israeliane e palestinesi, insieme alla mediazione degli Stati Uniti e del Qatar. Nel frattempo, Israele ha deciso di interrompere completamente la fornitura di elettricità alla Striscia, nel tentativo di aumentare la pressione su Hamas. Questa mossa ha scatenato forti reazioni internazionali, con critiche provenienti da diversi governi e organizzazioni umanitarie.

Delegazione israeliana a Doha per i negoziati sulla tregua

Una delegazione israeliana è partita per Doha per partecipare ai negoziati sulla tregua nella Striscia di Gaza. L’obiettivo principale del governo di Tel Aviv è ottenere la liberazione di altri ostaggi senza dover ritirare le truppe dal territorio palestinese. La prima fase del cessate il fuoco, conclusasi il 1° marzo, aveva portato al rilascio di alcuni prigionieri in cambio della sospensione temporanea delle ostilità, ma Israele ora punta a un’estensione dell’accordo.

I colloqui vedranno la partecipazione attiva dell’inviato speciale degli Stati Uniti in Medio Oriente, Steve Witkoff. Gli USA sono ormai parte integrante del negoziato, avendo avviato colloqui diretti con Hamas, una mossa che ha sollevato polemiche in Israele, dove alcuni deputati hanno criticato la gestione della trattativa da parte del premier Benjamin Netanyahu.

Il taglio dell’elettricità a Gaza: Israele sotto accusa

Nel tentativo di esercitare maggiore pressione su Hamas, Israele ha deciso di interrompere completamente la fornitura di elettricità alla Striscia di Gaza. Il ministro dell’Energia israeliano, Eli Cohen, ha firmato un ordine che impone alla Israel Electric Corporation di sospendere ogni tipo di erogazione.

La decisione ha suscitato dure critiche a livello internazionale. Il Regno Unito ha chiesto a Israele di ripristinare immediatamente l’elettricità, sottolineando che gli aiuti umanitari non dovrebbero essere utilizzati come strumento politico. Anche l’Autorità Nazionale Palestinese (ANP) ha condannato la mossa, definendola “un’escalation del genocidio e del disastro umanitario a Gaza”.

Da parte sua anche Hamas ha respinto il provvedimento definendolo “un ricatto inaccettabile” e accusando Israele di continuare a violare gli accordi di tregua.

Il piano Witkoff e la proposta di Hamas per una tregua a lungo termine

Al centro delle discussioni di Doha vi è il cosiddetto piano Witkoff, sostenuto dagli Stati Uniti. Secondo questa proposta, Hamas dovrebbe rilasciare almeno 10 ostaggi ancora in vita, tra cui l’americano-israeliano Idan Alexander, in cambio di una proroga del cessate il fuoco di 60 giorni.

Parallelamente, emergono indiscrezioni su una proposta avanzata da Hamas, secondo la quale il movimento islamista sarebbe disposto a deporre le armi e accettare una tregua tra i 5 e i 10 anni, a patto che venga garantita la ricostruzione della Striscia di Gaza e la fine dell’occupazione israeliana. A rivelarlo è stato Adam Boehler, inviato speciale USA per la questione degli ostaggi, che ha definito l’offerta “una base di partenza interessante”.

Tuttavia, il premier israeliano Netanyahu appare riluttante ad accettare un cessate il fuoco definitivo senza la completa eliminazione della minaccia rappresentata da Hamas. Secondo fonti governative, il premier israeliano preferirebbe una proroga della fase attuale dell’accordo, con il rilascio progressivo degli ostaggi, ma senza il ritiro delle truppe dalla Striscia.

Tensione alle stelle: rischio escalation nel conflitto

La situazione nella regione rimane estremamente tesa. Israele teme che i miliziani di Hamas e della Jihad Islamica possano approfittare della tregua per riorganizzarsi militarmente. Il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa’ar, ha inoltre avvertito l’Europa del rischio di nuove violenze, citando l’uccisione di civili alawiti e cristiani in Siria come un segnale preoccupante.

Medio Oriente: riprendono i negoziati a Doha mentre Israele taglia l'elettricità a GazaNel frattempo, l’interruzione dell’elettricità e il blocco degli aiuti rischiano di innescare una nuova crisi umanitaria a Gaza, mentre le trattative a Doha si rivelano sempre più cruciali per il futuro del conflitto.

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