Matteo Salvini incontra il premier Netanyahu: critica alla Cpi e sostegno al piano di pace per il Medio Oriente
Matteo Salvini in visita ufficiale in Israele: incontro con Netanyahu, critiche alla Corte Penale Internazionale e discussioni sulla cooperazione Italia-Israele. Focus su pace in Medio Oriente e nuove opportunità
Matteo Salvini incontra il premier Netanyahu: critica alla Cpi e sostegno al piano di pace per il Medio Oriente
Matteo Salvini prosegue la sua visita ufficiale di 48 ore in Israele, incontrando il primo ministro Benjamin Netanyahu e altri esponenti del governo israeliano. Al centro del dialogo, il futuro delle relazioni Italia-Israele, la situazione mediorientale e la dura critica alla Corte Penale Internazionale.
Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha avviato una visita istituzionale di due giorni in Israele. Un’agenda fitta di incontri con i principali esponenti del governo israeliano ha segnato la giornata di ieri, culminando con un faccia a faccia di mezz’ora con il primo ministro Benjamin Netanyahu. Durante il colloquio, Salvini ha espresso le sue “forti perplessità” in merito alle recenti decisioni della Corte Penale Internazionale (Cpi), che ha emesso un mandato d’arresto contro Netanyahu per presunti crimini di guerra nella Striscia di Gaza.
La critica alla Corte Penale Internazionale
Il ministro Salvini ha espresso forti critiche nei confronti della Corte dell’Aia, definendo le sue decisioni “indecenti” e sottolineando la necessità di rimettere in discussione l’utilità dell’organismo. La posizione del vicepremier italiano trova pieno supporto da parte dell’amministrazione statunitense, che nei giorni scorsi ha imposto sanzioni contro la stessa Corte Penale Internazionale, accusandola di operare contro gli interessi di Israele e degli Stati Uniti.
“Ho confermato le mie perplessità rispetto alle recenti decisioni della Corte Penale Internazionale“, ha dichiarato Salvini. “Si tratta di un organismo la cui esistenza e utilità devono essere seriamente rivalutate”.
Rafforzare le relazioni Italia-Israele
La visita di Salvini ha rappresentato anche un’occasione per consolidare i rapporti tra Italia e Israele e rafforzare il legame politico tra il partito della Lega e il Likud di Netanyahu. Tra i temi discussi durante gli incontri, il processo di pace in Medio Oriente e il sostegno a ogni iniziativa volta a promuovere stabilità e prosperità nella regione. Salvini ha ribadito l’importanza di “eliminare una volta per tutte il terrore e la violenza islamica, nell’interesse dello stesso popolo palestinese“.
Il ministro italiano ha poi incontrato il ministro degli Affari Esteri Gideon Sa’ar e il ministro degli Affari della Diaspora e dell’Antisemitismo Amichai Chikli. Sa’ar ha definito Salvini “uno dei più grandi amici di Israele in Italia e in Europa“, sottolineando la sintonia sui principali temi di politica internazionale.
Il caso Paragon e il dossier sullo spyware
Durante la visita, Salvini ha affrontato anche il delicato dossier Paragon. La società israeliana è finita al centro di uno scandalo internazionale dopo che il suo spyware, Graphite, sarebbe stato utilizzato per spiare giornalisti e attivisti. La società ha successivamente disconnesso l’accesso ai due clienti istituzionali italiani coinvolti. “Va fatta chiarezza su quelli che sembrano regolamenti di conti tra servizi di intelligence”, ha dichiarato Salvini, confermando la volontà di approfondire la questione durante la sua visita in Israele.
Il bilaterale con Miri Regev e la cooperazione infrastrutturale
Oggi Salvini incontrerà la ministra dei Trasporti israeliana, Miri Regev, per un bilaterale incentrato sulla cooperazione infrastrutturale. L’obiettivo dichiarato è “creare relazioni più salde e nuove occasioni di lavoro per aziende e giovani italiani“. È previsto anche un incontro con il presidente della Knesset, Amir Ohana.
La visita si chiuderà con una conferenza stampa a Gerusalemme, durante la quale il ministro Salvini traccerà un bilancio della trasferta israeliana.
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