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Lotte interne al Cremlino, si sospetta un “deterioramento del regime russo”.

Tensioni anche in Moldavia, Sandu parla di “presunti complotti con Mosca per rovesciare il Governo”.

Lotte interne al Cremlino, si sospetta un “deterioramento del regime russo”.

Nelle ultime ore si sono diffuse e poi smentite voci su presunte lotte interne al Cremlino che non permetterebbero di controllare lo spazio informativo russo. Una voce che è stata smentita dalla portavoce del Ministero degli Esteri Russo, Maria Zaharova, rispondendo dal suo canale Telegram.
Le voci erano scaturite da una frase della stessa Zakharova ad un convegno durante il quale la portavoce degli Esteri ha detto che il Cremlino non può disporre l’approccio stalinista di controllo centrale delle informazioni interna russa a causa di un non meglio specificate lotte fra élites del Cremlino.

Secondo molti osservatori queste dichiarazioni descrivono il deterioramento del regime russo e le dinamiche del controllo dello spazio informativo che Putin avrebbe perso.
Intanto gli attacchi nel sud-est dell’Ucraina non si fermano.
Si continua a combattere senza tregua. Mosca ha bombardato il centro di Ochakiv -20 mila abitanti- una cittadina 60km a sud-ovest di Mikolaiv.
Poi Kherson, la città liberata dall’esercito di Kiev a novembre, dopo diversi mesi di occupazione che però viene presa di mira.
Sul campo è a Bakhmut che si sta combattendo senza sosta la madre di tutte le battaglie, simbolo tattico per Kiev e Mosca. Qui la linea di fronte è il fiume della città.
Tensioni anche in Moldavia, dove oltre 50 persone sono state fermate dalla Polizia nel centro di Chisinau, durante gli scontri tra la polizia e migliaia di manifestanti antigovernativi. Fonti locali hanno denunciato il tentativo di prendere da assalto il Palazzo del Governo.
Il 13 febbraio, la Presidente Sandu ha parlato di un presunto complotto con Mosca per rovesciare il Governo al fine di metterlo a disposizione della Russia.
Intanto, fra poche ore riprenderanno a Ginevra i colloqui tra Russia e ONU per l’estensione dell’accordo sul grano che permette l’esportazione del cereale dai porti ucraini fino al 18 marzo.

Lotte interne al Cremlino, si sospetta un “deterioramento del regime russo”

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