L’attacco ad Israele: le posizioni dei leader mondiali in merito agli scontri

L’ attacco ad Israele: le posizioni dei leader mondiali in merito agli scontri

Dopo una consultazione fra i leader dei cinque Paesi, Germania, Stati Uniti, Francia, Italia e Regno Unito “sostengono gli sforzi di Israele per difendersi e condannano Hamas e i suoi rivoltanti atti di terrorismo”.
Emergono le prime posizioni dei leader di alcuni paesi occidentali, inoltre, nel pomeriggio del 10.10.2023 si terrà un discorso del presidente della Casa Bianca Joe Biden in merito al conflitto.

Il leader americano ha dichiarato in una nota “In questo momento straziante, il popolo americano è fianco a fianco con gli israeliani. Ricordiamo il dolore derivante dagli attacchi terroristici in patria, e gli americani in tutto il Paese sono uniti contro questi atti malvagi che ancora una volta hanno causato la morte di americani innocenti. È un oltraggio. E continueremo a mostrare al mondo che il popolo americano è incrollabile nella sua determinazione ad opporsi al terrorismo in tutte le sue forme”.

Dopo un confronto mediante riunione telefonica sull’attacco avvenuto ad Israele ed i continui scontri che stanno infiammando la striscia di Gaza, i leader di Germania, Stati Uniti, Francia, Italia e Regno Unito si esprimono mediante comunicato stampa, “sostengono gli sforzi di Israele per difendersi e condannano Hamas e i suoi rivoltanti atti di terrorismo”, specificano inoltre che “Tutti noi riconosciamo le legittime aspirazioni del popolo palestinese”, “ma Hamas non rappresenta queste aspirazioni e non offre altro che terrore e sangue versato”. I cinque leader richiedono all’Iran di “non estendere il conflitto”.

Al confronto hanno presenziato il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, il primo ministro britannico, Rishi Sunak, il presidente della Repubblica Francese, Emmanuel Macron, e il Cancelliere tedesco, Olaf Scholz.
Per quanto riguarda la posizione del Governo italiano, la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha partecipato attivamente alla riunione dei 5 leader, nel corso della quale, a seguito dell’attacco di Hamas ai danni dello Stato di Israele, si è parlato delle azioni politiche urgenti da coordinare per la tutela degli ostaggi. Su questo punto si concentreranno le azioni diplomatiche.

Il confronto si è concluso con l’accordo di un costante aggiornamento nel corso dell’evolversi della situazione di emergenza. Intanto, il tenente colonnello Richard Hecht dell’Idf ( Israel Defense Forces), in seguito alla minaccia di Hamas, che ieri ha minacciato di uccidere gli ostaggi, ha dichiarato “Se fanno del male a una di queste nonne o a uno di questi neonati o a uno di questi bambini, le cose non miglioreranno e loro lo sanno”.