La Francia in rivolta contro la legge finanziaria e l’anno in bianco: scontri tra manifestanti e polizia
Milioni di persone scendono in piazza contro la legge finanziaria 2026 e l’“anno in bianco”, causando disagi nei trasporti e scontri con la polizia in diverse città francesi.
La Francia in rivolta contro la legge finanziaria e l’anno in bianco: scontri tra manifestanti e polizia.
I cortei in Francia sconvolgono il paese, coinvolgendo anche il settore pubblico e dei trasporti. Un milione di persone hanno preso parte, secondo i sindacati, ai cortei tenutisi nelle principali città francesi. Le forze dell’ordine ne contano solo 500 000, abbastanza per causare grossi disagi nelle città, ma, secondo il ministro dell’interno Retailleau, non per bloccare la Francia.
Il governo Macron e l’élite finanziaria sono stati particolarmente presi di mira nelle proteste tenutesi il 18 settembre in tutto il paese.
“Tassa Zucman sugli ultra-ricchi” reclama un manifesto, riferendosi alla proposta di una tassa minima globale sui patrimoni dei miliardari avanzata dall’economista francese e non ancora adottata in Francia.
I manifestanti si sono infatti riuniti nei principali centri urbani per protestare contro la legge finanziaria 2026, che prevede tagli alla spesa pubblica e agevolazioni agli ultra-ricchi, tra cui la riduzione dell’irpef sui redditi elevati.
Anche la riforma sulle pensioni è motivo di protesta, il cosiddetto anno in bianco, con il congelamento per il 2026 di aliquote fiscali e pensioni di anzianità a livello del 2025 riduce il potere di acquisto dei pensionati, facendo storcere il naso a molti.
La partecipazione del personale nel settore trasporti, pubblico e, in particolare, fra gli insegnanti è stata rilevante, causando disagi generalizzati. Le statistiche sono però discordanti, con le organizzazioni sindacali che annunciano una partecipazione del 45% dei docenti contro il 17,6% stabilito dal ministro dell’istruzione Retailleau.
Black Bloc: gas lacrimogeni contro la polizia e un giornalista ferito a Lione.
A Parigi il corteo pacifico a Place de la Nation è terminato con un violento scontro fra polizia e casseurs, che rifiutavano l’ordine di dispersione. Durante la manifestazione, prima ancora che queste scene di guerriglia urbana avessero luogo, si erano già registrati danneggiamenti a vetrine di banche e pensiline rotte, e qualche falò nelle strade. Alla testa del corteo i sindacati hanno dichiarato la manifestazione un grande successo, dichiarando: “Oltre il doppio della gente in piazza rispetto alla manifestazione di 8 giorni fa“.
A Lione, un gruppo di giovani vestiti di nero ha attaccato con dei gas lacrimogeni i poliziotti che cercavano di bloccarli, e un giornalista è stato ferito.
Gli arresti in tutto il paese ammontano a 309, con 10 feriti fra i manifestanti e 26 fra i poliziotti, numeri che non si avvicinano neanche a quelli del 2023.
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