Jens-Frederik Nielsen fa la storia: il premier della Groenlandia parla per la prima volta al Parlamento Europeo
Per la prima volta un premier groenlandese parla al Parlamento Europeo. Jens-Frederik Nielsen: “Groenlandia e UE si completano. Lavoriamo insieme per l’Artico e per la pace”.
Jens-Frederik Nielsen fa la storia: il premier della Groenlandia parla per la prima volta al Parlamento Europeo.
Mercoledì, a Strasburgo, Jens-Frederik Nielsen è entrato nella storia diventando il primo leader di un governo groenlandese a rivolgersi ufficialmente al Parlamento Europeo.
Un evento di portata simbolica e politica notevole, che segna una nuova fase nei rapporti tra Groenlandia e Unione Europea, in un momento in cui l’Artico assume sempre più un ruolo strategico nello scenario geopolitico globale.
Roberta Metsola: “Con la Groenlandia partner strategico, difendiamo stabilità e libertà nell’Artico”
Ad accogliere il premier groenlandese è stata la presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, che ha definito il suo intervento “un momento storico per l’amicizia tra Groenlandia ed Europa”.
Nel suo discorso introduttivo, Metsola ha sottolineato l’importanza della cooperazione con Nuuk, in particolare in relazione alla sicurezza e alla stabilità della regione artica:
“Con la Groenlandia come partner strategico,” ha dichiarato Metsola, “lavoriamo fianco a fianco per rafforzare la stabilità nell’Artico, contrastare le minacce ibride e affrontare i crescenti rischi per la sicurezza. Questo Parlamento sarà sempre al fianco del popolo groenlandese, per il suo diritto a scegliere il proprio cammino e per la sua integrità territoriale.
Quando la Groenlandia guarda all’Europa, trova amici e alleati.”
Parole che hanno ricevuto un lungo applauso da parte dei deputati europei, a testimonianza dell’interesse crescente che l’Unione Europea sta dedicando alla regione artica e alle sue delicate dinamiche geopolitiche.
Nielsen: “La Groenlandia ha bisogno dell’Unione Europea, e l’Unione Europea ha bisogno della Groenlandia”
Nel suo intervento, Premier Jens-Frederik Nielsen ha messo in luce la natura simbiotica della relazione tra l’UE e la Groenlandia:
“La Groenlandia ha bisogno dell’Unione Europea, e l’Unione Europea ha bisogno della Groenlandia,”
ha dichiarato, ringraziando Bruxelles per il sostegno politico ed economico offerto “in tempi difficili”.
Nielsen ha delineato un quadro chiaro delle opportunità che questa partnership può offrire, individuando cinque settori chiave di cooperazione:
- Risorse minerarie strategiche – La Groenlandia possiede 24 dei 34 minerali critici identificati dall’UE, rendendola un partner fondamentale per la transizione energetica e la riduzione della dipendenza europea da fornitori extraeuropei.
- Energie rinnovabili – Grazie al potenziale idroelettrico dei suoi ghiacciai e fiumi, la Groenlandia può diventare un attore chiave nello sviluppo di energia pulita nell’Artico.
- Digital divide – Il premier ha sottolineato la necessità di colmare il divario digitale che ancora separa la Groenlandia da molte economie europee, con investimenti infrastrutturali mirati.
- Istruzione e giovani – Centrale per Nielsen è stata la questione della formazione delle nuove generazioni, da cui dipende l’autosufficienza e il futuro economico dell’isola.
- Turismo sostenibile – Il premier ha invitato a sviluppare modelli di turismo rispettosi dell’ambiente e della cultura inuit, in linea con gli obiettivi climatici globali.
“Commercio equo e rispetto reciproco”: l’appello di Nuuk a Bruxelles
Nielsen ha inoltre ribadito l’importanza cruciale delle relazioni commerciali, in particolare per quanto riguarda pesce e frutti di mare, principali esportazioni della Groenlandia.
Ha chiesto che il commercio con l’Europa continui a basarsi su vantaggi reciproci, in un quadro di rispetto per le specificità economiche locali e per la sostenibilità ambientale.
“Il nostro popolo vive da sempre della terra e del mare, senza mai prendere più del necessario,”
ha ricordato Nielsen, riferendosi alla cultura tradizionale inuit.
Il premier ha anche sollevato una questione particolarmente sensibile per la Groenlandia: il divieto europeo di commercializzare prodotti derivati dalla foca.
“La caccia alla foca è parte integrante della nostra identità culturale e della nostra sopravvivenza economica,” ha spiegato,
esprimendo la speranza che l’UE possa riconsiderare il divieto generale di importazione di tali prodotti, che secondo il governo groenlandese sta avendo “gravi conseguenze negative” per le comunità locali.
L’Artico tra clima, geopolitica e autonomia: un equilibrio fragile
Nel suo discorso, Nielsen ha poi tracciato un quadro preoccupante delle sfide ambientali e geopolitiche che stanno trasformando l’Artico.
Ha evidenziato come il cambiamento climatico accelerato, l’inquinamento transfrontaliero e la perdita di biodiversità stiano modificando irreversibilmente l’ecosistema e le abitudini di vita tradizionali.
“L’Artico non è più un mondo lontano. È al centro delle sfide globali,”
ha detto il premier, sottolineando come i popoli artici siano “i primi testimoni e le prime vittime” della crisi climatica.
La Groenlandia, grande quasi quattro volte la Francia ma con appena 56.000 abitanti, è diventata una pedina cruciale nella competizione geopolitica tra Stati Uniti, Europa e Cina, per il controllo delle risorse naturali e delle rotte marittime liberate dallo scioglimento dei ghiacci.
Il peso della storia: “La Groenlandia non è in vendita”
Il dibattito sulla sovranità groenlandese è tornato al centro della scena internazionale nel 2019, quando l’allora presidente americano Donald Trump dichiarò di non escludere un’eventuale annessione americana dell’isola, considerata strategica per la sua posizione tra l’Atlantico e l’Artico.
L’episodio, che provocò una forte reazione diplomatica da parte di Copenaghen e Nuuk, ha consolidato la volontà della Groenlandia di riaffermare il proprio diritto all’autodeterminazione e alla piena autonomia.
Sebbene faccia parte del Regno di Danimarca come territorio autonomo, la Groenlandia mantiene una propria amministrazione, un parlamento e un governo indipendente su gran parte delle questioni interne.
Il premier Jens-Frederik Nielsen, entrato in carica nell’aprile 2025, ha confermato la volontà di rafforzare i legami con l’Europa senza rinunciare alla sovranità nazionale.
“La Groenlandia non è in vendita. La Groenlandia è una nazione che cammina verso la piena maturità politica, consapevole della propria identità e delle proprie responsabilità,”
ha dichiarato Nielsen nel suo intervento conclusivo.
Una nuova alleanza nel cuore dell’Artico
L’intervento di Nielsen al Parlamento Europeo rappresenta una svolta diplomatica: la Groenlandia, pur non essendo membro dell’Unione Europea, riafferma così la propria centralità nelle politiche artiche e ambientali del continente.
Per Bruxelles, l’isola è un partner chiave nella corsa alle risorse critiche e nella difesa della sicurezza artica; per Nuuk, l’Europa è un alleato affidabile nella costruzione di un futuro sostenibile e indipendente.
Un dialogo che, come ha ricordato Metsola, “non riguarda solo l’Artico, ma il destino del pianeta”.
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